20 aprile 2013

InvFactor, anche tu genio. Per tutti, sotto i 20 anni.

La quarta edizione della competizione organizzata dall’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Irpps-Cnr) quest'anno è dedicata a tutti i ragazzi italiani sotto i 20 anni. Il concorso InvFactor, anche tu genio è organizzato in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e nasce con lo scopo di valorizzare la creatività sviluppata dagli studenti nel corso della formazione scolastica. La partecipazione richiede la compilazione del modulo dispinibile nel sito www.invfactor.com
entro e non oltre il 15 Maggio 2005
La premiazione dei finalisti è in programma nel mese di settembre, a Roma, nello Spazio Europa. I vincitori della gara saranno invitati A illustrare le loro tecnologie in occasione di una manifestazione organizzata dall’Irpps-Cnr nell’ambito della ‘Notte europea dei ricercatori’ (Planetario di Roma, 27 settembre 2013): Light: accendi la luce sulla scienza il 19 aprile 2013.

Io reporter. Concorso fotografico, Cagliari.

L'Archivio multimediale della Mediateca di Cagliari propone di ideare un taccuino di appunti fotografici di vita cittadina attraverso uno sguardo tra le strade di Cagliari "alla ricerca dell'inedito e della consuetudine, dello sradicamento e della metamorfosi".
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Gli interessati potranno presentare una raccolta di massimo dieci foto.
Le foto dovranno essere in formato JPG (dimensioni minime 2 MB) a colori o in bianco/nero.
Le immagini andranno consegnate con la liberatoria per l'utilizzo delle immagini debitamente compilata d inviata all'indirizzo di posta elettronica: mediateca@camuweb.it


Si cercano immagini che trattino e sviluppino le seguenti tematiche:
  • Cagliari città protagonista
  • Scatti di un quartiere periferico
  • Contraddizioni di una città
  • Racconto della città e di chi la abita
  • Fotografia militante che denunci la politica dell'irrisolto e dell'incompiuto
  • Vita culturale (mostre, eventi)
  • Identità di una città che muta e si apre ad altre culture che la abitano
  • Attenzione al sociale.

 
L’archivio multimediale è aperto dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. mentre l’Info Point Culturale dal martedì al venerdì dalle 9 alle 20; il sabato dalle 9 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 20.

18 aprile 2013

Daniel Nocera spiega energia e consumi (video)


Daniel Nocera, chimico al MIT, illustra i problemi e le meraviglie delle trasformazioni energetiche in un video (PopTech):







  

17 aprile 2013

Il forno solare di George Clooney e gli errori cinematografici.

Intorno al minuto 20 del film L'uomo che fissava le capre (The Men who stare at Goats, 2009) George Clooney, secondo copione, maneggia un piccolo forno solare a forma di cono.

Ecco le battute originali:
  • 00:19:58 The cone. Does it direct your psychic powers or something?
  • 00:20:00 No.
  • 00:20:04 It cooks supper. It's solar.
  • 00:20:08 Utilizing the power of the universe.
  • 00:20:11 No pollution, totally renewable.

Ed ecco il mio commento:
Un forno solare a forma di cono, con la punta rivola verso il sole?
Ma stiamo scherzando?

I forni e i fornelli solari, in alcune parti del mondo, sono una cosa drammaticamente seria: mancando qualsiasi cosa da bruciare (e in assenza di reti elettriche) il sole concentrato è l'unica possibiltà per cucinare (e per salvaguardare un minimo d'igiene). Lo spiga molto bene Patricia McArdl nell'ultimo numero di Solar Cooker Review (Volume 19, Number 1, March 2013) descrivendo l'improbabile fornello solare di George Clooney "come un megafono rovesciato".
Ma perché diamine, ci chiediamo io e Patricia, nessuno si è preso la briga di aprire Google e dare uno sguardo ai forni e fornelli solari? Avrebbero scoperto immediatamente che non esistono forni solari con quel tipo. La forma tipica di un fornello solare (adatto a porre una pentola nel fuoco geometrico) è la parabola circolare. Invece il forno solare propiamente detto può essere un parallelepipedo con un'apertura chiusa con il vetro, oppure può essere di forma parabolica lineare. In un solo caso mi è capitato di vedere un forno solare a forma di cono. Ma era un cono rovesciato: l'apertura più larga era rivolta verso il sole e l'apertura più piccola verso gli alimenti da cucinare. Era il forno ad alta efficienza costruito da Gianni Crovatto:



Solar Cooker Review (Volume 19, Number 1, March 2013)


In this issue
  • Safe Water and Solar Cookers
  • Solar vs Biomass Stoves
  • George Clooney Part II
  • ETHOS
  • News You Send
  • Solar Tech Talk (and A Cautionary Tale)
  • Calendar of Events
  • Annual Report
 
 Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 17 Aprile 2013


Women in the Iridimi camp, in Chad, use the cookers during the heat of midday. 
Copyright Barbara Grover. http://actionnownetwork.com

16 aprile 2013

Dog Ice Cream: arriva il gelato per i cani

La novità dell’estate 2013 è il gelato per i cani: Dog Ice Cream. Lo lancia l'azienda Decafood e avrà sei gusti: ananas e ginseng, riso soffiato, aloe, frutti di bosco, semi di lino e ACE. Dog Ice Cream non contiene ingredienti dannosi per i cani e verrà venduto nei Bar con coppette usa e getta personalizzate. Per sapere dove sarà possibile acquistarlo è stata sviluppata un'apposita App per smartphone e tablet.

