28 maggio 2011

Quando la scienza incontra la poesia.

Popinga La banda di Valenza
Un branco di elettroni di valenza
aggredì un atomo nella sua residenza.
Catturati verso sera,
finirono in galera
e fu la fine della banda di Valenza.


Questo è un esempio di poesia scientifica di Popinga. Chi conosce il mio amore per gli elettroni comprenderà perché sto impazzendo per questa forma espressiva. E io capisco perché lui sta ottenendo non pochi riconoscimenti letterari. Meritatissimo il successo al Salone di Torino con una sala stracolma e commentatori d'eccezione.
Ma chi è Popinga? Vi rivelo solo che insegna scienze, ama leggere e scrivere, cura un blog (Scienza e letteratura: terribilis est locus iste) e si diverte con la poesia (umoristica e scientifica) e la letteratura (potenziale).
Mi piace perché in maniera leggera, come piace a me, demenziale, come piace me, profonda, come piace a me, Popinga riesce a conficcar la conoscenza nell'armonia estetica della poesia, come fosse fatta di protagonisti viventi della scienza che piace a me.
E poi Popinga indossa magliette che richiamano il mio gruppo musicale preferito: The Clash.
Ma torniamo alle opere: Giovanni Keplero aveva un gatto nero (Scienza Express, 2011) sta per esser catalogato come miglior libro del mese per linguaggiomacchina.it scusate se è poco!
Il sito dell'editore lo descrive in questo modo: "questa raccolta in versi è la dimostrazione che si può sorridere anche con la scienza. Le forme poetiche utilizzate sono tipicamente inglesi: il limerick e il clerihew. Non si tratta di anglofilia a oltranza: il fatto è che manca in Italia una tradizione nel settore, con la sola eccezione della celebre quanto isolata Chimica in versi di Alberto Cavaliere. Oltre Manica e oltre Atlantico scienza e umorismo si sono invece accompagnate da tempo, con una tradizione iniziata nelle scuole e nelle università alla fine dell'800 e che oggi prosegue su internet e nei libri dei grandi narratori di scienza."

Ho deciso. Voglio ridere di scienza. Ne riparleremo...
Grazie Popinga (e grazie Scienza Express).
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it

Keplero, un gatto nero e la scienza che fa sorridere (Fabio Bettani, 25 maggio 2011)

26 maggio 2011

La fine di una splendida impresa. La missione marziana di Spirit da ieri è ufficialmente conclusa

spirit nasa L'ultima comunicazione risale al 22 marzo 2010. Da allora ogni tentativo di rimettere in moto Spirit si è rivelato vano. l gelido inverno marziano incombeva e con esso il rischio di non recuperare più il veicolo comandato dal Jet Propulsion Laboratory. Ieri la Nasa ha dato ufficialmente la notizia del definitivo spegnimento della "macchinetta radiocomandata" più lontana dalla Terra: "NASA has ended operational planning activities for the Mars rover Spirit and transitioned the Mars Exploration Rover Project to a single-rover operation focused on Spirit's still-active twin, Opportunity."
Pazienza, la missione è andata oltre ogni aspettativa: doveva durare 3 mesi, poi 6 mesi, alla fine è andata avanti 6 anni. Ora se Marte non è piu soltanto un lontano pianeta rosso lo dobbiamo a questa splendida impresa.
Ecco come si scrive una lettera d'addio a un robot: A Heartfelt Goodbye to a Spirited Mars Rover. John Callas, direttore del progetto "Mars Exploration Rover", rivolge un caloroso ringraziamento al gruppo che ha guidato per oltre 6 anni.
Il comunicato stampa della Nasa del 25 maggio 2011.

25 maggio 2011

Manuale di sopravvivenza energetica a Ecoshow 2011 eventi online per l’ecologia (25 maggio 2011)

Quattro giorni di dibattiti, interviste, dialogo tra il pubblico e gli esperti, ospiti della Libera Università di Alcatraz (Gubbio) per EcoShow 2011: eventi online per l’ecologia.

Nel corso della seconda giornata, il 25 maggio, per il tema Risparmio energetico e fonti rinnovabili, dopo il dialogo introduttivo fra Jacopo Fo (fondatore Libera Università di Alcatraz) e Dario Fo (Nobel per la Letteratura 1997), la giornalista Paola Emilia Cicerone ha coordinato una tavola rotonda fra Andrea Boraschi (Responsabile Campagna Energia e Clima, Greenpeace), Claudia Chiozzotto (Responsabile Ambiente Altroconsumo), Andrea Mameli (Giornalista scientifico e divulgatore). 



Jacopo Fo e Andrea Mameli

 
manuale sopravvivenza energetica a ecoshow 2011 Alcatraz Gubbio

24 maggio 2011

Energia elettrica dai batteri: "breathing rocks".

