Nel lancio Amaldi la firma di Dore (L'Unione Sarda, 22 marzo 2012)

Oggi, alle 5,31, dalla rampa di lancio dell'Agenzia spaziale europea nella Guyana Francese parte un veicolo spaziale intitolato al fisico Edoardo Amaldi. Questo gioiello della tecnologia europea è il terzo della serie Atv (veicolo di trasferimento automatizzato) dopo il Julius Verne del 2008 e il Johannes Kepler dell'anno scorso. Il quarto Atv, il cui lancio è previsto per il 2013, porterà il nome di Albert Einstein. 
Il decollo dalla base spaziale europea di Kourou era in programma il 9 marzo ma durante una delle ultime ispezioni sul veicolo, già pronto sul razzo vettore Ariane 5, furono trovate due cinghie di trattenimento del carico all'interno del modulo risultavano allentate. L'attracco alla Stazione Spaziale Internazionale avverrà attraverso Zvezda, il modulo russo, il 29 marzo. 
Dedicando il terzo Atv al fisico e pioniere del volo spaziale Edoardo Amaldi, l'Europa ha voluto riconoscere l'importanza del suo ruolo nella scienza moderna: fu tra i fondatori del Cern di Ginevra e dell'Organizzazione europea per la ricerca nello spazio. In questo modo si avvera il sogno di uno dei ragazzi di Via Panisperna di andare nello spazio, e non per poco tempo: la missione di questa navicella spaziale durerà 171 giorni. La navetta automatica Amaldi svolge un ruolo fondamentale nella logistica della Stazione Spaziale Internazionale, portando sette tonnellate di rifornimenti, di cui 285 kg di acqua, ossigeno, cibo e gas, più tre tonnellate di propellente per il controllo dell'assetto e materiale per la ricerca. Il veicolo spaziale Atv ha raggiunto un livello di complessità mai sviluppato in Europa, grazie ai contributi scientifici internazionali dei Paesi membri. 
Fra questi contributi spicca quello fornito da Bachisio Dore, ricercatore sardo recentemente scomparso. Laureato in Ingegneria nucleare nel 1984 al Politecnico di Torino, Dore iniziò a lavorare all'Ansaldo di Genova per poi trasferirsi all'Agenzia spaziale europea, in Olanda, nel 1989. Dal 1992 era stato incaricato di seguire il progetto Atv e si occupava di analizzare l'assemblaggio completo delle componenti, con la responsabilità di fornire la validazione delle parti montate fino al lancio, dalle rampe di Kourou e dalla sala controllo a Tolosa. Dore ha scritto 13 pubblicazioni scientifiche e ha ottenuto numerosi riconoscimenti come il premio Stazione Spaziale Internazionale dell'Agenzia spaziale europea e il Premio Wernher Von Braun da parte della società aerospaziale tedesca. 
«Era una persona disponibile e aperta - è il ricordo di Alberto Novelli, Capo delle operazioni dell'Atv Mission Operations, collega di Dore all'Agenzia spaziale europea dal 1992 - e con un livello di professionalità elevatissimo. Bachisio ha avuto una funzione cruciale nel programma di sviluppo del progetto Atv. Era estremamente rigoroso: le persone che lavoravano con lui sapevano che in ogni momento potevano contare sulle sue competenze. E questa per il nostro lavoro è una dote fondamentale». 
Andrea Mameli
L'Unione Sarda, 22 marzo 2012



 


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