Questo prodotto intercetta due bisogni. E non parliamo qui dei bisogni dei cani ma dei bisogni dei loro padroni: un bisogno d'affetto, nei confronti degli amici cani, e forse il bisogno di fare qualcosa di insolito.

Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 16 Aprile 2013

15 aprile 2013

SiloHome: una casa (molto) sicura nel parco Adirondack.

Fuori le casette di legno e la pista di atterraggio. Nel sottosuolo, al riparo da occhi indiscreti, ci sono le abitazioni.
Una residenza confortevole e sicura, anzi, la più sicura al mondo, come recita la pubblicità di SiloHome.
Bruce Francisco e Gregory Gibbons nel 1999 hanno scoperto che nel parco Adirondack (situato nella parte settentrionale dello stato di New York) era presente un enorme bunker anti-atomico abbandonato, che una volta conteneva missili balistici intercontinentali Atlas. Così hanno acquistato l'area e ora stanno vendendo gli appartamenti situati nel sottosuolo.
La costruzione nel 1958 costò circa 18 milioni di dollari, equivalenti a circa 400 milioni di dollari attuali. Oggi le case per le vacanze ricavate dentro il gigantesco bunker sono vendute a 750 mila dollari ciascuna.
Una forma di riuso veramente grandiosa.

Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 15 Aprile 2013

14 aprile 2013

Ambiente ed energia: tutte le contraddizioni dell'era del petrolio.

«L'energia? Costa troppo poco!»
Sceglie di spiazzare il pubblico, Mario Tozzi, venerdì sera, aprendo il convegno “Il futuro dell’energia”, organizzato da Sardegna Ricerche a Cagliari. Ma lo smarrimento dura poco: «Provate a tradurre i vostri consumi in forza muscolare umana. Nelle vosre case servirebbero 30 persone, negli Usa anche 100. Costerebbe molto di più di quanto paghiamo elettricità e gas ogni bimestre. Tutto sommato la paghiamo meno di quanto dovremmo, l'energia, specie nella sua forma più pregiata: quella elettrica».
Mario Tozzi ha dialogato per quasi due ore con il giornalista scientifico Mauro Scanu, esaminando senza peli sulla lingua le contraddizioni dell'era del petrolio: «Nel prezzo di un litro di benzina mancano del tutto i costi per ripulire l'ambiente e per curare le malattie provocate dai gas di scarico: i combustibili fossili non si fanno carico dei costi sociali. Il problema è che, eccettuata la guerra, non esiste forma di guadagno più redditizia, e inquinante, del petrolio. Per non parlare del nucleare: non sapremo mai i costi delle centrali atomiche, anche perché nessuno ha risolto il problema delle scorie».
Definito cosa intendiamo per energie rinnovabili - non dipendono da un combustibile, sono perenni e non inquinano - Tozzi ha poi passato in rassegna le fonti: eolica, fotovoltaica, geotermica, idroelettrica, solare a concentrazione e termosolare. E i biocarburanti? «Il problema delle biomasse è, come per le rinnovabili propriamente dette, non sottrarre territorio all'agricoltura».
A Mario Tozzi, geologo del CNR e brillante divulgatore scientifico - che da qualche anno non usa più l'automobile - abbiamo chiesto qual'è il futuro dell'energia. «La situazione sembra stagnante, ma in realtà non è così. Siamo in un'ea di transizione. La storia dell'energia è fatta di fonti che hanno sostituito le precedenti perché pià pratiche o più economiche. Prima c'erano i muscoli, poi il fuoco da legno, poi il carbone, infine il petrolio. Ora toccherà alle fonti rinnovabili e all'idrogeno, come vettore energetico, compiere la svolta decisiva. Mi chiedo quanto ancora sopporteremo lo scempio alla salute e all'ambiente di continuare a consumare petrolio. Ma ora c'è la crisi economica che impone una riduzione dei consumi: la transizione è iniziata con il miglioramento dell'efficienza e la riduzione degli sprechi».
Ma che cosa significa concretamente investire nel cambiamento? «Dato che i soldi son pochi bisogna toglierli da un'altra parte. Per esempio dagli assurdi programmi di trivellazione, che a quanto so minacciano anche la Sardegna. Non possiamo continuare a investire sul vecchio. Io punterei sulle rinnovabili a taglia ridotta, casa per casa, condominio per condominio».
La conferenza era il primo appuntamento di una rassegna finanziata dall'assessorato regionale alla Programmazione, che comprende sette incontri tra il THotel e la Mem, fino al 15 giugno. Le prossime conferenze: il 16 Maggio (“C’è ancora bisogno dei vaccini?”, con Rino Rappuoli, intervistato da Elisabetta Tola) e l'8 Giugno (“I cacciatori del bosone di Higgs”, con Guido Tonelli che dialoga con Nicola Nosengo).
Andrea Mameli
Articolo pubblicato nella pagina della Cultura del quotidiano L'Unione Sarda il 14 Aprile 2013