University of East Anglia I residui dell'agricoltura per la produzione di energia elettrica sono al centro delle ricerche condotte in Inghilterra (University of East Anglia, Norwich). La cosiddetta respirazione batterica è nota da tempo ma si era ancora in cerca dell'intetrpretazione funzionale. Nelle prime ricerche, pubblicate su PNAS nel 2009, gli scienziati inglesi hanno illustrato il meccanismo attraverso il quale i batteri sopravvivono in ambienti privi di ossigeno grazie alla loro capacità di costruire "fili elettrici", un processo chiamato "breathing rocks". La respirazione batterica è dovuta alla presenza di questi nano-fili, prodotti dagli stessi batteri, che permettono di catturare gli elettroni prodotti durante la resporazione e di rilasciarli nei minerali (MtrCAB).
Gli sviluppi più recenti, i cui risoltati risultati sono stati pubblicati oggi nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) con il titolo: "Structure of a bacterial cell surface deca-heme electron conduit" (T. Clarke, et al), i ricercatori hanno utilizzato la cristallografia a Raggi X per rivelare le strutture molecolari delle proteine attaccate alla superficie del batterio Shewanella oneidensis attraverso le quali vengono trasferiti gli elettroni.
I risultati potranno trovare applicazione nello sviluppo di nanotecnologie per la costruzione di celle a combustibile o bio-batterie alimentate con rifiuti.
Vi sono inoltre altri impieghi possibili come l'impiego della respirazione batterica per ripulire zone contaminate da metalli radioattivi.
- ‘Rock-breathing’ bacteria could generate electricity and clean up oil spills
- Electrical transport along bacterial nanowires from Shewanella oneidensis MR-1 (PNAS, August 31, 2010)
- Characterization of an electron conduit between bacteria and the extracellular environment (PNAS, September 9, 2009)
- Simposio Bio-Elettricità microbica (Firenze, 8 maggio 2009)
- Shewanella oneidensis: un batterio che riesce ad estrarre Ossigeno dai composti metallici (fainotizia.it 18 marzo 2009)
- Towards environmental systems biology of Shewanella (Nature, august 2008)
- Electricity generated by bacteria? (ZD net, march 8, 2008)

23 maggio 2011

Pannelli solari sui tetti giapponesi

Japan In Giappone sui tetti di ogni nuovo edificio saranno installati pannelli fotovoltaici per sopperire alla ridotta produzione di energia elettrica da fonte nucleare. Il programma sarà illustrato al G8 il 26 maggio a Deauville, in Francia, dal Primo Ministro Naoto Kan.
- Japan eyeing plan for solar panels on all new buildings-Nikkei (Reuters, May 22, 2011).
- KYOCERA Supplies Approx. 1-Megawatt of Solar Modules for “Eco Shopping Mall” (Solar Sofa, April 7, 2011).
- Renewable energy can power the world, says landmark IPCC study (the guardian, 9 May 2011).

22 maggio 2011

Il costo delle guerre in Afghanistan e Iraq: tra 4 e 6 mila miliardi di dollari

guerra costi
Il Nobel per l'Economia (2001) Joseph Stiglitz e la docente di Harvard (esperta di finanza pubblica) Linda J. Bilmes hanno recentemente rivisitato le loro stime sulle spese relative alle guerre in Iraq e Afghanistan: dagli iniziali 3 mila miliardi di dollari stiamo arrivando a una cifra compresa tra 4 e 6 mila miliardi di dollari.
Avrà ragione Valerio Evangelisti a individuare in quste mostruose spese l'origine della crisi mondiale?
«Ormai - scrive Evangelisti in "Economia metapolitica" (carmillaonline, 4 gennaio 2011) - viene ammesso senza remore da commentatori di differente ispirazione, come Innocenzo Cipolletta (1) e Loretta Napoleoni (2). Alle origini dell’attuale crisi economica ci sono le guerre in Iraq e in Afghanistan. Per finanziare imprese militari che gli Stati Uniti non potevano permettersi, l’amministrazione americana, attraverso la Federal Reserve, quasi azzerò i tassi di interesse, in modo da avere disponibilità dei capitali ingenti liquidi che le necessitavano. Tutti i governi occidentali furono obbligati, come sempre accade, a fare lo stesso per reggere il passo».

(1) Innocenzo Cipolletta, Banchieri, politici e militari, Laterza, 2010;
(2) Loretta Napoleoni, La morsa. Le vere ragioni della crisi mondiale, Chiarelettere, 2009.

How the Wars Are Sinking the Economy (Harvard Kennedy School, October 27, 2010)
Linda J. Bilmes is Daniel Patrick Moynihan Senior Lecturer in Public Policy at the Harvard Kennedy School. She is co-author with Joseph Stiglitz of the New York Times bestseller The Three Trillion Dollar War: The True Cost of the Iraq Conflict.