18 novembre 2006

Accessibilità: misura di civiltà

HANDImatica 2006 ha per tema centrale l'accessibilità considerata cartina al tornasole del livello di civiltà di un Paese. A Bologna (Palazzo dei Congressi Piazza Costituzione) dal 30 novembre al 02 dicembre 2006 si parlerà anche di apprendimento: nella scuola, nel lavoro, per una vita indipendente, per tutti; di tecnologia: ICT come strumento di partecipazione; di comunicazione: comunicare con i disabili, comunicare la disabilità.

17 novembre 2006

Con "Musicolor" ora la scienza è più vicina all'arte (L'Unione Sarda, 18 novembre 2006)

Musicolor Caglioti Tchouvileva Vasilij Kandinskij sognava che i suoi dipinti si potessero ascoltare. Non sbagliava: poche settimane fa una ricerca sviluppata allo University College di Londra ha confermato la previsione del pittore russo, aggiungendo che si potranno anche creare musiche da guardare. Un assaggio di questo interscambio sensoriale è stato fornito ieri a Pula (parco scientifico e tecnologico Polaris) durante l'incontro organizzato dal CRS4 sul tema "Futurismo e cromo-architetture spazio-temporali della musica" cui hanno partecipato due docenti del Politecnico di Milano, Giuseppe Caglioti (Ordinario di Fisica dei solidi) e Tatiana V. Tchouvileva (Regista e Docente di Estetica), ideatori, insieme a Goran Ramme (docente di Chimica all’Università di Uppsala, Svezia) del progetto Musicolor.
Professor Caglioti, il Musicolor è un modo per avvicinare arte e scienza?
«A noi piace pensare a Musicolor come a una nuova forma naturale di arte tecnologica. Assistiamo senza poter reagire allo sviluppo di un mondo artificiale che si affianca alla natura e tende addirittura a sostituirla. Ebbene, a nostro avviso, è bene privilegiare processi che esaltino la creatività dell’uomo traendo vantaggio dall’aiuto della natura».
Come funziona il Musicolor? 
«È un po’ quello che accade nell’arcobaleno o in una macchia d’olio sull’asfalto: una sostanza trasparente e priva di pigmenti, come le goccioline d’acqua nell’aria dopo un temporale, scompone la luce del sole nei colori dell’iride. Se però una sostanza, opportunamente dotata di queste proprietà, è esposta, nel dispositivo Musicolor, oltre cha a una luce “bianca” alla pressione acustica del suono o della voce, basta un bisbiglio, e si deforma con incredibile prontezza ai suoni che la deformano. Ne risulta una sorta di autoritratto analogico della musica o della voce che può essere visualizzato su uno schermo». 
Uno strumento utile nell’insegnamento delle materie scientifiche?
«Nel processo di autoorganizzazione della sostanza entrano in gioco la luce, il suono e la materia nonché le interazioni tra luce e materia e tra suono e materia. Intervengono pertanto sia la scienza dei materiali, sia processi di natura fisica, come risonanza, caos deterministico, e altri. Non trascurerei l’ausilio che Musicolor offre alla didattica musicale: descrivere la musica aiutandosi con un suo fedele autoritratto analogico consente di superare difficoltà dovute all’astrattezza della materia. D’altronde musica e matematica sono parenti stretti: tre secoli fa Leibnitz scriveva che “la musica è un esercizio nascosto di aritmetica della mente, di una mente che non sa di contare”».
Cosa significa presentarlo in Sardegna, regione che manifesta una vocazione alla ricerca in continua crescita?
«Si fa un gran parlare, in Italia, di innovazione e di competitività. Io penso che per noi ricercatori creare qualcosa di nuovo, di bello e di utile è più semplice che gestirne lo sviluppo industriale e commerciale. Il fatto che una delle quattro S che figurano nell’acronimo CRS4 significa Sviluppo, ci induce a sperare che il nostro sogno, perseguìto senza successo fin dai tempi di Newton, non sia destinato a infrangersi bruscamente da un momento all’altro con la comparsa sul mercato internazionale di un KIT Musicolor made in China».
ANDREA MAMELI
 (L'Unione Sarda, 18 novembre 2006, pag. 52, Cultura)



Weblog e Podcast a Scuola.

