02 novembre 2012

Ma i dinosauri erano destinati a crescere così tanto? La risposta il 4 Novembre al congresso della Geological Society of America.

Ma i dinosauri dovevano per forza crescere così tanto? La risposta è nella legge di Cope: la discendenza di una popolazione tende a crescere di dimensioni corporee nel corso del tempo evolutivo. In altre parole, secondo il paleontologo statunitense Edward Drinker Cope, gli organismi tendono a crescere di taglia quando evolvono da forme generalizzate a forme specializzate.
Per verificare se la legge di Cope si sia dimostrata realmente valida per i dinosauri, e in quale misura, Gene Hunt (curatore del Dipartimento di Paleobiology nel National Museum of Natural History di Washington), Richard FitzJohn (University of British Columbia), Matthew Carrano (National Museum of Natural History di Washington) hanno usato il femore di alcuni dinosauri come misura di riferimento e hanno effettuato analisi statistiche.
E allora perché i piccoli mammiferi non hanno sentito il bisogno di crescere? Ma perché mammiferi di piccola taglia, onnivori, con elevata capacità riproduttive e in grado di tollerare un'ampia varietà di condizioni climatiche, meno soggetti ai grandi fenomeni di estinzione erano anche meno soggetti alla pressione evolutiva. In altre parole stavano bene com'erano.
Hunt, FitzJohn e Carrano presenteranno i risultati della loro ricerca il 4 Novembre nel corso della conferenza annuale della Società Geologica Americana a Charlotte (North Carolina, USA). Dalle prime anticipazioni della loro ricerca si evidenzia che esistono dei limiti alla crescita dei teropodi (bipedi carnivori, come il T-Rex) mentre non esistono in sauropodi (quadripedi erbivori, come il diplodocus) e ornitopodi (bipedi erbivori, come gli iguanodonti).
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 2 Novembre 2012
Testing Cope's rule and the existence of an upper bound for body size in non-avian dinosaurs
Geological Society of America Abstracts with Programs. Vol. 44, No. 7, p.138
Gene Hunt, Richard FitzJohn, Matthew Carrano
Abstract
Although their body masses span at least five orders of magnitude, non-avian dinosaurs have only recently attracted the attention of scientists interested in the dynamics of body size evolution. Using femoral length as a proxy for overall body size in dinosaurs, we apply several statistical models to explore its evolution in a phylogenetic context. Targeted comparisons among models can be used to shed light on aspects of body-size evolution, and here we focus on two issues: (1) the pervasiveness of directional trends, and (2) the presence of detectable upper limits for body size. Directionality was assessed by comparing the fit of the non-directional model of Brownian motion (BM) to that of BM with an underlying trend. Results indicate support for a trend of increasing body size (Cope’s rule) in some, but not all dinosaur clades. There is little indication that body-size trends vary systematically across time intervals, but they do vary substantially across dinosaur subclades. To assess the macroevolutionary evidence for an upper limit to dinosaur body size we compared the fit of the BM model to that of BM in the presence of an upper reflecting boundary, a scenario similar to Stanley’s classic explanation of Cope’s rule as a passive trend. This model was fit using a novel likelihood function, and its improvement in fit relative to BM was judged using a likelihood ratio test with the null distribution generated by simulation. Results support the existence of a macroevolutionary upper limit to body sizes in theropods, but not in sauropods or ornithopods.

01 novembre 2012

Scienza per l'arte. Uno studio sulle alterazioni dello Smaltino.

