Dai Miti Classici alla Fisica Classica. Ieri a Cagliari: Orfeo, Euridice e gli Equilibri.
Ieri sera Pietro Olla, Antonio Iavarone e gli attori della compagnia Teatro Impossibile, sono andati in scena con "Orfeo ed Euridice", il quarto dei sei appuntamenti del ciclo: Servizio Pubblico. Transiti e soste all'Ex Liceo Artistico.
Non era facile partire da uno dei più celebri miti greci e arrivare alle leggi della fisica che governano l'equilibrio.
Ma Elio Turno Arthemalle, Felice Colucci e Manu Lai, hanno dimostrato che quella tra amore, morte e poesia non è solo una ricerca artistica ma è insieme l'analisi di tutto ciò che cambia e di quel che tende all'equilibrio. Un equilibrio tra amore, morte e poesia, una relazione stretta con il mistero, come ha fatto Ovidio con le sue Metamorfosi.
In un crescendo di citazioni, rappresentazioni, rievocazioni e temi originali, intervallate dagli scoppiettanti (e a tratti esilaranti) interventi dei due scienziati pazzi. Il teatro è evasione, certo, ma è anche riflessione. Oltre che partecipazione.
L'idea riesce quando riesce a estrarre, con le pinze del teatro, tutta la potenza del mito classico, condita con qualche pizzico di fisica classica. Alla fine il pubblico si lascia coinvolgere, mentalmente, immaginando scene di vita (quella dei miti) e attivamente, partecipando agli esperimenti sugli equilibri dei corpi (quelli degli spettatori).
Il rapporto fra teatro e scienza riserva spesso gradite soprese, per questo gli esperimenti vanno a mio avviso sempre incoraggiati, specie - come nel caso di ieri, a Cagliari - quando si investono energie e idee, in maniera originale e coraggiosa. O come faranno domani al teatro Portland di Trento, Enrico Merlin e Andrea Brunello, con lo spettacolo "Il principio dell'incertezza", ispirato a Richard Feynman, tra meccanica quantistica, gatto di Schroedinger, misteri e paradossi.
Principio dell'Incertezza nasce all'interno del progetto Jet Propulsion Theatre (JPT): Laboratorio Permanente della formazione e
della divulgazione scientifica in coordinamento con la Compagnia
Arditodesìo, il Teatro Portland di Trento e il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche dell'Università di
Trento.
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