Obiettivo: ricostruire (e mostrare) i giganti.

Giganti Monti Prama Componenti: 16 persone. Materiale: 5 mila frammenti di arenaria. Tempo stimato: 12 mesi. Sono questi gli ingredienti della missione Monte Prama, ovvero il progetto che prevede la documentazione e la creazione di un archivio digitale dei frammenti, le analisi scientifiche dei materiali originali, il trattamento conservativo e, dove possibile, il montaggio dei frammenti e la musealizzazione delle sculture. Per la pulitura dei frammenti si utilizza acqua atomizzata, una tecnica mini invasiva, messa a punto negli anni ’80 sui monumenti del Foro Romano, che consente di rimuovere gli spessi depositi di terra e incrostazioni che oggi oscurano le superfici originali.
Le sculture, attualmente custodite nel moderno Centro di conservazione e restauro della soprintendenza per i beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro (Li Punti) sono di tre tipologie: arciere, pugilatore, guerriero. Ma la campagna di scavi 1974-79 che portò alla luce i Giganti ha regalato anche 21 modellini di nuraghe. cantiere Al tradizionale cantiere di restauro si intende sostituire una Galleria Laboratorio nella quale il pubblico osserva le attività di conservazione e restauro nel loro reale svolgimento e può essere coinvolto in azioni divulgative e didattiche. Il cantiere di conservazione adotta la formula del cantiere aperto al pubblico che nel 2004 ha fruttato al CCA un prestigioso riconoscimento, il Keck Award dell’International Institute for Conservation di Londra, per la migliore iniziativa di informazione del pubblico. Le visite guidate al cantiere si prenotano per telefono - 0793962000 dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 17:30 - o per e-mail - info@monteprama.it - mentre informazioni e immagini sono raccolte nell'ottimo sito web: www.monteprama.it

Commenti

Anonimo ha detto…
Speriamo vada tutto bene, i giganti hanno aspettato fin troppo

Post popolari in questo blog

Ogni cosa è collegata: Gabriella Greison a Sant'Antioco il 24 giugno (e non è un caso)

La tavoletta di Dispilio. Quel testo del 5260 a.C. che attende di essere decifrato

Solar system genealogy revealed by extinct short-lived radionuclides in meteorites. Astronomy & Astrophysics, Volume 545, September 2012.