Scienza giocata nel parco di Alghero il 6 giugno 2010.
Avvicinare alla scienza con la forza del gioco: con questa proposta un centinaio di bambini, domenica 6 giugno ha partecipato con entusiasmo alla giornata "La scienza? un gioco da ragazzi!" svoltasi nella splendida Villa Gioiosa (Parco Regionale Naturale di Porto Conte, Alghero)
Grande entusiasmo da parte dei bambini, soddisfazione per gli organizzatori, felicità per i genitori (lieti di aver fatto trascorrere alcune ore educative e divertenti ai loro figli). La particolarità dei laboratori di Roberto Papetti risiede nella capacità di ottenere risultati sorprendenti da materiali poveri. Ovviamente i risultati sono soprendenti per chi non lo sa, ma Papetti ha imparato a riconoscere il brillar degli occhi tipico di chi si entusiasma sul serio.
E per entusiasmarsi sul serio qui si intende giocare assemblando oggetti destinati alla discarica. Non giochi di plastica o videogame. «Una volta ho chiesto al figlio di un amico - ha spiegato Papetti nel corso della tavola rotonda Il Gioco della Scienza, la Scienza in Gioco (che ho avuto il piacere di coordinare) - e gli ho chiesto di mostrarmi i giocattoli. Quello ha aperto alcuni scatoloni e mi ha detto che aveva 150 giochi. E alle pareti le mensole con decine di giocattoli in bella mostra, come in un museo». E di questo museo domestico il bambino, molti bambini, non san quasi che farsene.
Mi son tornate in mente le parole del sociologo polacco Zygmunt Bauman ("Homo consumens. Lo sciame inquieto dei consumatori e la miseria degli esclusi", Erickson, 2007) «La società dei consumatori aspira alla gratificazione dei desideri più di qualsiasi altro tipo di società del passato, ma tale gratificazione deve rimanere una promessa.
Il desiderio deve rimanere insoddisfatto perché finché il cliente non è soddisfatto sentirà il bisogno di acquistare qualcosa di nuovo e diverso».
Roberto Papetti ha maturato un'esperienza trentennale come ludotecario e il suo impegno nel ridare vita ai giochi della tradizione popolare sono illustrate in alcuni volumi: L'arte di costruire giocattoli creativi con materiali semplici scritto con Gianfranco Zavalloni (Macro, 1997), Giocattoli creativi (Editoriale Scienza, 2005, insieme a Gianfranco Zavalloni), Piccoli gesti di Ecologia (Editoriale Scienza, 2007, insieme a Zavalloni), Trottoleria (Editoriale Scienza, 2007), Costruisci i tuoi giocattoli (Macro Edizioni, 2007), Tintinnabula, giocattolomuseo (Artebambini, 2006).
L’iniziativa, progettata e organizzata dal Sistema Bibliotecario Urbano e dalla Società Umanitaria, in collaborazione con il Parco di Porto Conte, grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Alghero, del Parco e della Società Umanitaria, si è svolta a conclusione delle attività di promozione della lettura LIBRILIBERILAB (organizzate dal Sistema Bibliotecario Urbano: otto laboratori didattici (alcuni premiati con una menzione speciale del Premio Città del Libro).
Determinante il coinvolgimento di Roberto Papetti e dei suoi collaboratori della cooperativa La Lucertola (Ravenna), Laboratorio Scienza (Sestu), Energy Empire (Cagliari, di Simona Cerrato (Trieste), dall’associazione Cavalluccio Marino (Alghero), dal Centro di Educazione Ambientale del Parco di Porto Conte.
Ci auguriamo che le amiche di Alghero ripetano l'esperienza nel 2011.
L'abbondanza di iniziative che portano a giocare con la scienza non fa male a nessuno, anzi...
Grande entusiasmo da parte dei bambini, soddisfazione per gli organizzatori, felicità per i genitori (lieti di aver fatto trascorrere alcune ore educative e divertenti ai loro figli). La particolarità dei laboratori di Roberto Papetti risiede nella capacità di ottenere risultati sorprendenti da materiali poveri. Ovviamente i risultati sono soprendenti per chi non lo sa, ma Papetti ha imparato a riconoscere il brillar degli occhi tipico di chi si entusiasma sul serio.
E per entusiasmarsi sul serio qui si intende giocare assemblando oggetti destinati alla discarica. Non giochi di plastica o videogame. «Una volta ho chiesto al figlio di un amico - ha spiegato Papetti nel corso della tavola rotonda Il Gioco della Scienza, la Scienza in Gioco (che ho avuto il piacere di coordinare) - e gli ho chiesto di mostrarmi i giocattoli. Quello ha aperto alcuni scatoloni e mi ha detto che aveva 150 giochi. E alle pareti le mensole con decine di giocattoli in bella mostra, come in un museo». E di questo museo domestico il bambino, molti bambini, non san quasi che farsene.
Mi son tornate in mente le parole del sociologo polacco Zygmunt Bauman ("Homo consumens. Lo sciame inquieto dei consumatori e la miseria degli esclusi", Erickson, 2007) «La società dei consumatori aspira alla gratificazione dei desideri più di qualsiasi altro tipo di società del passato, ma tale gratificazione deve rimanere una promessa.
Il desiderio deve rimanere insoddisfatto perché finché il cliente non è soddisfatto sentirà il bisogno di acquistare qualcosa di nuovo e diverso».
Roberto Papetti ha maturato un'esperienza trentennale come ludotecario e il suo impegno nel ridare vita ai giochi della tradizione popolare sono illustrate in alcuni volumi: L'arte di costruire giocattoli creativi con materiali semplici scritto con Gianfranco Zavalloni (Macro, 1997), Giocattoli creativi (Editoriale Scienza, 2005, insieme a Gianfranco Zavalloni), Piccoli gesti di Ecologia (Editoriale Scienza, 2007, insieme a Zavalloni), Trottoleria (Editoriale Scienza, 2007), Costruisci i tuoi giocattoli (Macro Edizioni, 2007), Tintinnabula, giocattolomuseo (Artebambini, 2006).
L’iniziativa, progettata e organizzata dal Sistema Bibliotecario Urbano e dalla Società Umanitaria, in collaborazione con il Parco di Porto Conte, grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Alghero, del Parco e della Società Umanitaria, si è svolta a conclusione delle attività di promozione della lettura LIBRILIBERILAB (organizzate dal Sistema Bibliotecario Urbano: otto laboratori didattici (alcuni premiati con una menzione speciale del Premio Città del Libro).
Determinante il coinvolgimento di Roberto Papetti e dei suoi collaboratori della cooperativa La Lucertola (Ravenna), Laboratorio Scienza (Sestu), Energy Empire (Cagliari, di Simona Cerrato (Trieste), dall’associazione Cavalluccio Marino (Alghero), dal Centro di Educazione Ambientale del Parco di Porto Conte.
Ci auguriamo che le amiche di Alghero ripetano l'esperienza nel 2011.
L'abbondanza di iniziative che portano a giocare con la scienza non fa male a nessuno, anzi...
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