11 agosto 2012

Prima luce: il Sardinia Radio Telescope inizia a fare sul serio.

HydraA è il nome di una galassia dotata di una forte sorgente radio, situata a 840 milioni di anni luce dalla Terra.
L'8 agosto, durante le operazioni di collaudo dei ricevitori del Sardinia Radio Telescope (SRT), il ricevitore a 7 GHz ha captato il segnale della sorgente radio 3C218 (nome in codice di HydraA).
L'osservazione non ha nulla di straordinario ma è la prima per SRT e questa è la notizia.
SRT è il secondo più grande radiotelescopio al mondo dotato di superficie attiva, in grado cioè di mantenere la forma ideale della sua enorme parabola di 64 metri di diametro.
Foto e testi: Andrea Mameli
www.linguaggiomacchina.it 11 Agosto 2012

Per saperne di più:

10 agosto 2012

Un bowling di legno al rifugio Gurndin (BZ)

Rifugio Gurndin, 1954 metri di quota, non lontano dal Passo Oclini (Jochgrimm) e dal Corno Bianco (Weisshorn) in Alto Adige (Südtirol).
Qui abbiamo trovato un bowling di legno perfettamente funzionante.

Tre foto e un video:

Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 10/08/2012

09 agosto 2012

Brace for impact (Pronti per l'impatto)


A modified crash brace position for aircraft passengers Aviation, Space & Environmental Medicine, 1998
Brownson P, Wallace WA, Anton DJ.

Abstract

BACKGROUND. In 1989, a Boeing 737-400 aircraft crashed at Kegworth, near Nottingham, England. The survivors suffered a large number of pelvic and lower limb injuries, and approximately one-third of the passengers died. Subsequent research has suggested that the "brace-for-impact" position that passengers are advised to adopt prior to a crash landing might be modified in order to reduce the incidence of such injuries. The aim of this research was to evaluate biomechanically such a modified crash brace position.

HYPOTHESIS. A modified brace position would help to prevent injuries to some passengers in the event of an impact aircraft accident.

METHODS. Impact testing on forward-facing seats was performed at the Royal Air Force Institute of Aviation Medicine, Farnborough, England. Aircraft seats, mounted on a sled, were propelled down a track to impact at -16 Gx. A test dummy was used as the experimental model. Four dummy positions were investigated: a) upper torso braced forward and lower legs inclined slightly rearward of the vertical; b) upper torso braced forward and lower legs inclined forward; c) upper torso upright and lower legs inclined slightly rearward of the vertical; and d) upper torso upright and lower legs inclined forward. The impact pulses used were based on Federal Aviation Administration guidelines. Transducers located in the head, spine, and lower limbs of the dummy recorded the forces to which each body segment was exposed during the impact. These forces were compared for each brace position.

RESULTS. Impact testing revealed that the risk of a head injury as defined by the head injury criterion was greater in the upright position than in the braced forward position. The risk of injury to the lower limbs was dependent in part on the flailing behavior of the limbs. Flailing did not occur when the dummy was placed in a braced, legs-back position.

CONCLUSIONS. A modified brace position would involve passengers sitting with the upper torso inclined forward so that the passenger's head rested against the structure in front, if possible. The legs would be positioned with the feet resting on the floor in a position slightly behind the knee. The position differs from those previously recommended in that the feet are positioned behind the knee. This study suggests that such a position would reduce the potential for head and lower limb injury in some passengers, given that only a single seat type and single size of occupant have been evaluated. Standardization to such a position would improve passenger understanding and compliance. Such a recommendation should not obscure the fact that an occupant seated in a forward-facing aircraft seat, restrained only by a lap belt, is exposed to considerable forces during an impact accident. Such forces are capable of producing injuries in the femur, pelvis, and lumbar spine.

08 agosto 2012

500 showers heated from one small compost pile (Inspiration Farm)



Paul Wheaton - Permies.com - takes a visit to Brian Kerkvliet's Inspiration Farm in Bellingham, Washington.

There he finds Brian's little compost pile that provided 500 hot showers in the warmer months. Compost heat can, indeed, be captured to heat water in moments by running black plastic pipe through the heart of the heap. After the hot showers, you have a lovely pile of compost.

For more info on Inspiration Farm: www.inspirationfarm.com

Sopravvivenza Energetica: il 10 agosto a Tesero (TN).

Sopravvivenza Energetica a Tesero serata con Andrea Mameli a cura del Gruppo Astrofili Fiemme.
Il 10 agosto 2012 (Teatro di Tesero, Sala Bavarese) con inizio alle 21, ingresso libero.
Dal libro Manuale di sopravvivenza energetica di Andrea Mameli (ed. Scienza Express):
“Cosa fareste se improvvisamente vi venissero a mancare il gas per la cucina, la legna per il caminetto, il gasolio per l’auto, la benzina per la moto? 
E se mancasse anche la corrente elettrica?
Quante volte ci siamo accorti di aver consumato di più a causa della nostra pigrizia? Per esempio lasciando qualche apparecchio elettronico in stand-by che invece potevamo spegnere del tutto? 
Oppure andando a fare la spesa in automobile quando invece la distanza e il carico avrebbero consentito di farlo a piedi? Se lasciamo spazio alla pigrizia finiamo inevitabilmente per consumare di più” .

