Nuove ricerche su alberi antichi. Innovazioni nella dendrocronologia al CNR di San Michele all’Adige (Trento).

tronchi antichi in trentino
Il ritrovamento di un tronco di Abete Rosso (Picea abies) vissuto 6.600 anni fa, in prossimità del Passo del Tonale (Trentino), ha spinto i ricercatori dell’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Cnr (Ivalsa-Cnr) di San Michele all’Adige (Trento) a indagare sul materiale ligneo antico. Sono state così create lunghe serie dendrocronologiche (la dendrocronologia studia le variazioni annuali degli anelli di accrescimento degli alberi) valide per l'intero versante meridionale delle Alpi. Quello del Tonale non è rivelato un ritrovamento sporadico: molte torbiere del Trentino contengono materiale legnoso riconducibile a periodi storici che vanno da oltre 8.000 anni fa fino a pochi decenni fa.
CNR trentino ritrovamento tronchi antichi
«A spingerci verso la creazione di lunghe serie dendrocronologiche valide per tutte le specie arboree presenti a Sud delle Alpi - spiega Mauro Bernabei (Ivalsa-Cnr) - è stato in particolare l’eccezionale ritrovamento, a Passo del Tonale, di un tronco di abete rosso (Picea abies) risalente a circa 4.600 anni prima di Cristo. Finora in Italia le serie dendrocronologiche più lunghe si fermavano a circa 1.500-2.000 anni, e per il Trentino si limitano alle tre principali specie: abete rosso, larice e pino cembro. Con l’analisi di questo materiale contiamo di arrivare a datare in un arco di tempo di circa 9.000 anni indietro, con la precisione dell’anno, molti dei manufatti in legno di interesse archeologico scoperti nell’area».
Il campionamento dei ricercatori prende in considerazione diversi contesti: alberi in piedi, edifici storici, tronchi abbattuti, torbiere in scavo e in superficie. «Nel Centro e nel Nord Europa - sottolinea Bernabei - esistono già serie dendrocronologiche lunghe fino a oltre 12.000 anni per la quercia della Germania e circa 9.000 per le conifere (larice, pino cembro e abete rosso) del versante nord delle Alpi. L’analisi di tali serie è servita anche a confermare la fase di riscaldamento globale attraversata dalla Terra».
I legni antichi costituiscono un prezioso archivio naturale di informazioni sull’ambiente naturale e antropologico e la loro analisi scientifica interessa numerose discipline: ecologia, geomorfologia, climatologia, archeologia e tecnologia del legno.
«Il database che stiamo realizzando - conclude Bernabei - sarà una vera e propria Stele di Rosetta, una scala temporale applicabile a qualsiasi reperto con grande precisione, che permetterà la ricostruzione di nuovi scenari della nostra storia».
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 24 aprile 2012

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