07 marzo 2014

La bufala è servita: tra scienza e pseudoscienza (19-24 Maggio 2014)

La bufala è servita: tra scienza e pseudoscienza è un progetto ideato e promosso da Italia Unita Per La Scienza con l’aiuto di Città della Scienza e Pro-Test Italia e numerose altre associazioni. Il progetto nasce per contrastare la disinformazione scientifica intesa come causa di degrado sociale e culturale: in Italia la mamma delle bufale a sfondo scientifico sembra sempre gravida.
Appuntamento dal 19 al 24 Maggio 2014, con un tema principale: il conflitto tra scienza e pseudoscienza.
Ogni città sceglierà specifici approfondimenti e organizzerà un flashmob la sera del 24 Maggio.

Andrea Mameli blog Linguaggio Macchina 7 Marzo 2014

06 marzo 2014

Posso dire "ci vediamo dopo" a un nonvedente?

Il manuale dell'associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana “Non così ma così": suggerimenti pratici per un corretto comportamento con persone cieche e ipovedenti lo spiega molto bene: salutare un nonvedente con "arrivederci" o "ci vediamo dopo" non è affatto inappropriato.

Ieri sera grazie all'incontro "Guardare con altri occhi. Dialogo sulla disabilità visiva tra integrazione e pregiudizio" organizzato dalla comunità La Collina di Serdiana ho scoperto che per i nonvedenti il verbo vedere non è un problema.
Il vero problema è l'eccesso di scrupoli che si può manifestare nei vedenti e che può alimentare pregiudizi e ipocrisie.


Il mondo di Francesca Marrosu, nonvedente da 11 anni, a un certo punto è cambiato radicalmente. «Tra le ultime immagini che ho potuto vedere ricordo chiaramente il sorriso di mia figlia, che allora aveva 4 anni, e il crollo delle Torri Gemelle. Avevo un lavoro stupendo, ero maestra di scuola materna, e poi dipingevo, cantavo, facevo la mamma. Poi è crollato tutto: ho incontrato enormi difficoltà, ho subito pregiudizi di ogni tipo, mi sono scontrata con l'ignoranza e la non conoscenza. Ma ho scelto di non arrendermi: sono rivolta all'unione italiana ciechi, poi ho incontrato Paolo Mura (docente all'Istituto dei Ciechi di Cagliari) e Salvatore Bandinu (istruttore IRIFOR, istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione, idrochinesiologo). Grazie al primo ho imparato a usare il computer e con il secondo ho ricominciato a nuotare. Poi ho potuto realizzare il mio sogno nel cassetto: mi sono iscritta all'università e mi sono laureata a pieni voti».

Andrea Ferrero ha scoperto i suoi problemi alla vista a 28 anni e nel 2009 ha avuto il più grande momento di crisi quando si è accorto di non poter lavorare senza ausili. «Con l'aiuto di Paolo Mura ho iniziato a lavorare con il computer in modo nuovo e, grazie alla sensibilità di Elisabetta Falqui, ho trovato una collocazione adeguata nell'azienda nella quale lavoro, il CRS4. Poi grazie a Salvatore Bandinu ho iniziato a frequentare la piscina e ora vorrei prendere il brevetto di immersioni. Viviamo nella società dell'immagine e chi ha una disabilità visiva è tagliato fuori, ma anche non vedendo la bellezza del mondo può essere percepita. Mi infastidisce il clima di caccia alle streghe che a volte si crea, a livello mediatico, per colpa di impostori che si spacciano per nonvedenti senza esserlo, danneggiando chi cieco lo è davvero».

Andrea Mameli, blog Linguaggio Macchina, 6 Marzo 2014

04 marzo 2014

Smart Cities Living Lab: vincono Agordo, Riccione e Siracusa.

Non sopporto quando sento parlare (o leggo) di "Smart City" a sproposito, tanto perché è di moda. Ma in alcuni casi la definizion di città intelligente e è del tutto appriata.
Un esempio brillante in questa direzione è il progetto Smart Cities Living Lab, promosso da Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e Associazione nazionale comuni italiani (ANCI) nel Luglio 2013, grazie al quale sono stati selezionati i Comuni di Agordo (Belluno), Riccione e Siracusa.
I tre Comuni saranno i primi a sperimentare le metodologie e le soluzioni sviluppate nell’ambito del Progetto del CNR Energia da fonti rinnovabili e Ict per la sostenibilità energetica.
Dal 2011 il 52,1% della popolazione mondiale vive in aree fortemente urbanizzate, pertanto l’esigenza di migliorare la vita nelle città e ridurre gli sprechi è sempre più forte. Le misure sono innumerevoli: indicazioni utili (parcheggi, farmacie, bancomat, bici/auto in condivisione, informazioni su traffico e lavori in corso), insieme a una rete wi-fi estesa e gratuita.

Giovedì 6 Marzo dalle 10 alle 11:15 in diretta sulle frequenze FM di Punto Radio 91.1 e 91.6 oppure in streaming - www.puntoradio.fm - ne parleranno, con Massimo Marini: Mirco Nanni, ricercatore dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del CNR; Andrea Passarella, ricercatore dell’Istituto di Informatica e Telematica del CNR; Giuseppe Anastasi, professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e direttore del Master di II livello in Smart cities; Alessio Antonelli, sindaco di Càscina e Luca Conti, presidente della Cooperativa «Arca», società che fornisce servizi ambientali (gestione rifiuti urbani, speciali e sanitari, igiene urbana, gestione del verde, ecc), Domenico Laforenza, presidente dell’Area della Ricerca CNR di Pisa e direttore dell’Istituto di Informatica e Telematica; Giorgio Mosca, vicepresidente Smart Cities Sales & Marketing, divisione Security & Smart Systems della società Selex ES; Vincenzo Raffaelli, manager dello Smart Services Cooperation Lab di Bologna-
La diretta della trasmissione verrà trasmessa anche sul sito della web tv del Cnr: www.cnrweb.tv.
Ulteriori informazioni: www.pi.ipcf.cnr.it/aula40

02 marzo 2014

L'eredità di Mario Lodi

Mario Lodi si è spento oggi, all'età di 92 anni. La sua opera di valorizzazione della scuola e l'instancabile attività di educatore e di formatore di educatori merita di essere ricordata adeguatamente: è un'eredità di altissimo valore morale.
Per ora mi limito a questo ricordo: quando lo intervistai, nel 1998, per la pagina della Cultura dell'Unione Sarda, mi colpì la serietà con la quale interpretava il ruolo di maestro elementare e il ruolo centrale che attribuiva al coinvolgimento diretto dei bambini nelle attività di sperimentazione concreta. 
In particolare Mario Lodi si era dato da fare all'interno dell'associazione culturale Casa delle Arti e del Gioco con la quale organizzava eventi di aggiornamento per gli insegnanti, attività per i bambini e forniva un valido supporto alla ricerca pedagogica e culturale.  
Per molti il ricordo di Mario Lodi è racchiuso nella storia di un passerotto curioso: Cipì (Einaudi, 1977, pp. 88, € 10,00).