Perché l'Iva degli ebook è al 20% e non al 4%?

Quando Dario Majore, editore del mio "Alieni in visita", mi ha spiegato che sui titoli ebook l'Iva è al 20% (contro quella dei libri di carta che oggi è al 4%) sono rimasto basito. Perché mai un libro digitale viene equiparato a una prestazione di servizi fornita per via telematica e non viene considerato un bene culturale come il libro tradizionale? Semplicemente perché gli ebook per le direttive europee non sono libri ma “servizi informatici“ e come tali assoggettati all’aliquota standard del 20%.
In Germania, meno di un mese fa, gli editori hanno chiesto al Governo l’applicazione dell’IVA al 7% per ebook e audiolibri. Secondo Francfort Alexander Skipis, portavoce degli editori tedeschi: “I libri sono qualcosa di più che beni di consumo, sviluppano le idee e la nostra identità culturale”.
Attualmente in Germania ai libri elettronici e agli audiolibri viene applicata l’IVA al 19%.
Il 19 luglio 2010 a Roma (Camera dei Deputati, Sala della Mercede) è stato presentato il portale del libro elettronico: ebook.it. "Pensare che un’opera letteraria si trasformi e cambi valore se scaricata dalla Rete o se stampata in tipografia è un controsenso e una discriminazione di natura politica." Per questa ragione è stata avviata una petizione per abbassare l'Iva dei titoli per ebook, con l'obiettivo di fare pressione sui 945 parlamentari e i 78 europarlamentari italiani.

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