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Visualizzazione dei post da novembre 24, 2013

Gianni Atzeni, Antologica 2003-2013, Roche Bobois, Cagliari

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Gianni Atzeni "Antologica 2003-2013" Roche Bobois Cagliari, Via Roma 203 Aperta fino al 4 gennaio 2014 Finalmente in mostra il meglio della produzione calcografica dell'amico Gianni, artista fuori cliché, eterno fanciullo, curioso sperimentatore, attento osservatore. Ricordo la facilità con la quale riuscì a risolvere, billantemente, un problema nell'esposizione di alcune tavole (progetto scienzafumetti, 2008). E ho negli oggi la qualità dei suoi lavori. Un artista geniale. Una persona squisita. Inaugurazione: Venerdì 6 Dicembre 2013 alle 18,30 Biografia di Gianni Atzeni  Il percorso artistico di Gianni inizia circa quarant'anni fa, quando il forte interesse per le arti visive lo spinge a esplorare la tecnica pittorica e grafica. Dopo essersi impadronito della materia incisoria, ha avviato un suo programma di attività didattiche attraverso seminari teorico-tecnici sia nel suo studio sia nelle aule dell'Università di Cagliari, su richiesta della Pr

Perottina mon amour (e premio Perotto-Zucca)

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  Programma101 , il calcolatore Olivetti prodotto fra il 1965 e il 1971, mi affascina. A partire da quando raccontai la sua storia su Linguaggio Macchina (il 4 Ottobre 2005): Ottobre 1965: nasce il primo Personal Computer. E' italiano. Non avrà seguito. Vederne una in bella mostra nei locali del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell'Università di Cagliari è stata una bella sorpresa. Anche perché (come si vede nelle foto) alla Perottina hanno associato una copia del mio articolo di 8 anni fa: La Perottina compie 40 anni (L'Unione Sarda, 30 ottobre 2005) E due estati filmai quella esposta nel Museo della Scienza e della Tecnica: All'inventore della P101, Pier Giorgio Perotto , e a Tarcisio Zucca Alessandrelli (ingegnere della Fiat innamorato dell’Information Technology), è dedicato il premio per l'innovazione nell'ICT "Perotto-Zucca" Oggetto del premio: un'idea che concretizzi un utilizzo innovativo dell'ICT prese

Piovosità in Sardegna: uno studio IMATI-CNR e ARPA Sardegna

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Il CNR oggi pubblica i risultati degli studi statistici condotti negli anni recenti dalla sede di Milano dell’ Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche (IMATI-CNR) in collaborazione con l’ Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna (ARPA Sardegna). Questi studi hanno portato alla costruzione di un quadro accurato delle piogge intense nell’isola: la Statistica degli eventi estremi di piovosità in Sardegna degli ultimi 60 anni indica la necessità di esercitare un'attenzione costante nella parte orientale dell'isola. I livelli di ritorno stimati alla scala giornaliera, corredati della relativa incertezza, indicano la necessità, soprattutto in autunno, di una costante attenzione in tutta la Sardegna orientale. Questa è, infatti l’area a più alta frequenza di eventi intensi (3 o 4 eventi con piovosità giornaliera > 40 mm per anno). Si ricorre spesso al termine “tempo di ritorno” di un evento di pioggia per valutarne il g

I tempi delle emergenze non sono quelli dei media. AllertameteoSAR: non fate calare l'attenzione!

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L'attenzione mediatica per le conseguenze del Ciclone Cleopatra in Sardegna sta seguendo - fatta eccezione per i media locali e per l'informazione veicolata dai social network - il classico andamento della curva gaussiana. Grande partecipazione non appena si è avuta conferma del numero di morti, picco massimo in occasione dei funerali, poi calo drastico fino al quasi silenzio. Ma l'emergenza ha un andamento molto diverso da quello del circo mediatico. C'è ancora un sacco da fare, sul posto e in rete. Ecco perché il gruppo spontaneo che ha creato la pagina Facebook AllertameteoSAR e l’hashtag #allertameteoSAR ha rivolto un appello: non fate calare l'attenzione!     Ecco il testo del comunicato: Siamo un gruppo di persone che a seguito dell'alluvione abbattutasi sull'isola ha deciso di dedicarsi, utilizzando i propri mezzi, alla gestione delle tante richieste di informazioni circolanti nel web e sui social network, avvalendosi anche della collab

SardSOS: la Mappa partecipata per l'emergenza maltempo in Sardegna.

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Si chiama Francesca Murtas , è una Interaction e Service Designer, fa parte dell'Associazione Sardinia Open Data, e frequenta twitter come @core2design. Recentemente è stata intervistata da Federico Taddia sul quotidiano La Stampa: P come PRESENZA . Linguaggio Macchina ha deciso di intervistare Francesca per cercare di capire com'è nata e come è stata sviluppata la Mappa partecipata dedicata all'emergenza maltempo in Sardegna, che risponde al nome di SardSOS : sardsos.crowdmap.com   Francesca, il problema, la mappatura delle segnalazioni, era chiaro da subito. Come hai pensato di affrontarlo? «Da principio il progetto era basato sulla geolocalizzazione, perché le emergenze sono caratterizzate dalla mobilità e quindi era naturale per me che le informazioni dovessero girare attorno ad una mappa. La mappa è nata la notte di lunedì 18 Novembre, dopo che ho saputo dei morti: è stata letteralmente una reazione emotiva. Ho sentito che dovevo fare  qualcosa. Ho capito che

Alluvione in Sardegna: i Social Newtork e l'emergenza

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La circolazione delle informazioni rappresenta un elemento fondamentale nella gestione delle emergenze. Lo abbiamo visto in occasione dell 'alluvione del 18 Novembre 2013 con la mobilitazione, pressoché immediata, di centinaia di persone su Twitter e su Facebook . La mobilitazione telematica si è rivelata molto importante sia per chi aveva bisogno d'aiuto sia per chi cercava di organizzarsi per intervenire. La contemporanea nascita di un sistema di mappatura interattiva sardsos.crowdmap.com ha permesso di fissare e georeferenziare le informazioni, suddivise in 10 categorie: danni, offerta di aiuto, evacuazioni, riferimenti di soccorso, notizie, esondazioni e straripamenti, cercasi volontari, storie. Negli USA la Federal Emergency Management Agency utilizza frequentemente i social nella gestione delle emergenze. Tuttavia io penso che quanto sta accadendo in Sardegna possa rappresentare un caso scuola. Per cercare di ricostruire quanto è accaduto la notte tra il