Perché lo smaltino, pigmento blu usato dai pittori a partire dal XV secolo, si deteriora e diventa grigio? A questa domanda hanno provato a dare una risposta gli istituti del CNR Officina dei materiali (Iom-Cnr) e Scienze e tecnologie molecolari (Istm-Cnr) con una ricerca sulle ragioni microscopiche di questo problema riscontrato in molte opere d’arte di Luca Signorelli, Rubens, Tintoretto, Tiziano e Vermeer.
«Lo smaltino - spiega Francesco d’Acapito (Iom-Cnr) - è costituito da un vetro silico-potassico che deve il suo caratteristico colore alla presenza di cobalto, aggiunto durante la preparazione. Tale pigmento però non è stabile chimicamente e, a seguito di esposizione all’umidità, assume una colorazione grigiastra».
Il gruppo, che comprende anche ricercatori dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro e dell'Università Tor Vergata di Roma, ha analizzato il fenomeno di degradazione di uno stendardo recentemente restaurato: "Il Battesimo di Gesù" di Luca Signorelli (fine del XV secolo). L'opera presenta lo smaltino nel suo colore originale e in diversi stati di degradazione. I ricercatori hanno impiegato diverse tecniche d’indagine, mettendo a confronto campioni microscopici prelevati dal dipinto con altri riprodotti e invecchiati artificialmente.
«La microscopia elettronica a scansione e le tecniche d’indagine spettroscopiche di raggi X - sottolinea d’Acapito - hanno mostrato che i granuli di pigmento alterati sono privi di potassio, e che il cobalto nei grani inalterati ha attorno a sé una gabbia di 4 atomi di ossigeno a forma di tetraedro, mentre nel caso del pigmento alterato circa il 30% si trova in una gabbia di 6 atomi di ossigeno a forma di ottaedro. Il cambiamento della struttura, osservato anche da altri studi su dipinti di Murillo e Veronese da parte di ricercatori francesi, sembra spiegare il cambiamento di colore».
Per comprendere a fondo le dinamiche della mutazione di colore, gli scienziati hanno effettuato calcoli teorici sulle proprietà ottiche del cobalto tetraedrico ed ottaedrico. Prosegue d’Acapito: «I calcoli, basati sulla Teoria del funzionale della densità elettronica (Dft), hanno mostrato che il cobalto tetraedrico assorbe fortemente nella banda del rosso, fornendo quindi il colore blu, mentre l’ottaedrico assorbe nel blu, fornendo una tonalità rosa. La presenza contemporanea di entrambe le strutture nel pigmento degradato, ed in modo particolare di strutture ottaedriche distorte fortemente assorbenti, porta a una competizione tra le due colorazioni, fornendo una tonalità grigiastra».
Lo studio, pubblicato nella rivista Journal of Analytical Atomic Spectrometry (Discoloration of the smalt pigment: experimental studies and ab initio calculation), si basa su un esperimento di spettroscopia di assorbimento di raggi X è stato realizzato sulla beamline italiana Gilda del sincrotrone europeo Esrf di Grenoble, una tra le sorgenti di raggi X più intense al mondo.
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 1 Novembre 2012
Foto in alto: lo stendardo “Battesimo di Gesù” di L. Signorelli da cui sono stati prelevati i campioni analizzati in questo studio. Foto in basso: Strutture atomiche attorno al cobalto con l'assorbimento ottico calcolato teoricamente
Discoloration of the smalt pigment: experimental studies and ab initio calculations
Ilaria Cianchetta, Ivan Colantoni, Fabio Talarico, Francesco d'Acapito, Angela Trapananti, Chiara Maurizio, Simona Fantacci, Ivan Davoli
Journal of Analytical Atomic Spectrometry, 2012,27, 1941-1948
Online dal 7 Settembre 2012
Abstract
Smalt is a blue pigment used by many European artists in mural and easel paintings, mainly in the period from the XV to XVIII century. It is a potassium glass where cobalt is added to the glassy matrix to get the blue hue. The pigment deteriorates with age, changing its colour from an intense blue to a grey-yellowish hue, causing severe problems in the conservation of the paintings. In this study a set of specimens of smalt dispersed in linseed oil was prepared and artificially aged to simulate the progressive deterioration of the pigment in a painting on canvas. The artificially aged smalt specimens were compared with some samples of naturally aged smalt taken from a banner painted at the end of XV century by Luca Signorelli, the “Baptism of Jesus”. A multi-technique approach, including SEM-EDX, spectro-colorimetry, X-ray absorption spectroscopy and ab initio calculations, was used to understand the progressive discoloration and to reveal its correlation with changes occurring in the pigment structure.

31 ottobre 2012

"Cosa bella frisca": prova convincente per Dr.Drer & CRC Posse.

