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Visualizzazione dei post da giugno 3, 2012

La terra verso il punto di non ritorno. Uno studio pubblicato su Nature il 7 Giugno 2012.

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Uno studio internazionale pubblicato due giorni fa su Nature ipotizza una riduzione della biodiversità e una serie di cambiamenti negli ecosistemi, con gravi ripercussioni sui settori che contribuiscono alla nostra qualità della vita, come agricoltura, allevamento, pesca. La ricerca, frutto della collaborazione di 22 scienziati, illustra la necessità impellente di migliorare i modelli di previsione e lo studio delle reazioni della biosfera ai cambiamenti del clima. Uno degli obiettivi principali è capire come animali e piante rispondono ai mutamenti climatici, ma alla radice del problema ci sarebbe la crescita della popolazione umana e la quantità di risorse utilizzate da ciascuno di noi. Per questo nell'articolo si parla di punto di non ritorno (“tipping point”) causato dalle attività umane. Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 9 Giugno 2012 Approaching a state shift in Earth’s biosphere Nature 486, 52–58 (07 June 2012) doi:10.1038/nature11018. Published online 06 J

Evoluzione umana: un video

C'era una volta un mondo popolato di Neanderthals e altre specie umane. In qualche modo siamo stati noi a prevalere. Un viaggio indietro di milioni di anni. Evolve! A Journey Through Time ( World Science Festival ) Music: Sustenance Variations composed by Orianna Webb, performed by Flexible Music, from the album Sustenance, courtesy of New Focus Recordings . Recorded June 2012; Posted June 2012

Chip sardi per il Cern

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Scheda CARDIAC (con il chip DIALOG marchiato INFN Cagliari) usata per l'esperimento LHCb (Foto: Michele Floris) Un vassio di chip MARC usati per l'esperimento ALICE (Foto: Michele Floris)

Michele Floris: da Monserrato a Ginevra, inseguendo particelle.

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Michele Floris lavora al CERN nell'esperimento Alice. Si è laureato in Fisica a Cagliari nel 2001 e ha conseguito il Dottorato di ricerca nel 2005. Nel 2008 (Superacceleratore col cuore sardo) mi racconta così la sua esperienza a Ginevra: «È una grande emozione vedere realizzato un lavoro costato anni di preparazione. Qui al Cern c'è una grande eccitazione ma sappiamo anche che i primi risultati di fisica arriveranno dopo alcuni mesi a partire dalle prime osservazioni. Siamo in attesa di sapere se i rivelatori che abbiamo costruito a Cagliari funzioneranno come previsto». La settimana scorsa ho incontrato Michele a Caglari in occasione della conferenza internazionale Hard Probes 2012 e ho raccolto una sua breve videotestimonianza (mi scuso per l'audio). Molto interessante l'intervista di Ian Randall a Michele Floris pubblicata nella newsletter dell'esperimento Alice il 18 novembre 2010: Focus On: Michele Floris . Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 6

Sabyasachi "Gudda" Siddhanta, ingegnere elettronico e Phd in fisica a Cagliari.

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Sabyasachi "Gudda" Siddhanta lavora al Dipartimento di Fisica dell'Università di Cagliari dal 2006. In questa videointervista, raccolta al Congresso Hard Probes 2012, spiega perché si trova bene nei laboratori della cittadella universitaria di Monserrato. Sabyasachi "Gudda" Siddhanta è laureato in Ingegneria Elettronica ma ora sta facendo il Dottorato di Ricerca in Fisica. Ecco come descriveva il suo ambiente di lavoro nel 2007 (Unica News): «Lavorando al dipartimento di Fisica e all’INFN mi sono reso conto di quanto fossi fortunato a far parte di quel gruppo di lavoro. L’impressionante numero di collaborazioni internazionali mi ha aiutato a interagire con persone provenienti da molte parti del globo, tutte con culture diverse: un’esperienza favolosa. E il massimo è il clima nell’ambiente di lavoro, veramente fantastico!» Per saperne di più suggerisco di leggere l'intervista che Gudda ha rilasciato a Ian Randall per Alicematters (la newsletter dell'espe

Luce di sincrotrone per salvare le lampade della Triennale Design Museum di Milano

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Un gruppo internazionale di ricercatori coordinato da Austin Nevin dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) - ha analizzato alcuni modelli di lampade della collezione del Triennale Design Museum di Milano: Taraxacum (del 1960) e Fantasma (del 1961). Un polimero - denominato Cocoon® - offre ai designer la possibilità di creare lampade di ogni forma e dimensione con un diffusore su telaio metallico, in grado di emettere una luce gradevole e naturale. I ricercatori stanno testando la resistenza delle lampade grazie alla luce di sincrotrone, basata sula sorgente di raggi X più intensa al mondo. Una volta evidenziata l’origine della decomposizione del polimero sarà possibile sviluppare trattamenti chimici per la conservazione degli oggetti. La sperimentazione, i cui risultati potrebbero rivelarsi utili in svariate applicazioni, è stata condotta all’ Esrf (European Synchrotron Radiation Facility) di Grenoble, in Francia, in collaborazio

Alice nel paese delle domande. I fisici a convegno a Cagliari (L'Unione Sarda, Cultura, 3 giugno 2012)

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Per trovare risposte alle domande fondamentali, di cosa siamo fatti e da dove veniamo, la scienza non ha bisogno solo di cervelli, di lavagne e di tecnologie. È indispensabile anche il confronto, tipico dei laboratori di ricerca e dei convegni, attraverso il quale possibile l'evoluzione del pensiero e degli strumenti che servono a misurare la teoria con la realtà della materia. Come è accaduto a Cagliari nei giorni scorsi, in occasione della conferenza internazionale “Hard Probes 2012”, organizzata dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dall'Università. Un confronto di altissimo livello tra fisici teorici e sperimentali, conrisultati diretti che si vedranno presto nelle ricerche, ma vi sono già enormi ricadute nello sviluppo di nuove sofisticate tecnologie e, in anni successivi, anche negli oggetti di uso quotiano. In fondo, da dove vengono alcuni tra i sistemi diagnostici più sofisticati, come la Pet - e lo stesso World Wide Web - se non dagli esperimenti del Cern? M