E invece poco fa ho letto il tweet del Ministro Massimo Bray con l'esito della preselezione:
Si tratta, ovviamente, di un ottimo risultato.
Ma non è che l'inizio.
Ci sarà bisogno di uno sforzo notevole, per tutto il 2014. E in questi casi la strada maestra è sempre la stessa: remare insieme.
Non si deve necessariamente essere sulla stessa barca per remare tutti insime. Si può anche viaggiare su canoe da uno o due posti e procedere nella stessa direzione. Questo è il mio senso del remare insieme.
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Cagliari, Parco Molentargius, 2013 (A. Mameli) |
Ma per fortuna sappiamo anche remare insieme.
Lo vedo nelle splendide giornate che rispondono al nome di Cagliari Monumenti Aperti.
E lo vedo nei due eventi che amo di più: Festival Tuttestorie e Cagliari Festival Scienza.
In queste (e in altre occasioni) sappiamo mettere insieme le forze, le idee e le competenze.
Secondo me è quello che ci vuole.
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Cagliari, Exmà (A. Mameli, 2013) |
Il primo ha scritto:
«Ben vengano gli scontri e le contrapposizioni “tra di noi”, ma quando ci proiettiamo verso l'esterno dobbiamo fare quadrato attorno a ciò che siamo chiamati a rappresentare, a prescindere da colori e appartenenze politiche, e andare fieri di eventuali piccole o grandi vittorie. Questo vale per Cagliari, la Sardegna e l’Italia. Purtroppo, a causa di una visione “calcistica” e sterile della politica, abbiamo perso il senso d'appartenenza, uno dei pilastri della democrazia, e cadiamo spesso nell'errore di farci male da soli, “autodisprezzandoci”. Per andare contro questa tendenza suicida condivido volentieri l'articolo che segue. Cagliari è anche la mia città, è libera e non di proprietà di una parte politica. Ognuno di noi è parte essenziale della “polis” e nella "polis", nel bene e nel male.»
Il secondo ha commentato così:
«Con queste belle riflessioni Pierluigi Mannino (puntiglioso consigliere della minoranza) saluta la notizia del passaggio della prima fase di selezione della candidatura di Cagliari a Capitale Europea della Cultura. Era il passaggio più difficile per un progetto di pre-candidatura a basso costo (siamo la città tra le sei che ha speso di gran lunga di meno per la sua redazione) e scritto in tempo record. Tra i ritardi nell'approvazione del bilancio comunale e l'avvicendamento alla fondazione Banco di Sardegna, che ha finanziato la fase iniziale, Enrica Puggioni, Francesca Sassu e la squadra che han messo su, hanno dovuto predisporre il progetto in pochi mesi con un entusiasmo contagioso!»
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Poetto, Estate 2013 (A. Mameli) |
- il rafforzamento della cooperazione fra gli operatori culturali (quelli istituzionali, le associazioni, gli operatori della ricerca, gli artisti, il volontariato, i singoli appassionati);
- il dialogo con analoghe realtà operanti negli altri Stati europei;
- il saper fare emergere la ricchezza della diversità culturale, a livello locale e a livello europeo.
Inoltre il programma deve incoraggiare la partecipazione attiva di chi abita in quella città (e nei dintorni): il programma non deve risultare uno schema calato dall'alto. Ecco perché, ancora una volta, l'azione vincente è la progettazione partecipata.