Ho appena ascoltato l'ultimo album del gruppo sardo CRC POSSE: 11 brani intensi, dove ogni parola è pensata per trasmettere emozioni e riflessioni. Riflessioni sulla Sardegna di oggi, sui suoi problemi (servitù militari, industrie inquinanti, multinazionali rapaci, politici inadeguati, baroni potenti, pericolosi benpensanti, emigrazione e disoccupazione). Stimo molto questo modo di fare musica, in grado di raccontare, con forza, quello che spesso neanche le cronache sono in grado di raccontare.
Un album musicalmente maturo che mi ha ricordato in qualche modo l'evoluzione del gruppo inglese The Clash ("London Calling", "Sandinista!", "Combat Rock") verso la ricerca di sonorità miste, dal punk rock al reggae. Una ricerca coronata dal successo internazionale per la band di Joe Strummer.
In CRC POSSE c'è di più: ci trovo la ricerca linguistica: non l'inglese ma italiano e sardo, ben miscelati.
E ci trovo inserti, riusciti, di world music: folk, etnica e popular music.
L'album si ascolta liberamente da questo link: DR.DRER CRC POSSE Cosa bella frisca [2012]

dr.drer: rimas, mutetu, computadora, boxi
Alex P: computadora, sintetizadoris, scarràfius
Riccardo "Frichi" Dessì: bàsciu, fueddus, boxi
Giorgia Loi: boxi
Mauro Mou: boxi
Giuanni Siccardi: boxi

Arregistrau de Enrico Rocca in Casteddu in su mesi de abrili de su 2012. Amesturau de Enrico Rocca, mastering de Erik Aldrey in Caracas (República Bolivariana de Venezuela).
in custu discu nci funt puru: Antonello Camboni, ghitarra; Franciscu Capuzzi, ghitarra sarda; Andrea Pisu, launeddas; Tore Agus, organetu; Marco Mulas, ghitarra; Luca Renoldi, ghitarra; Checco Adamo, ghitarra; Silvestro "Dr. Radio" Ziccardi, sassòfunu; Silvia Grussu, boxi; Mondo Usai, campaneddas, pipaiolu, tamburinos, trunfa

30 ottobre 2012

Alieni croceristi in visita alla Sardegna il 4 Novembre 2012.


Sarà una grande emozione, per me, vedere i piccoli alieni del pianeta Sdhox nel bel mezzo della loro crociera nello spazio. So che la notizia sarà data da un'edizione straordinaria del telegiornale di Videolina. Non vedo l'ora di vedere come il testo scritto, finora animato solo dai disegni di Fabrizio Pani (e non è poco vista la bravura di panif) verrà messo in scena.
L'obiettivo è divertire e far pensare, ma anche comunicare un pochino di scienza con una forma di divertimento raffinato come il teatro per ragazzi. Per questo sono estremamente grato a Monica Zuncheddu e alla sua Compagnia dei Ragazzini.
Ringrazio l'editore Dario Maiore (Taphros, Olbia) per la disponibilità dimostrata. Bisogna essere davvero grati anche all'astrofisico Ignazio Porceddu (INAF e Osservatorio Astronomico di Cagliari) per la consulenza scientifica e a Fabio Bettio (CRS4 Visual computing e Sardegna 3D) per il video in cui si simula la discesa dallo spazio alla Sardegna.
Forse, come ha scritto ottimamente Daniele Barbieri ("Tawhox, Utroz e il pianeta stupido", L'Unione Sarda, 14 settembre 2010) gli occhi dei due alieni sono gli occhi della nostra coscienza che scoprono le umane malefatte nei confronti del pianeta Terra...
"I due viaggiatori spaziali prima danno un'occhiata alla Luna (toh: «Orme, il modulo Lem, una macchina fotografica…») poi fanno una visitina ai terrestri. Riflettono sul fatto che i suoi abitanti «non hanno imparato a vivere felicemente insieme» e che «stanno rischiando il disastro» eppure non riescono a «ridurre i consumi» come sarebbe saggio fare. Tawhox e Utroz sulla Terra ricevono un caloroso benvenuto, però... dalle api."
Mi rallegra il fatto che il ricavato dello spettacolo sarà devoluto all'Associazione Azalai che ha in carico nel deserto del Mali, a sud ovest di Timbuctu, una scuola per i piccoli Tuareg.
Appuntamento il 4 novembre alle 18 e 30 al piccolo Auditorium di piazzetta Dettori a Cagliari per lo spettacolo (Informazioni e prevendita: 3286263002 - compagniadeiragazzini@gmail.com). Grazie all'editrice Taphros per la piena disponibilità dimostrata e soprattutto grazie a Monica Zuncheddu per la paziente e lungimirante volontà di raggiungere questo traguardo
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 30 Ottobre 2012