06 agosto 2012

Curiosity, una sete dell'altro mondo (L'Unione Sarda, 6 Agosto 2012)

Oggi, dopo sette mesi di viaggio, il più sofisticato laboratorio di analisi mai lanciato fuori dal nostro pianeta raggiungerà il suolo marziano. Il rover Curiosity trasporta 80 kg di strumentazioni scientifiche, per 900 kg complessivi: un dato che fornisce le giuste proporzioni, se si pensa che i suoi predecessori, Opportunity e Spirit, pesavano meno di 2 quintali ciascuno e portavano circa 7 kg di strumenti.
Ma il primo ostacolo di questa complessa missione è l'atmosfera marziana: il prezioso carico terrestre deve rallentare da 21 mila km orari a zero in appena 7 minui e per questo scopo è stato dotato del più grande paracadute supersonico mai costruito. Ma non basta: per l'ultimo tratto, a 12 km dal suolo, è stato ideato un sofisticato sistema di retrorazzi, con il compito di mantenere in quota il guscio, e di cavi d'acciaio per calare delicatamente fino al suolo il rover costruito nel Jet Propulsion Laboratory.
Curiosity porterà avanti la sua missione con un rilevatore di idrogeno e di acqua (realizzato dall'agenzia spaziale russa), una centrale meteo (costruita in Spagna), uno spettrometro per l'analisi chimica delle rocce (fornito dall'agenzia spaziale canadese), un rilevatore di tracce organiche (fornito dalla Nasa), uno strumento per l'analisi dei minerali (installato a bordo dal Jet Propulsion Lab), due videocamere, un microscopio in grado di fotografare oggetti più piccoli di una capocchia di spillo e altri strumenti di misura. Il tutto sarà comunicato immediatamente, si fa per dire: il segnale radio proveniente da Marte impiegherà 13 minuti e 46 secondi per raggiungere il nostro pianeta.
La missione si potrà seguire in streaming video – www.ustream.tv/nasa – e dal sito web e dai canali social della Nasa. Per l’atterraggio è stato scelto il cratere Gale, giudicato il posto migliore per cercare l’acqua, ma Curiosity si arrampicherà sul monte Sharp, allo scopo di individuare sedimenti molto antichi: utili a ricostruire la storia di Marte e dello stesso sistema solare. Lo scopo dichiarato di questa missione è cercare di capire perché, se 3 miliardi di anni fa Terra e Marte erano pianeti gemelli, oggi pianeta rosso è così inospitale. Ufficialmente il Mars Science Laboratory non sta andando a cercare tracce di vita marziana, ma è chiaro che la sua strumentazione è in grado di confermare (o meno) l'esistenza di caratteristiche chimico-fisiche riconducibili alla presenza di forme viventi del pianeta, riscontrate a partire dalla missione Viking nel 1976.
La missione durerà un anno marziano, che corrisponde a due anni terrestri, ma a seconda delle circostanze potrebbe anche prolungarsi, come accadde per il rover Opportunity: ancora attivo dal 2004.
Tuttavia l'esplorazione del pianeta rosso potrebbe rivelarsi utile anche per capire quali risorse minerali vi si potrebbero estrarre. E in tal caso il futuro delle missioni su Marte potrebbe portare equipaggi umani e così la produzione di ossigeno, acqua, materiali per le costruzioni e materia commestibile si rivelerebbero determinanti. In questa direzione si sta muovendo il progetto Cosmic che ha per partner Università di Cagliari, CRS4, CNR e Agenzia spaziale italiana. Il 24 luglio è stata depositata la domanda di brevetto internazionale (inventori, Giacomo Cao, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orrù e Massimo Pisu) su un procedimento per ottenere prodotti utili al sostentamento di missioni spaziali permanenti su Marte, ma anche su Luna e asteridi (ossigeno, acqua, monossido di carbonio, ammoniaca, fertilizzanti azotati e biomassa edibile) a partire da risorse reperibili in loco. Alcune tecnologie sviluppate e brevettate nell’ambito del progetto Cosmic sono state prese in considerazione per future missioni lunari dalla Nasa, all'interno del coordinamento mondiale per l’esplorazione spaziale. In questo modo anche la Sardegna potrà offrire il suo contributo. Ma quando arriverà quel momento? Forse la missione Curiosity sarà determinante anche per rispondere a questa domanda.
Andrea Mameli
articolo pubblicato nell'inserto Estate Cultura del quotidiano L'Unione Sarda il 6 Agosto 2012

Mars: the first image sent by Mars rover Curiosity (Aug 6, 2012)

Here's the first image sent by Mars rover Curiosity immediately after it landed on the Red planet.
Mars Curiosity shadow in Gale Crater on Mars (Aug 6, 2012 on 11:33 IST)
Photo courtesy: NASA