Ve la immaginate la Luna con una propria Luna?


Forse è meno assurdo di quanto possa sembrare.
Almeno a giudicare da quanto scriveva il 2 Gennaio il New Scientist:
Nel sito del KISS (Keck Institute for Space Studies, emanazione del Caltech) troviamo la descrizione di un piano per la cattura di un asteroide da posizionare in orbita lunare.
Il progetto si basa su uno studio denominato "Asteroid Retrieval Feasibility Study", datato 2 Aprile 2012 e Lo studio esplora l'argomento tracciando inizialmente un profilo storico della caccia agli asteroidi [a partire da Konstantin Ėduardovič Ciolkovskij (lo scienziato russo rievocato da me e Daniele Barbieri al Cagliari Festivalscienza 2011) che con il suo trattato del 1903 "The Exploration of Cosmic Space by Means of Reaction Motors" pone l'esporazione degli asteroidi come uno dei 14 punti essenziali per la conquista dello spazio] e si chiude con un confronto di motivazioni con le prime missioni spaziali: il progetto Apollo muoveva dalle logiche della Guerra Fredda, mentre il recupero di un asteroide fornirebbe nuovi obiettivi scientifici per l'esplorazione umana.
Il costo della missione si aggirerebbe intorno ai 2,6 miliardi di dollari (grossomodo quanto Curiosity) e potrebbe essere completata entro il 2020.
La roccia volante più papabile per questo scopo potrebbe essere quella identificata dall'amministrazione Obama come obiettivo di una prossima missione spaziale USA: 1999+AO10.
Se cerchiamo tra i piani lunari della NASA troviamo il progetto di un volo spaziale umano con equipaggio (Orion). Tutte queste notizie potrebbero coincidere? O più ragionevolmente, dato che la missione esporrebbe gli astronauti a dosi di radiazioni cosmiche mai raggiunte finora, potrebbero aver ragione i ricercatori del KISS: a catturare un asteroide verrà mandata un'astronave senza equipaggio a propulsione solare. La durata dell'operazione: da 6 a 10 anni. Chi vivrà vedrà.
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 6 Gennaio 2013
 

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