
15 gennaio 2011
Manuale di sopravvivenza energetica (Scienza Express, 2011)

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15 gennaio 2010 Manuale di sopravvivenza energetica

14 gennaio 2011
Effetti quantistici nelle batterie al piombo (Relativity and the Lead-Acid Battery)



Per la fisica classica una batteria allo stagno potrebbe anche funzionare, quindi è il minore effetto relativistico (dovuto alla differente velocità degli elettronic) a causare questa differenza nel comportamtento di un'ipotetica batteria allo stagno, rendendola inutilizzabile ai fini energetici. Il gruppo di ricerca guidato da Pekka Pikko ha scoperto che dei 2.1 Volt tipici di una delle 6 batterie che formano la batteria al piombo, l'80% (circa 1.7 volt) proviene da effetti relativistici
Gli autori dell'articolo sottolineano che sono stati trovati effetti relativistici nel giallo perenne dell'oro (Relativity in Chemistry: The Color of Gold).
Possiamo aggiungere che dalle recenti batterie al litio (numero atomico 3) non ci possiamo aspettar alcun effetto relativistico, ma sicuramente la ricerca della batteria migliore non si ferma qui.
Andrea Mameli - linguaggiomacchina.it - 14 gennaio 2010
Relativity and the Lead-Acid Battery Physical Review Letters - published 5 January 2011 © 2011 The American Physical Society
Rajeev Ahuja1 (1), Andreas Blomqvist (1), Peter Larsson (1), Pekka Pyykkö (2), and Patryk Zaleski-Ejgierd (2)
(1) Division of Materials Theory, Department of Physics and Astronomy, Uppsala University, Box 516, SE-751 20, Uppsala, Sweden
(2) Department of Chemistry, University of Helsinki, Box 55 (A. I. Virtasen aukio 1), FI-00014 Helsinki, Finland
Abstract
The energies of the solid reactants in the lead-acid battery are calculated ab initio using two different basis sets at nonrelativistic, scalar-relativistic, and fully relativistic levels, and using several exchange-correlation potentials. The average calculated standard voltage is 2.13 V, compared with the experimental value of 2.11 V. All calculations agree in that 1.7–1.8 V of this standard voltage arise from relativistic effects, mainly from PbO2 but also from PbSO4.
13 gennaio 2011
Slow Wave, portale di fumetti imbevuti di scienza
Slow Wave è un portale che pubblica fumetti e offre uno splendido archivio di tavole colorate.
Per chi fosse interessato a pubblicare qualche striscia: reklaw@slowwave.com.
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E se traduttore universale facesse rima con cellulare? Android ci prova.

Ma l'elemento su cui intendiamo soffermarci in questa sede è il Telephot: un telefono a immagini che integra un traduttore universale.
E oggi, dopo un lungo inseguimento, pare che la tecnologia sia riuscita a raggiungere la fantascienza: la piattaforma Android sta sperimentando una versione del traduttore vocale integrata con i cellurari equipaggiato con il suo sistema operativo. come ha dichiarato ieri Awaneesh Verma sul blog ufficiale di Google Translator (A new look for Google Translate for Android).

Andrea Mameli, linguaggiomacchina.it (13 gennaio 2010)
NOTE
- Il termine Scientifiction fu coniato da Gernsbackper designare il tipo di narrativa che intendeva pubblicare sulle sue riviste (fonte: Ralph 124C 41+, un romanzo sul futuro di Hugo Gernsback)
- Il titolo Ralph 124C 41+ è un gioco di parole costruito sull'assonanza fonetica: "one to foresee for one another" (fonte: Wikipedia - Ralph 124C 41+)
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12 gennaio 2011
Jenny Gu (14 anni) tra gli sviluppatori di EteRNA: videogame dedicato all'RNA.

Stanford University (School of Medicine) e della Carnegie Mellon University. EteRNA fonisce ai giocatori quegli elementi di biochimica utili nello studio dell'RNA. Il coordinatore del progetto, Rhiju Das (docente di biochimica a Stanford) ha annunciato il debutto del videogioco ieri, 11 gennaio, insieme a Adrien Treuille (docente di informatica alla Carnegie Mellon University).
Jackie Gu played (foto a sinistra) partecipa allo sviluppo del videogioco EteRNA da quando (aveva appena teminato il primo anno delle superiori) scrisse a Das per chiedere un posto di stage estivo a Stanford. Non stupisce sapere che Gu è una studentessa modello, scrive sul giornalino della scuola, suona il violoncello e fa parte del club dei giovani matematici.

Il 15 novembre Gu è rientrata a scuola, e ora a EteRNA dedica solo mezz'ora alla settimana: "E' veramente facile - ha commentato - le regole di questo videogame sono molto semplici”.
Nella foto a destra il biochimico Rhiju Das in posa accanto a un poster dell'RNA.
New video game makes game players Stanford professor's virtual lab assistants (Bruce Goldman, Stanford University) JAN. 11, 2011

Online game helps predict how RNA folds (13 January 2011 by Bob Holmes. New Scientist)
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11 gennaio 2011
Calendario Geek 2011

Sotto il mese di febbraio 2011: Brian Cox (docente a Manchester e ricercatore dell'esperimento Atlas del CERN nonché divulgatore televisivo con "Wonders of the Solar System", BBC) insieme alla scrittrice Gia Milinovich.


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10 gennaio 2011
Acqua sulla Luna: e se arrivasse dalle comete?

Ma le esplorazioni con sonde del 2009 mostrarono la presenza di ghiaccio in alcuni crateri perennemente in ombra. E poi i risultati di uno studio dell'Università del Tennessee pubblicati su Nature il 22 luglio 2010 ("Lunar Apatite with Terrestrial Volatile Abundances") hanno fornito ulteriori prove: l’anione idrossilico OH- è stato trovato in un minerale contenente apatite (fosfato di calcio) all’interno di rocce basaltiche provenienti dalla missione Apollo 14 (1971). Recentemente, esaminando gli stessi campioni del 1971 con sofisticate tecniche di spettroscopia i ricercatori del California Institute of Technology (Pasadena) hanno osservato una forte somiglianza con i depositi vulcanici terrestri. Di conseguenza l’apatite terrestre appare quasi identica all’apatite trovata sulla Luna.
Ma in questi giorni gli astrofisici della Wesleyan University (Connecticut) hanno rivelato i risultati delle loro indagini su campioni di rocce lunari, sempre raccolte nelle missioni Apollo. Il gruppo guidato da James Greenwood (Wesleyan University in Middletown, Connecticut) ha osservato che i segnali geochimici dell'acqua contenuta nei minerali lunari forniscono risultati diversi nella proporzione tra deuterio e idrogeno (D/H). In altre parole almeno una parte dell'acqua presente sulla luna non proviene dal nostro pianeta. Valori simili di D/H si trovano solo in alcune meteoriti e nelle comete Hale-Bopp, Hyakutake e Halley.
La ricerca è pubblicata su Nature Geoscience del 9 gennaio 2011: "Hydrogen isotope ratios in lunar rocks indicate delivery of cometary water to the Moon" (James P. Greenwood, Shoichi Itoh, Naoya Sakamoto, Paul Warren, Lawrence Taylor, Hisayoshi Yurimoto)
Moon Crater Has More Water Than Parts of Earth (21 October 2010)
Moon Has 100 Times More Water, New Study Suggests (14 June 2010)
09 gennaio 2011
Un premio per chi illustra la scienza: Scientific Integrity Editorial Cartoon Contest 2011


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