edidablogNuove diavolerie da evitare o sistemi intelligenti con cui confrontarsi e da imparare rapidamente a usare? Noi pensiamo che il binomio “Weblog & Podcast” (che fu anche il titolo di un felice incontro, tenutosi a Genova il 28 Aprile 2006) possa riservare gradite sorprese anche nel mondo della scuola. Da alcuni mesi, con passione, studenti e insegnanti, genitori ed esperti, hanno dato vita a numerose esperienze di successo. E la settimana prossima, durante il Salone delle tecnologie didattiche ABC-TED, saranno premiati i Blog selezionati per il Primo Concorso Weblog & Podcast organizzato dal Ministero dell'Istruzione. Questi i criteri di valutazione: originalità nell’utilizzo della tecnologia in ambito didattico o dell’aggiornamento professionale, riproducibilità della metodologia didattica utilizzata con il blog/podcast, integrazione nella didattica quotidiana o nell’aggiornamento professionale, coerenza con un progetto didattico chiaro e definito, uso esperto della tecnologia dei blog e dei podcast (es. uso appropriato delle categorie ecc.), aggiornamento sufficientemente assiduo del blog /podcast. La premiazione dei migliori blog/podcast Edidablog avrà luogo il 22 novembre alle 14.00 (Stand del Ministero della Pubblica Istruzione, Padiglione D, Fiera di Genova).
Il Ministero ha attivato il servizio www.edidablog.it che prevede la creazione gratuita di blog in ambiente protetto, corsi online, suggerimenti, segnalazioni, link.

Il Musicolor. Tra Scienza e Arte.

musicolor pula polaris Questa mattina si è svolta al parco scientifico e tecnologico della Sardegna (Polaris) la presentazione del sistema Musicolor. L'innovativo apparato analogico, in grado di convertire i suoni in forme e colori, è stato illustrato da due dei suoi inventori: Giuseppe Caglioti (Ordinario di Fisica dei solidi e Docente di Estetica al Politecnico di Milano, autore di oltre 130 pubblicazioni scientifiche, due brevetti e circa 50 pubblicazioni sulle relazioni fra arte e scienza, Medaglia d'oro per le Scienze dell'Accademia dei Lincei nel 2005) e Tatiana V. Tchouvileva (Regista e Docente di Estetica alla Facoltà di Design del Politecnico di Milano, conduce ricerche sulle applicazioni delle tecnologie cinematografiche nella didattica). Nel corso dell'incontro sono state mostrate alcune registrazioni di immagini ottenute da un prototipo del Musicolor (in funzione presso il Dipartimento di Ingegneria Nucleare del Politecnico di Milano) sollecitato per mezzo di temi musicali di varie epoche. Durante il dibattito con il pubblico, costituito da docenti di fisica e di musica, da artisti di varie espressioni (musica, pittura, scuoltura e danza) e ricercatori di diverse discipline, sono stati formulate numerose domande e esposti alcuni punti di vista. Unanime il desiderio di rivedere all'opera il Musicolor in Sardegna. Chissà, forse già la prossima primavera. [Nella foto: i due relatori nella sede del Parco Scientifico e Tecnologico della Sardegna, Polaris.] (Note: ho scattato la foto con la fotocamera 2 megapixel del Nokia N70, l'ho inviata, via Bluetooth, al portatile iBookG4 e da questo al Blog via http).
Approfondimenti:
- I colori della musica. Storia e prospettive (Tatiana Tchouvileva e Giuseppe Caglioti)
- Musica a Colori (Luca Tanzini, Università di Siena, 2004).

14 novembre 2006

Buon Compleanno Galileo!

Galileo, Giornale di Scienza e Problemi globali, nasce nel 1996 per iniziativa di un gruppo di scienziati e giornalisti scientifici, cui va il merito di aver avuto una semplice intuizione: usare il web come vettore della comunicazione della scienza. Oggi, va detto a ulteriore conferma della validità del progetto, sembra banale, ma per chi (come me) ha vissuto quegli anni, era evidente la difficoltà di molti ad accettare simili proposte. Galileo ha avuto il merito di crederci con forza e i prestigiosi riconoscimenti che può vantare dimostrano che si è trattato di un'idea di successo. Di fatto è stata la prima rivista italiana su Internet (ed è tuttora una delle poche) a raccontare la ricerca scientifica e tecnologica con attenzione verso le problematiche politico-sociali del pianeta Terra: dalla tutela dell'ambiente ai diritti umani, alla pace.
Il 4 dicembre Galileo compie 10 anni e verrà festeggiato a Roma (alle 18, libreria Bibli, via dei Fienarioli 28): Buon Compleanno!!