Estinzione digitale: l’amaro destino di venti lingue europee


Venti lingue europee rischiano l'estinzione digitale. La previsione è del consorzio europeo META-NET (Multilingual Europe Technology Alliance) costituito da 60 centri di ricerca di 24 Paesi. Lo studio ha valutato per ogni lingua le tecnologie dedicate alla traduzione automatica, all’interazione vocale, all’analisi del testo e alla disponibilità di risorse linguistiche. Ne abbiamo parlato con Claudia Soria, ricercatrice dell'Istituto di Linguistica Computazionale del CNR di Pisa, la quale ha curato la ricerca per la lingua italiana.
Cosa significa estinzione digitale?
«Significa il non uso di una lingua su Internet. L'esigenza primaria è svolgere le normali attività online nella propria lingua madre. La comunicazione digitale comincia a farsi difficoltosa quando la traduzione automatica diventa più imprecisa o quando i supporti alla digitazione sono meno efficienti o quando mancano le interfacce vocali in grado di riconoscere accenti e intonazioni diverse. La gamma dei contesti d'uso si restringerà, portando gradualmente alla scomparsa della lingua da Internet».
Cosa avete scoperto?
«La ricerca evidenzia che l'italiano si posiziona meglio rispetto a lingue molto poco diffuse o di recente sviluppo e presenza in Internet, o entrambe le cose. Questo, unitamente al fatto che il supporto alle tecnologie linguistiche sia considerato "buono" non è poi così confortante, se si pensa che l'italiano è una delle lingue europee più parlate con 56 milioni di nativi residenti, ha una presenza su Internet stimata di 30,4 milioni di parlanti e circa 40 anni di attività di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie linguistiche».
Queste carenze non rischiano di colpire anche le persone con deficit cognitivi e comunicativi?
«Certamente. Le persone anziane, i disabili, gli ipo-vedenti potrebbero trarre enormi vantaggi, in termini di accessibilità, dallo sviluppo delle tecnologie linguistiche. Se questo sviluppo viene rallentato o frenato, queste categorie sono le prime a farne le spese. A seguire tocca ai parlanti monolingui, che sono privati dai contenuti disponibili in altre lingue e questo, lungi dall'essere un impulso alla globalizzazione, sarebbe un impoverimento del tessuto culturale europeo. Nonché del patrimonio di diversità linguistica».
Cosa rischiano le parlate minori?
«Le lingue regionali e minoritarie sono le più colpite dal rischio di estinzione digitale. Molte di esse sono a rischio di estinzione tout-court, come attestato dall'Atlante delle lingue in pericolo dell'Unesco, che individua sul territorio italiano ben 31 lingue a rischio, tra cui il sardo, il catalano algherese, il corso e il ligure tabarchino. L'Italia è il paese europeo con il più alto tasso di diversità linguistica, ma questo aspetto della sua ricchezza culturale è scarsamente conosciuto e poco tutelato».
La tecnologia come può aiutare?
«Internet offre un enorme potenziale per le lingue: ha il potere di conferire riconoscimento e prestigio e aiuta a far capire, quando serve, che una lingua è viva. Servono investimenti dalle istituzioni e dalle associazioni culturali per aumentare il numero e la gamma di applicazioni digitali. Le tecnologie dedicate alle lingue maggioritarie fanno da traino alle applicazioni per le lingue minoritarie, come il sardo, il friulano, il ladino».
Andrea Mameli
 
[articolo pubblicato nella pagina della Cultura del quotidiano L'Unione Sarda il 30 Ottobre 2012]

29 ottobre 2012

Scienza in Biblioteca: giornata di studi sulle metodologie interattive. Cagliari, 29 Ottobre 2012.

