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Statue, telai e tesori ai confini del tempo (L'Unione Sarda, 9 agosto 2008)

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Una statua di marmo, un tesoro composto da monete romane e un telaio d’oro, ma anche spionaggio internazionale, cambiamenti climatici e nuove scelte energetiche. E sullo sfondo le esercitazioni militari del Salto di Quirra. Sono le trame del secondo romanzo di Eugenio Campus ( Il pettine senza denti , Applidea editrice , 265 pagine, euro 14) che si sviluppano parallelamente su tre piani temporali :1847, 1999 e 2032. Nella Sala del Territorio del Museo Archeologico di Villasimius (dove sabato 9 agosto, alle 22 , il giornalista Valerio Vargiu presenterà il libro) è custodita una statua del primo secolo che riproduce una figura femminile proveniente dal complesso di Santa Maria, ove risiedono i resti di un edificio termale romano. È questo l’epicentro del romanzo, il cui antefatto ci riporta alla fine del 1400, quando la contessa Violante Carroz si reca nel villaggio di Carbonara: l’odierna Villasimius.  Eugenio Campus, anzi, Sergio Casu, è questo il vero nome dell’autore, compie un’ope