Camillo Golgi, un Nobel da ricordare.

golgiA Camillo Golgi (1843-1926) il premio Nobel per la medicina fu assegnato nel 1906. Ma le ricadute delle sue scoperte sono immense ancora oggi: fondò la moderna anatomia del Sistema Nervoso, scoprì l'agente patogeno della malaria, contribuì alle prime scoperte nel campo della struttura cellulare. L'Apparato reticolare interno (ribattezzato Apparato di Golgi) è il crocevia del traffico intracellulare di proteine e organelli. In altre parole una cellula può svolgere il suo compito solo se è capace di far giungere a destinazione le proteine da essa prodotte. Ogni anno vengono dedicati all'Apparato di Golgi qualcosa come mille articoli scientifici sulle riviste qualificate. Tra il 1885 e il 1892 Golgi si dedicò a importanti studi sulla malaria, giungendo a creare un modello (ciclo di Golgi) del ciclo di sviluppo del parassita della malattia, il plasmodio e individuò anche la relazione temporale tra l’accesso febbrile e la segmentazione del parassita (legge di Golgi). Ricordare Golgi non è solo rendere onore all'impegno di uno scienziato italiano. Significa anche riportare in luce pagine fondamentali di storia della scienza, delle quali generalmente si conosce, nella migliore delle ipotesi, solo il risultato ultimo. In questo scenario si inserisce il Simposio organizzato a Cagliari, in occasione del Centenario del Nobel a Camillo Golgi, da: Società Italiana di Neuroscienze, International Brain Organization, Università degli Studi di Cagliari.
Il convegno si terrà sabato 25 Novembre 2006 (con inizio alle 10) nell'Aula dell'ex Teatro Anatomico (Via Ospedale 121, accanto al Palazzo delle Scienze) con il seguente programma:
- Introduzione: Gaetano Di Chiara (Università Cagliari).
- Il Laboratorio di Golgi e le donne, Paolo Mazzarello (Università di Pavia).
- Golgi e il segreto delle febbri malariche, Eugenia Tognotti (Università di Sassari).
- L’apparato di Golgi e il "Golgi", Marina Bentivoglio (Università di Verona).
- Degeneration and Regeneration in the CNS. The contribution of Golgi and Cajal schools The contribution of Golgi and Cajal schools, Albert Aguayo (Presidente International Brain Organization).

13 novembre 2006

Medicina narrativa. Il potere della parola.

istituto superiore sanità Ascoltare un paziente, lasciare raccontare sensazioni e stati d'animo, permettere un libero sfogo, non rappresentano solo gesti di dignità. La Medicina Narrativa è una pratica che restituisce adeguata attenzione alle storie di malattia anche come un modo per meglio comprendere le persone, magari per giungere a nuove strategie di intervento. La narrazione dell'esperienza personale, secondo l'Istituto Superiore di Sanità, dovrebbe meritare maggiore spazio nelle relazioni di cura, in quanto la sofferenza richiede di essere inserita in racconti reali per acquisire un senso preciso e trasformarsi in risorsa. Tuttavia raccogliere e portare alla luce un'esperienza non è facile dato che richiede tempi appropriati e riflessioni adeguate. Il Progetto Medicina Narrativa dell'Istituto Superiore di Sanità nasce con l'intento di fornire strumenti di lettura delle forme scelte dal paziente: poesie, versi, pitture, disegni. Non tutti siono naturalmente portati a descrivere i propri percorsi di vita a parole: c'è chi riesce a esprimersi solo per mezzo di versi o disegni.
Approfondimenti:
- Progetto Malattie Rare e Medicina Narrativa (Associazione Italiana Sindrome di Poland)
- Narrative based medicine: Narrative based medicine in an evidence based world (Trisha Greenhalgh, Department of Primary Care and Population Sciences, Royal Free and University College London Medical School).