Il cervello di musicisti professionisti, che hanno studiato approfonditamente uno strumento musicale (si stima: dopo circa 10.000 ore di esercizio) e hanno interiorizzato in modo raffinato il collegamento tra gesto e suono, risponde in maniera automatica all’incongruenza tra un gesto musicale ed il suono che viene prodotto, se l’abbinamento non è perfetto. Questo grazie ai neuroni specchio audiovisuomotori, la cui esistenza è stata per la prima volta scientificamente dimostrata da uno studio pubblicato il 29 Luglio 2014 su Scientific Reports (rivista di Nature.com) con il titolo: Audio-visuomotor processing in the Musician's brain: an ERP study on professional violinists and clarinetists (DOI: 10.1038/srep05866). La ricerca, condotta dal Centro di Neuroscienze di Milano dell’Università di Milano-Bicocca (Dipartimento di Psicologia) e dall’ Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare ( IBFM-CNR ) è stata guidata da Alice Mado Proverbio, docente di Psicobiologia e Psicologi