08 marzo 2014
Jardimpu migra verso la nuova piattaforma Paraimpu.
Jardimpu, il giardino nell'Internet of Things migra verso la nuova piattaforma Paraimpu.
Jardimpu, the garden into the Internet Of Things migrated to the new Paraimpu platform.
Chi ti innaffia le piante quando non sei in casa? Il social network
Watering plants with social networks. Jardimpu and the intelligent irrigation.
Intervista a Antonio Pintus di Paraimpu e l’Internet delle Cose
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07 marzo 2014
La bufala è servita: tra scienza e pseudoscienza (19-24 Maggio 2014)
La bufala è servita: tra scienza e pseudoscienza è un progetto ideato e promosso da Italia Unita Per La Scienza con l’aiuto di Città della Scienza e Pro-Test Italia e numerose altre associazioni. Il progetto nasce per contrastare la disinformazione scientifica intesa come causa di degrado sociale e culturale: in Italia la mamma delle bufale a sfondo scientifico sembra sempre gravida.
Appuntamento dal 19 al 24 Maggio 2014, con un tema principale: il conflitto tra scienza e pseudoscienza.
Ogni città sceglierà specifici approfondimenti e organizzerà un flashmob la sera del 24 Maggio.
Andrea Mameli blog Linguaggio Macchina 7 Marzo 2014
Appuntamento dal 19 al 24 Maggio 2014, con un tema principale: il conflitto tra scienza e pseudoscienza.
Ogni città sceglierà specifici approfondimenti e organizzerà un flashmob la sera del 24 Maggio.
Andrea Mameli blog Linguaggio Macchina 7 Marzo 2014
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06 marzo 2014
Posso dire "ci vediamo dopo" a un nonvedente?
Il manuale dell'associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana “Non così ma così": suggerimenti pratici per un corretto comportamento con persone cieche e ipovedenti lo spiega molto bene: salutare un nonvedente con "arrivederci" o "ci vediamo dopo" non è affatto inappropriato.
Ieri sera grazie all'incontro "Guardare con altri occhi. Dialogo sulla disabilità visiva tra integrazione e pregiudizio" organizzato dalla comunità La Collina di Serdiana ho scoperto che per i nonvedenti il verbo vedere non è un problema.
Il vero problema è l'eccesso di scrupoli che si può manifestare nei vedenti e che può alimentare pregiudizi e ipocrisie.
Andrea Mameli, blog Linguaggio Macchina, 6 Marzo 2014
Ieri sera grazie all'incontro "Guardare con altri occhi. Dialogo sulla disabilità visiva tra integrazione e pregiudizio" organizzato dalla comunità La Collina di Serdiana ho scoperto che per i nonvedenti il verbo vedere non è un problema.
Il vero problema è l'eccesso di scrupoli che si può manifestare nei vedenti e che può alimentare pregiudizi e ipocrisie.
Il mondo di Francesca Marrosu, nonvedente da 11 anni, a un certo punto è
cambiato radicalmente. «Tra le ultime immagini che ho potuto vedere
ricordo chiaramente il sorriso di mia figlia, che allora aveva 4 anni, e il
crollo delle Torri Gemelle. Avevo un lavoro stupendo, ero maestra di scuola materna, e poi dipingevo,
cantavo, facevo la mamma. Poi è crollato tutto: ho incontrato enormi difficoltà, ho subito pregiudizi di ogni tipo, mi sono scontrata con l'ignoranza e la
non conoscenza. Ma ho scelto di non arrendermi: sono rivolta all'unione italiana ciechi, poi ho incontrato Paolo Mura (docente all'Istituto dei Ciechi di Cagliari) e
Salvatore Bandinu (istruttore IRIFOR,
istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione,
idrochinesiologo). Grazie al primo ho imparato a usare il computer e con il secondo ho ricominciato
a nuotare. Poi ho potuto realizzare il mio sogno nel cassetto: mi sono
iscritta all'università e mi sono laureata a
pieni voti».
Andrea Ferrero ha scoperto i suoi problemi alla vista a 28 anni e nel 2009 ha
avuto il più grande momento di crisi quando si è accorto di non poter
lavorare senza ausili. «Con l'aiuto di
Paolo Mura ho iniziato a lavorare con il computer in modo nuovo e, grazie alla sensibilità di Elisabetta Falqui, ho trovato una collocazione adeguata nell'azienda nella quale lavoro, il CRS4. Poi grazie a Salvatore Bandinu ho iniziato a frequentare la piscina e ora vorrei prendere il brevetto di immersioni. Viviamo nella società dell'immagine e chi ha una disabilità visiva è tagliato fuori, ma anche non vedendo la bellezza del mondo può essere percepita. Mi infastidisce il clima di caccia alle streghe che a volte si crea, a livello mediatico, per colpa di impostori che si spacciano per nonvedenti senza esserlo, danneggiando chi cieco lo è davvero».
Andrea Mameli, blog Linguaggio Macchina, 6 Marzo 2014
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04 marzo 2014
Smart Cities Living Lab: vincono Agordo, Riccione e Siracusa.
Non sopporto quando sento parlare (o leggo) di "Smart City" a sproposito, tanto perché è di moda. Ma in alcuni casi la definizion di città intelligente e è del tutto appriata.
