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Quando il mondo atterrò sulla Luna (L'Unione Sarda, 20 luglio 2009)

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Quella notte seicento milioni di persone poterono verificare l'esattezza delle osservazioni di Galileo del 1609: “La superficie della Luna non è levigata, uniforme ed esattamente sferica, come gran numero di filosofi credette di essa e degli altri corpi celesti, ma ineguale, scabra e con molte cavità e sporgenze”. Il 20 luglio 1969, alle 22 e 56 di Washington (le 4 e 56 del 21 luglio in Italia) non si avverava solo un sogno millenario: si realizzava una straordinaria occasione di condivisione di un evento su scala planetaria. Una condivisione, resa possibile della diretta tv, che riavvicinava il grande pubblico alla scienza, macchiata pochi anni prima dal peccato originale di Hiroshima e Nagasaki. Ma nei giorni in cui si celebra la fantastica avventura di Armstrong, Aldrin e Collins proviamo a fare un passo indietro e cerchiamo di capire se l'allunaggio rappresentò davvero “un salto gigante per l'umanità”. Raggiungere il nostro satellite con un equipaggio umano ha comporta