Milarepa, di Louis Nero. Un film che lascerà il segno. Una storia forte in una Sardegna bella e cupa

Una Sardegna in un ipotetico futuro incerto e cupo, in cui la natura ha ripreso il controllo e ha lasciato gli umani a leccarsi le ferite. La protagonista è una ragazzina, Mila, che viene derubata dall’eredità del padre e cerca di vendicarsi prima di intraprendere un percorso spirituale alla ricerca della propria identità. Questa è la traccia sulla quale il regista Louis Nero ha costruito un film che secondo me lascerà il segno. Perché, prima di aver visto il film, affermo che lascerà il segno? Perché ho diversi perché. Innanzitutto penso che Louis Nero sia riuscito a scrivere una storia forte e senza tempo, una storia di dolore, di vendetta che non regala pace, di spiritualità che sostiene, di ricerca di senso e di caos vitale. E si tratta di una storia il cui baricentro è Milarepa: un filosofo, poeta, eremita, vissuto dal 1051 al 1135 in Tibet, considerato uno dei principali maestri della scuola buddista tibetana "Kagyu". In origine il suo nome era Mila, poi fu aggiunto il...