La Provincia di Cagliari, in collaborazione con l’Associazione Culturale “Le Strade di Macondo” organizza una giornata di studi sulle metodologie interattive di approccio alla Scienza in Biblioteca.
Lunedì 29 ottobre, a partire dalle 8 e 45: laboratorio dedicato alla formazione sulle tecniche di comunicazione e promozione della cultura scientifica.
A seguire, dopo la pausa pranzo, la tavola rotonda: “Esperienze di promozione della cultura scientifica in Sardegna”.
Presiede Salvatore Melis, Direttore della Biblioteca Provinciale.
Coordina Roberto Paracchini, giornalista. Interventi e tematiche: Andrea Mameli, (CRS4): “Comunicare le energie rinnovabili”. Carla Romagnino, Presidente Comitato SCIENZAsocietàSCIENZA: “Cagliari Festival Scienza”. Guido Pegna, Direttore Museo di Fisica dell’Università di Cagliari: “Diffusione della cultura scientifica”. Pietro Olla, Associazione Culturale Le Strade di Macondo: “Circo e Scienza”.
La giornata di studi è rivolta a bibliotecari, educatori, insegnanti, genitori e cittadini. La partecipazione, previa iscrizione, è gratuita. Ai partecipanti verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.
Dove e quando: Sala Polifunzionale del Parco di Monte Claro, via Cadello 9/b – Cagliari, lunedì 29 Ottobre.
Info e iscrizioni: 070 5284 554/556/524 dal lunedì al sabato dalle 9 alle 20, la domenica dalle 16 alle 20, oppure e-mail all’indirizzo: bibliotecaragazzi@provincia.cagliari.it

28 ottobre 2012

Ricordi di un inseguimento. Dal set allo schermo: Bellas Mariposas.

Tre notti di prove alla ricerca dell'inseguimento perfetto. Stuntman professionisti alla guida. Io e altre tre persone, selezionate per il film, a comporre le pattuglie. Un'esperienza indimenticabile sul set di Bellas Mariposas, che ho raccontato su questo blog il 2 Ottobre 2011 (Stuntman, tra azione e finzione) e il 26 Ottobre 2012 (Lo schianto sul muro e l'effetto cinema).
Le scene, girate rigorosamente dal vivo, consistevano nella corsa nel Viale San Bartolomeo chiuso al traffico, accanto al furgoncino della Coga, di una vecchia Mercedes inseguita da due volanti e un'auto civetta. Poi la conclusione, con la breve sparatoria e lo schiano della Mercedes con conseguente morte dei due occupanti. Attraversare velocemente una picola piazza, come quella in cui si è svolta la scena finale dell'inseguimento, peraltro piena di gente (attori, comparse, membri della troupe), non è per niente semplice: è per questo che organizzare le due scene sono state necessarie tre notti di lavorazione con il coinvolgimento di alcune decine di persone.
Ci ritorno perché oggi ho visto "La Falena" di Michele Mossa, backstage di Bellas Mariposas, in cui viene mostrata un'altra inquadratura di quella scena. Così ho ripensato alle operazioni meticolose svolte per organizzare le scene dell'inseguimento e ho confrontato quelle 30 ore di lavoro con i circa 30 secondi del risultato finale giunto al cinema. E ho provato a immaginare cosa si potrebbe fare con le parti tagliate nel montaggio: tolte anche le porzioni inserite nello spoiler (scene andate in onda sui titoli di coda) rimarrebbe parecchio materiale per riempire un dvd 'extra'. Il backstage di Michele Mossa è un ottimo lavoro, ma forse ci sarebbe spazio per farne anche altri. Le tematiche e i materiali non mancano.
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 28 Ottobre 2012
P.S. La cosa più curiosa è che l'inseguimento (police-car chase) è stato citato solo da un sito di Los Angeles (The Hollywood Reporter): "Melodrama is thankfully kept off the menu, however, events taking instead a lightly fantastical and even Fellini-esque turn with a climax that features a police-car chase, a traveling theater troupe and an all-knowing fortune-teller".
Bellas Mariposas: Venice Review (9/23/2012)

