Lo strano caso di Phineas Gage. Connectogram. Uno studio pubblicato su PLoS ONE il 16 maggio 2012

Nel 1998 ho letto L'Errore di Cartesio di Antonio Damasio. Ricordo di aver apprezzato la brillante trattazione con la quale il neuroscienziato portoghese nega la concezione cartesiana di dualismo corpo-mente sostenendo l'esistenza di un organismo unico e inseparabile. Mi piaceva questa sua ipotesi di vicinanza tra emozione e ragione. Ma mi intrigavano ancor più alcuni esempi basati su osservazioni dei suoi pazienti con deficit neurologici. Uno in particolare mi è rimasto particolarmente impresso: il caso di Phineas Gage. Nel 1848 Phineas Gage lavorava alla costruzione di una ferrovia in Vermont: il suo compito era far esplodere le rocce affioranti. Era una persona seria e onesta, sapeva scherzare e farsi rispettare. Un giorno, per un'esplosione accidentale, una barra di ferro gli trapassò il cranio, dalla guancia sinistra al lobo prefrontale della corteccia cerebrale, ma non lo uccise. Ma da allora non fu più la stessa persona. Phineas Gage era diventato ...