25 novembre 2006

Febbri malariche a intermittenza: l’enigma risolto (L'Unione Sarda, 25 novembre 2006)

"Quartana no est toccu de campana”: il proverbio sardo, facendosi interprete della consapevolezza popolare della gravità delle varie forme di malaria, rimanda al mistero dell'intermittenza delle febbri e ci ricorda l’importante ruolo che questa malattia ha giocato per la Sardegna e i sardi. Di questo mistero, e di come, grazie all'opera di Camillo Golgi, non è più tale, parlerà oggi a Cagliari Eugenia Tognotti (docente di Storia della Medicina e Scienze umane alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Sassari), nel corso del convegno dedicato al centenario del Premio Nobel a Camillo Golgi.
Bartolomeo Camillo Emilio Golgi, più noto per aver ideato la tecnica detta della “Reazione Nera”, utile all'osservazione delle cellule nervose, negli anni tra il 1885 e il 1892 si dedicò a importanti studi sulla malaria. Con le sue ricerche giunse a distinguere a livello microscopico tre diverse specie di parassiti cui corrispondevano differenti tipologie di malattia, scoprendo poi che la successione periodica degli accessi febbrili corrisponde al ciclo regolare di sviluppo del parassita nelle varie forme cliniche di malaria: quello della febbre terzana si riproduce in 48 ore e quello della quartana in 72 ore.
Che ruolo ebbe Camillo Golgi in questo campo?
«L'intermittenza delle febbri è stata per secoli un enigma scientifico su cui si è esercitato il pensiero medico. Nel Settecento si pensava che fosse dovuta alla congestione della milza. Nell’Ottocento si avanzò l’ipotesi di un collegamento tra accessi febbrili e sviluppo dei parassiti. Camillo Golgi la verificò con il metodo sperimentale proprio della nuova scienza microbiologica ».
Quale fu l’importanza di questo studio?
«Decisamente enorme, per quanto riguarda le strategie terapeutiche. Stabiliti i criteri che consentono la diagnosi differenziale tra le diverse forme e il modo di azione del chinino sui parassiti malarici, e appurato che le forme giovanili, immediatamente derivanti dal processo di segmentazione, sono le più suscettibili, l’indirizzo del trattamento era fissato: per impedire l’insorgenza dell’accesso febbrile ed eliminare progressivamente l’infezione, occorreva somministrare il chinino poche ore prima dell’accesso affinché agisse sulle nuove generazioni del parassita. Da queste scoperte sono derivate le famose leggi sul Chinino di Stato, del 1901, cioè la distribuzione gratuita del farmaco a tutta la popolazione esposta. Il risultato fu il drastico calo della mortalità nel giro di pochissimi anni».
Contro la malaria Golgi ebbe altri meriti?
«Da senatore e da scienziato il suo impegno civile contro la malattia non venne mai meno. Occorre poi notare che il suo allievo e nipote acquisito, Aldo Perroncito, che insegnò Anatomia patologica all’Università di Cagliari nei primi anni Venti, continuò l’opera come membro della Società per gli Studi della malaria, e tenne il discorso ufficiale proprio sulla malaria a Cagliari, all'inaugurazione dell'anno accademico 1921-22». 

ANDREA MAMELI





24 novembre 2006

Equilibri fragili e conoscenza per pochi...

apixeddaS'apixedda (vezzeggiativo di ape) percorre una strada vicino a Cagliari con il suo carico di cascittas & cascitteddas (cassette per la frutta di dimensioni varie) lenta e inesorabile. Ringraziamo molto Alessandra Basciu (fedelissima lettrice del Blog Linguaggio Macchina) per la testimonianza visiva. Le foto offrono lo spunto per anticipare uno dei contenuti che esporrò questo pomeriggio alla presentazione del progetto Fragili Equilibri.
Senza un veicolo adeguato (per dimensioni e potenza) la società della conoscenza resterà una chimera. O, peggio, una cosa vera, ma solo per pochi. Uno dei compiti dei Musei (e lo science center ancor di pià) era proprio democratizzare l'accesso al sapere... Intanto l'apixedda carica procede molto, troppo lenta. E rischia di farsi tamponare. Poi, alla prima curva, qualora malauguratamente la verticale tracciata fino al suolo a partire dal baricentro dell'apixedda cadesse oltre l'area triangolare tracciata fra le tre ruote del motocarrro... patapunfete! La società della conoscienza, credo di poterlo sostenere a meno di documentate prove contrarie, si radica, corre, decolla, solo se adeguatamente sostenuta. Altre città, altre regioni, si sono mosse non tanto prima di noi (ci sono esperienze sarde che vantano molti anni di decantazione) ma con più potenza. Una potenza data dalle Istituzioni locali che hanno creduto e sostenuto, certo, ma anche grazie a splendide collaborazioni tra Università e Associazioni, tra centri di ricerca e società private. E' accaduto a Genova, a Napoli, a Trieste, a Perugia...
195E noi siamo sempre sulla 195 (splendida vergogna europea giusto per usare un esempio di strada statale adatta all'ape) con il nostro carico di idee, progetti, esperienze, competenze, desiderio di fare e di cambiare, che arranchiamo con la nostra apixedda in attesa che avvenga il miracolo (o la lenta evoluzione giunga a compimento) di veder nascere un bellissimo Science Center. La Conoscenza è fatta di tanti tasselli. Un luogo dove sperimentare la scienza, magari partendo dalla sua interazione con l'arte e con la creatività, perché no... Ma non c'è bisogno di un (per quanto incantevole) guscio di livello mondiale, che rischia di fare la fine del sarcofago (come è accaduto altrove in Europa, precisamente in Spagna) semi-vuoto... Serve la serietà di crederci, con la voglia di lavorare assieme. Partendo da poco per arrivare dove altri sono già arrivati. E poi l'apixedda diventerà una fantastica attrazione, al confine tra arte e scienza, con la quale sperimentare gli equilibri fragili, e la bellezza del Sapere.
La scienza si fa arte. Così le scoperte diventano spettacolo (L'Unione Sarda, Cultura, 4 dicembre 2006).

23 novembre 2006

Equilibrismi scientifici

fragili equilibri Cagliari venerdì 24 novembre 2006 (Centro culturale EXMA, Via S. Lucifero 71, 17.00), tavola rotonda: Arti, giochi e saperi in equilibrio. Seminario di presentazione del progetto Fragili Equilibri.
Intervengono: Tonino Casula (artista), Lavinia Del Longo (responsabile Progetto Museo di Scienza, Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento), Andrea Mameli (ricercatore e giornalista scientifico), Rosella Onnis (Presidente provinciale Unicef), Carla Romagnino (ScienzaSocietàScienza), Giorgio Pellegrini (Assessore alla Cultura Comune di Cagliari), Antonello Arru (Presidente Fondazione Banco di Sardegna). Coordina: Pinella Depau (associazione Le strade di Macondo).

La scienza si fa arte. Così le scoperte diventano spettacolo Andrea Mameli (L'Unione Sarda, 4 dicembre 2006, pagina della Cultura).