Il romanzo della luce: la scienza e la creatività (L'Unione Sarda, 18 marzo 2006)
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La luce, prima divinità, poi prodigio. E solo in tempi recenti svelata nella sua intima natura: quella doppia sembianza di onda e particella, che tanto si discosta dal senso comune. Da sempre fonte d'ispirazione per scienziati e artisti, quella dei fenomeni luminosi è una storia travolgente, anche solo a limitarsi al periodo storico compreso tra Leonardo e l'epoca attuale. Come ha fatto Richard J. Weiss nel suo Breve storia della luce. Arte e scienza dal Rinascimento a oggi (Dedalo, 2005). Un libro molto stimolante, in cui la carrellata di vicende umane, artistiche e scientifiche, appassiona come un romanzo. «Ogni giorno - scrive Weiss, scienziato e commediografo - siamo stimolati da immagini con un'infinita varietà di forme e colori. La luce ci guida attraverso i piaceri dell'estetica e ci accorgiamo di aver sviluppato nei secoli un desiderio innato di esplorare i segreti più nascosti. Anche gli Impressionisti, nelle loro ricerche sul colore, svilupparono una specie di