Un esempio brillante in questa direzione è il progetto Smart Cities Living Lab, promosso da Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e Associazione nazionale comuni italiani (ANCI) nel Luglio 2013, grazie al quale sono stati selezionati i Comuni di Agordo (Belluno), Riccione e Siracusa.
I tre Comuni saranno i primi a sperimentare le metodologie e le soluzioni sviluppate nell’ambito del Progetto del CNR Energia da fonti rinnovabili e Ict per la sostenibilità energetica.
Dal 2011 il 52,1% della popolazione mondiale vive in aree fortemente urbanizzate, pertanto l’esigenza di migliorare la vita nelle città e ridurre gli sprechi è sempre più forte. Le misure sono innumerevoli: indicazioni utili (parcheggi, farmacie, bancomat, bici/auto in condivisione, informazioni su traffico e lavori in corso), insieme a una rete wi-fi estesa e gratuita.
Giovedì 6 Marzo dalle 10 alle 11:15 in diretta sulle frequenze FM di Punto Radio 91.1 e 91.6 oppure in streaming - www.puntoradio.fm - ne parleranno, con Massimo Marini: Mirco Nanni, ricercatore dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del CNR; Andrea Passarella, ricercatore dell’Istituto di Informatica e Telematica del CNR; Giuseppe Anastasi, professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e direttore del Master di II livello in Smart cities; Alessio Antonelli, sindaco di Càscina e Luca Conti, presidente della Cooperativa «Arca», società che fornisce servizi ambientali (gestione rifiuti urbani, speciali e sanitari, igiene urbana, gestione del verde, ecc), Domenico Laforenza, presidente dell’Area della Ricerca CNR di Pisa e direttore dell’Istituto di Informatica e Telematica; Giorgio Mosca, vicepresidente Smart Cities Sales & Marketing, divisione Security & Smart Systems della società Selex ES; Vincenzo Raffaelli, manager dello Smart Services Cooperation Lab di Bologna-
La diretta della trasmissione verrà trasmessa anche sul sito della web tv del Cnr: www.cnrweb.tv.
Ulteriori informazioni: www.pi.ipcf.cnr.it/aula40
Un esempio brillante in questa direzione è il progetto Smart Cities Living Lab, promosso da Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e Associazione nazionale comuni italiani (ANCI) nel Luglio 2013, grazie al quale sono stati selezionati i Comuni di Agordo (Belluno), Riccione e Siracusa.
I tre Comuni saranno i primi a sperimentare le metodologie e le soluzioni sviluppate nell’ambito del Progetto del CNR Energia da fonti rinnovabili e Ict per la sostenibilità energetica.
Dal 2011 il 52,1% della popolazione mondiale vive in aree fortemente urbanizzate, pertanto l’esigenza di migliorare la vita nelle città e ridurre gli sprechi è sempre più forte. Le misure sono innumerevoli: indicazioni utili (parcheggi, farmacie, bancomat, bici/auto in condivisione, informazioni su traffico e lavori in corso), insieme a una rete wi-fi estesa e gratuita.
Giovedì 6 Marzo dalle 10 alle 11:15 in diretta sulle frequenze FM di Punto Radio 91.1 e 91.6 oppure in streaming - www.puntoradio.fm - ne parleranno, con Massimo Marini: Mirco Nanni, ricercatore dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del CNR; Andrea Passarella, ricercatore dell’Istituto di Informatica e Telematica del CNR; Giuseppe Anastasi, professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e direttore del Master di II livello in Smart cities; Alessio Antonelli, sindaco di Càscina e Luca Conti, presidente della Cooperativa «Arca», società che fornisce servizi ambientali (gestione rifiuti urbani, speciali e sanitari, igiene urbana, gestione del verde, ecc), Domenico Laforenza, presidente dell’Area della Ricerca CNR di Pisa e direttore dell’Istituto di Informatica e Telematica; Giorgio Mosca, vicepresidente Smart Cities Sales & Marketing, divisione Security & Smart Systems della società Selex ES; Vincenzo Raffaelli, manager dello Smart Services Cooperation Lab di Bologna-
La diretta della trasmissione verrà trasmessa anche sul sito della web tv del Cnr: www.cnrweb.tv.
Ulteriori informazioni: www.pi.ipcf.cnr.it/aula40
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02 marzo 2014
L'eredità di Mario Lodi

Per ora mi limito a questo ricordo: quando lo intervistai, nel 1998, per la pagina della Cultura dell'Unione Sarda, mi colpì la serietà con la quale interpretava il ruolo di maestro elementare e il ruolo centrale che attribuiva al coinvolgimento diretto dei bambini nelle attività di sperimentazione concreta.
In particolare Mario Lodi si era dato da fare all'interno dell'associazione culturale Casa delle Arti e del Gioco con la quale organizzava eventi di aggiornamento per gli insegnanti, attività per i bambini e forniva un valido supporto alla ricerca pedagogica e culturale.
Per molti il ricordo di Mario Lodi è racchiuso nella storia di un passerotto curioso: Cipì (Einaudi, 1977, pp. 88, € 10,00).
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