Ecovisioni a Venezia. L’ecologia al cinema dai fratelli Lumière alla Marvel di Marco Gisotti
Dal 2006 classifica i film in base al loro contenuto ecologico. E nel 2022 ha schedato 150 opere (100 nel dettaglio e altre 50 più succintamente) con il libro Ecovisioni. L’ecologia al cinema dai fratelli Lumière alla Marvel (Edizioni Ambiente, 318 pagine, 21€).
Chi ci guida in questo viaggio attraverso 125 anni di storia del cinema da Metropolis a King Kong, passando per Wall-E, Into the Wild a Siccità, è Marco Gisotti, giornalista e divulgatore, che in questo modo ha fornito un importante contributo alla riflessione su cinema ed ecologia.
«Cinema ed ecologia - spiega nell'introduzione - sono ‘invenzioni’ dell’Ottocento. Se la prima proiezione pubblica dei fratelli Lumière risale al 1895, quasi trent’anni prima, nel 1866, il biologo tedesco Ernst Haeckel, nella sua opera 'Morfologia generale degli organismi' coniava un termine destinato ad avere grande successo, non solo nel campo scientifico ma anche in quello filosofico, politico e morale: questo termine era la parola ‘ecologia'».
«Cinema ed ecologia - spiega nell'introduzione - sono ‘invenzioni’ dell’Ottocento. Se la prima proiezione pubblica dei fratelli Lumière risale al 1895, quasi trent’anni prima, nel 1866, il biologo tedesco Ernst Haeckel, nella sua opera 'Morfologia generale degli organismi' coniava un termine destinato ad avere grande successo, non solo nel campo scientifico ma anche in quello filosofico, politico e morale: questo termine era la parola ‘ecologia'».
Il primo punto d'incontro tra cinema ed ecologia risale al 1897, quando uno degli operatori dei fratelli Lumière, Kamill Serf, riprende un pozzo di petrolio in fiamme a Baku, capitale dell’Azerbaigian. Questa ripresa di 36 secondi, fu definita dal cineasta e critico francese Bertrand Tavernier «il primo film ecologista mai realizzato». Da allora di punti d'incontro ce ne sono stati molti e un evento fondamentale è sicuramente la nascita dell'Environmental Media Association EMA nel 1989. Come scrive Gisotti nel capitolo "La filiera del Cinema Verde" l'EMA punta a "mobilitare l'industria dell'intrattenimento in uno sforzo globale per educare le persone sulle questioni ambientali e spingerle ad agire su questi problemi ora".
In questo percorso, spiega Gisotti, è doveroso citare il primo film italiano a vantare un talento verde: Sul mare, di Alessandro D'Alatri (2010), nonché l'impegno della Sardegna Film Commission, con il progetto per cortometraggi, serie web e documentari Heroes 20.20.20 e l'applicazione del protocollo Green Film Shooting a partire dal 2014.
Ecovisioni può essere molto utile nella costruzione di percorsi didattici sulla sostenibilità e nella progettazione di cineforum, ma anche nella scrittura di sceneggiature e di critiche cinematografiche.
Il 6 settembre Ecovisioni è approdato a Venezia: insieme all’autore c'erano Carlo Giupponi, autore del libro "Venezia e i cambiamenti climatici" (Rizzoli) e Paolo Micalizzi, critico cinematografico.
JJJJJJ
Marco Gisotti è anche autore di Quasar, programma di scienza e ambiente in onda su Rai 2 e RaiPlay, insegna nel corso di Teorie e linguaggi della comunicazione dell'Università di Tor Vergata e nel 2012 sempre alla Mostra del Cinema di Venezia, ha lanciato il premio Green Drop Award, di cui è direttore artistico.
Il blog Ecovisioni
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