"Le piramidi furono costruite dalla cima", parola di Indiana James.

Per la sua passione per l'archeologia lo chiamano "Indiana James". E lui, Peter James, ingegnere gallese, amministratore delegato di una società specializzata nel restauro di monumenti antichi (Cintec), dopo 18 anni di ricerche e sperimentazioni propone una nuova idea di costruzione delle piramidi.  
E demolisce l'immagine tradizionale: quelle migliaia di uomini impegnati a trascinare milioni di blocchi di pietra. Le piramidi, ha spiegato oggi Peter James a  (BBC), sarebbero state costruite a partire dalla sommità, dall'interno verso l'esterno, con ponteggi di legno e grandi blocchi alla base sulla parte esterna. E blocchi più piccoli per rinforzare e modellare la struttura all'interno.
Secondo James le piramidi sono così alte che le rampe del cantiere sarebbero dovute essere lunghe almeno 400 metri altrimenti sarebbero state troppo ripide per consentire lo spostamento manuale dei blocchi. Peter James ha provato a calcolare il tempo di costruzione di una piramide basandosi sul numero di blocchi e sul tempo stimato di messa in opera. Quello che ha ottenuto è la velocità di posa di ciascun blocco: uno ogni tre minuti.
“I’m going to have war with archaeologists" commenta James in un'intervista pubblicata da South Wales Argus ("Newport engineer's theory on how pyramids were built").
La spiegazione più accurata della teoria di costruzione di Peter James, anche in confronto con le ipotesi tradizionali, la fornisce il Dailymail: "Were the pyramids built INSIDE OUT? Engineer claims ancient Egyptians built burial chamber first and then worked outwards".







Potrebbero essere stati costruiti in questo modo anche i nuraghi?
La parola agli esperti.

Andrea Mameli
Blog Linguaggio Macchina
19 Dicembre 2013

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