08 dicembre 2006

Quale Sardegna nella stampa britannica?

ita-ing Come appare la Sardegna tra le righe dei quotidiani e dei periodici britannici? Che idea hanno della nostra isola i discendenti di David Herbert Lawrence? Il tema, a mio avviso molto intrigante, sarà affrontato venerdì 15 Dicembre in un incontro organizzato dall'associazione culturale Italia-Inghilterra (Sala Convegni Camera di Commercio, Largo Carlo Felice 72, Cagliari, con inizio alle 17,30). L'occasione è data dalla pubblicazione del quinto Quaderno dell'associazione: uno studio sulla presenza della Sardegna nella stampa britannica, nel periodo compreso fra il primo Novembre 2005 e il 30 ottobre 2006. La ricerca è stata condotta da Olga Denti, ricercatrice di lingua inglese alla Facoltà di Economia dell'Università di Cagliari (con la collaborazione di Roberta Serra, Franco Staffa e Andrea Mameli). barnaby Il volume affronta anche il tema della figura dell'arbitro di calcio nella storia italiana, a cura di John Foot, autore di History of Italian Football, docente di Storia Italiana allo University College di Londra. Infine il musicologo scozzese Barnaby Brown (nella foto a destra in copertina su Piping Today) descrive la lunga permanenza in Sardegna, lo studio delle Launeddas, il confronto con altri strumenti a fiato delle Highlands. Scrive Brown su triplepipe.net: "The archaeological record suggests that the triplepipe originated in Sardinia. It appears to have been the leading musical instrument of Sardinian culture since the Bronze Age, and a tradition of distinction survives to this day in the launeddas."

04 dicembre 2006

La scienza si fa arte. Così le scoperte diventano spettacolo (L'Unione Sarda, 4 dicembre 2006)




Tecnologie informatiche e accesso alla conoscenza.

bologna auto schiacciata da macigno L'accessibilità come indicatore di civiltà era il tema dell'edizione 2006 del salone bolognese Handimatica. Anche considerando solo gli impedimenti all'apprendimento personalizzato, gli ostacoli all'accessibilità dal punto di vista informatico e le limitazioni di inadeguate impostazioni didattiche, sono condizioni che schiacciano l'individuo. A volte la riconquista della libertà può avvenire anche con l'aiuto delle nuove tecnologie. I seminari, i convegni e le esposizioni del salone Handimatica (evento che ha l'unico difetto di svolgersi ogni due anni e non annualmente) presentano innumerevoli proposte che permettono una più o meno drastica riduzione dei problemi dovuti alle più svariate forme di handicap per mezzo dell'informatica.
libri handicap Ho tra le mani due eccellenti volumetti, presi a Bologna sabato primo dicembre: Autismo e computer, pubblicato con il contributo del Rotary Club Bologna, a cura della Fondazione Asphi Onlus, e Ritardo Mentale, come utilizzare al meglio le nuove tecnologie con i disturbi cognitivi realizzato dalla Anastasis Scarl. I due volumetti, entrambi del 2006, forniscono informazioni importanti in merito alla scelta delle tecnologie per il supporto all'apprendimento. Per realizzare Autismo e Computer l'Asphi ha studiato le reazioni di un campione di bambini affetti da varie forme autismo (non accompagnato da ritardo mentale) di fronte a una serie di software educativi (sviluppo di abilità di base attraverso il gioco con le forme, con le lettere e con i numeri). Il volume della società Anastasis, illustra le diverse tipologie di ritardo mentale fornendo un elenco ragionato di ausili informatici consigliati caso per caso.

03 dicembre 2006

Imparare la Scienza giocando con i Robot.

robotIeri, di rientro dal Convegno sulla Comunicazione della Scienza di Forlì ho fatto un salto a Bologna al salone Handimatica (di cui parlerò in un prossimo post) e ho potuto prendere in mano il piccolo androide nello stand dell'importatore italiano (Media Direct).
Per approfondire, dalle origini (Papert) a oggi (Italia, 2006): Robotica Educativa di Maurizio Garbati (Le Scienze, 2006).
Dal 1998 i mattoncini Lego, compagni di giochi di molte generazioni di bambini, hanno il cervello.
Le tradizionali costruzioni nate nella bottega di Ole Kirk Christiansen, un falegname di Billund (Danimarca), nel 1934, con l'introduzione di microcessori, sensori e sistemi di connessione con o senza fili, hanno acquistato un immenso potenziale educativo.
mattoncino intelligenteCon "LEGO® MINDSTORMS® NXT for Education" e "ROBOLAB" ogni anno studenti di varie parti del mondo dagli 8 anni in su familiarizzano con scienze, tecnologia, ingegneria e matematica.
Esistono kit di costruzione accattivanti, software di programmazione e adeguati programmi scolastici.
dna Dai robot umanoidi al DNA, dalle automobiline alle centrali elettriche in miniatura, dalle ruspe ai meccanismi semplici: le proposte sono numerose. Anche alcune scuole italiane stanno adottando questi nuovi strumenti didattici.
Segnalo in proposito: “Primi passi nella cibernetica. Robot e mattoncini in un viaggio dal Liceo alla Scuola dell’Infanzia" di Alessandro Efrem Colombi, Linda Giannini, Carlo Nati (Atti del Convegno EXPO e-Learning Ferrara (9 ottobre 2004).