Tecknos: i mattoncini Lego incontrano il robot (27 settembre 2006, L'Unione Sarda) pag. 35, Cultura)

stefano sanna Sarzana, in provincia di La Spezia, antico borgo fortificato nel 1400 da Lorenzo De' Medici, è sede da qualche anno iniziative culturali di rilievo. La fortezza di Firmafede, che in estate anima il “Festival della Mente”, il 30 settembre aprirà le porte alla prima edizione di Tecknos, manifestazione dedicata all'innovazione tecnologica. Si parlerà di nuovi sistemi di coltura cellulare, di robotica, domotica, media e intelligenza artificiale. Tra i relatori anche un sardo: Stefano Sanna, 33 anni, esperto di sviluppo software per dispositivi mobili all'interno del gruppo “Network Distributed Applications” del CRS4, che affronterà, insieme a Daniela Ruggeri, presidente della “Java Italian Association”, il tema “Lego e Java”. Ovvero le tradizionali costruzioni, dotate di un piccolo computer al loro interno, unite a uno dei più versatili linguaggi di programmazione. Nato nel 1995 per applicazioni interattive su Internet, il linguaggio Java rappresenta oggi una delle piattaforme tecnologiche più avanzate per lo sviluppo di software dalle soluzioni bancarie agli applicativi per telefoni cellulari. I componenti per la costruzione del robot sono basati sul kit “Lego Mindstorms NXT.”
Si tratta di una linea di costruzioni basata su elementi programmabili, motori elettrici, sensori, ingranaggi e parti pneumatiche, ideata allo scopo di costruire robot e altri sistemi automatici e interattivi. La casa danese, che nel 1950 inventò i celebri mattoncini, otto anni fa ha messo in commercio un sistema ideato in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology (MIT). Il sistema NXT, rilasciato nell'agosto di quest'anno, è basato su un componente programmabile di nuova concezione, dotato di porta USB e connettività Bluetooth per facilitare trasferimento di software e controllo a distanza.
"Nel nostro intervento – spiega Sanna – illustreremo le tecniche di controllo di un robot Lego, via web, e in maniera gestuale, per mezzo della tecnologia Java, sottolineando che le prospettive di componibilità e interoperabilità divengono elementi chiave per lo sviluppo di hardware e software in grado di sfruttare i vantaggi della Rete pervasiva e dei dispositivi mobili."
Una combinazione vincente fra mattoncini e robot?
"Proprio così: i Lego di nuova generazione, autentici mini-calcolatori programmabili, sono strumenti formidabili per stimolare la creatività. Uno studente di robotica può assemblare macchine complesse, fino a 12 servomotori e 16 sensori, e l'appassionato di programmazione può sperimentare nuovi modelli di interazione uomo-macchina, come il controllo gestuale di un robot. Chi si occupa di sistemi pervasivi può avvalersi di tecnologie come Bluetooth per far interagire il robot con l'ambiente esterno, sia in termini di percezione dello spazio e degli oggetti che di azione su di essi."
Come nasce la collaborazione con Daniela Ruggeri?
"Durante un incontro tecnico a Milano, pochi mesi fa, abbiamo pensato di sviluppare un software di controllo scritto in Java da rilasciare sotto licenza open source. Daniela Ruggeri, pioniere di Java in Italia, alla passione per la programmazione affianca quella per la robotica. Ora ci proponiamo di rendere l'applicazione adatta anche a utenti con disabilità motorie."
ANDREA MAMELI

Commenti

Annarita ha detto…
Ciao, Andrea. Passa di qui appena puoi:

http://websomethingelse.blogspot.com/2008/07/premi-e-memi.html

C'è un doppio premio per te.

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