  1. Il "Video assist" modifica il lavoro del regista (1/10/2011)
  2. Stuntman, tra azione e finzione (2/10/2011)
  3. Il senso del ciak (3/10/2011)
  4. Batterie, pellicole e senso del limite (5/10/2011)
  5. Dolly, Dolly, manualmente Dolly (6/10/2011)
  6. Uniforme o divisa? (7/10/2011)
  7. Aspettando Bellas Mariposas... (9/10/2011)
  8. Come pensa un regista? (10/9/2012)
  9. Lo schianto sul muro e l'effetto cinema. Bellas Mariposas mi è piaciuto molto, ma devo rivederlo (26/10/2012)

Salvatore Usala sospende lo sciopero della fame dopo la telefonata del Ministro Fornero.

Salvatore Usala dal letto nel quale si trova dal 2004 ha scritto a molti Ministri nel suo ruolo di membro della Commissione regionale per la Sclerosi laterale amiotrofica.
Con le capacità cerebrali intatte e il corpo paralizzato l'unica soluzione per comunicare è controllare il computer attraverso un comunicatore oculare. In questo modo è possibile scrivere, conversare, utilizzare Internet e l'a.mail, gestire il proprio conto corrente, utilizzare alcuni dei programmi più comuni. Un servizio fondamentale per la persona, che Salvatore Usala chiede da tempo di fare estendere a tutti i malati di Sla.
L'ultima lettera indirizzata da Usala a membri del Governo li accusava di ignorare la protesta di 70 malati gravissimi che stanno facendo lo sciopero della fame: "Sono malato di Sla da otto anni, da quattro sono tracheostomizzato, con Peg, allettato: mi vergogno di essere italiano. Se serve l'agnello sacrificale, il morto che sblocchi la situazione, eccomi pronto: da lunedì non assumerò nemmeno una caloria, digiuno totale".
Le accuse al Governo sono molto precise: "ha trasferito 658 milioni del fondo Letta (art. 23 comma 8, legge spending review), che doveva essere usato prevalentemente per i disabili gravissimi, in un fondo gestito dalla presidenza del Consiglio con finalità generiche: scuola, famiglia, sociale".
Lo spiraglio: "Mi fermerò solo se saremo convocati per un incontro dai tre ministri: Grilli, Fornero e Balduzzi più il presidente Errani. L’incontro deve essere finalizzato a produrre un decreto urgente per garantire un contributo monetario a tutti i disabili gravi e gravissimi".

E oggi è arrivata la risposta del Ministro. La riporto sotto, allinterno di una comunicazione di Salvatore Usàla agli altri malati di SLA:
Carissimi amici,
mi ha chiamato il Ministro Fornero. Mi ha pregato di interrompere lo sciopero e ha chiesto venia per lo scarso interesse. Si è impegnata a sentire il Presidente Monti per stanziare un importo importante per la non autosufficienza. Ho chiesto atti ufficiali non bastano impegni personali ma di governo, ho detto che bastano 400 milioni per tutte le gravi disabilità. Non mi fermo se non davanti a una convocazione ufficiale dei tre ministeri. Un Ministro, pur importante, non puo decidere nulla, salvo sia lo stesso Monti.
Mentre scrivevo, nuova telefonata del Ministro che si impegna a venire a casa mia col Ministro Balduzzi ed un Sottosegretario dell'Economia per illustrare le proposte concrete.
Mi sono impegnato a interrompere la protesta e a comunicare a tutti lo stato dell'arte. Propongo di interrompere lo sciopero per sentire le proposte congiunte, se saranno le solite vaghe promesse, riprenderemo, stiamo agitati. Domani farò un comunicato ufficiale.
Un abbraccio Tore

Speriamo bene.

Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 28 Ottobre 2012