03 maggio 2014

Impara l'arte e mettila su Instagram. Le invasioni digitali colpiscono ancora

Adoro le invasioni digitali. Quel ritrovarsi in venti, trenta (o anche molti di più) in un museo, in giro per un quartiere, accanto a una statua o dentro un monumento con lo scopo di vedere, ascoltare, chiedere, fotografare, condividere.
L'ho capito e l'ho scritto il 25 Aprile 2013 ("Questa voglia di condividere che allarga la conoscenza: #invasionidigitali a Cagliari"). Lo riscrivo adesso, a poche ore dall'invasione nel quartiere "Is Mirrionis" e nella Galleria Comunale d’Arte di Cagliari, voluta dal Comune nell'ambito del progetto eureCagliari (che ha coinciso con la residenza artistica dei fotografi inglesi George Georgiu e Vanessa Winship) sempre per la candidatura di Cagliari a capitale europea della cultura 2019. Si impara sempre qualcosa, si conoscono persone di cui al massimo si era amici fu Facebook oppure ci si seguiva su Instagram o Twitter, si scoprono nuovi dettagli. O si rivedono con piacere opere di straordinaria bellezza, come le sculture di Francesco Ciusa.
Francesco Ciusa, La Pietà (1922-1926), Cagliari, Galleria Comunale d'Arte
E poi, se la guida è all'altezza (e quella di oggi lo era, caspita se lo era) si possono riscoprire opere che forse avevamo già visto ma non osservato con attenzione. Tutto merito della guida, appunto, ma anche del particolare clima che si viene a creare in queste situazioni. Così oggi mi ha colpito un quadro del 1936 di Fortunato Depero (autore, tra le altre cose, anche del design della bottiglietta "Campari Soda") intitolato "Case alpestri in grigio", dove vedo lo sforzo di mostrare l'importanza dell'energia elettrica e la sua modernità. Se è vero che un pittore può godere della massima libertà di scegliere dove e come posizionare gli oggetti in un quadro allora qui Depero deve aver pensato che disegnare il palo perfettamente verticale e i cavi orizzontali sarebbe stato troppo banale, troppo "artificiale" (e poi in effetti non tutti i pali e i fili sono dritti). Non solo, pensando ai luoghi in cui l'opera sarebbe ambientata, la montagna, quell'inclinazione mi sembra molto più realistica di una linea orizzontale tipica della pianura. Mi sembra anche di percepire una certa euforia in quei cavi che graffiano il cielo: «dove resiste l’entusiasmo per il dinamismo e per la tecnologia, espresso collocando nella scena un palo elettrico con i fili in linea obliqua» (Manuela Vacca, Il Messaggero Sardo, Ottobre 2009).
Non so a voi, ma a me qusto modo di rappresentare la tecnologia (e il suo rapporto con le persone) piace, forse perché non entra troppo nella vita delle persone e lascia spazio all'immaginazione.
W le invasioni digitali!

Andrea Mameli 
blog Linguaggio Macchina
3 Maggio 2014


30 aprile 2014

30 Aprile: giornata di sensibilizzazione contro il rumore


Nata negli Usa grazie al Centre for Hearing and Communication la Giornata internazionale di sensibilizzazione sul rumore (Noise Awareness Day) giunge oggi alla diciannovesima edizione.

Il rumore è un aspetto sottovalutato nel complesso sistema della qualità della vita. Forse perché rispetto a molti altri fattori, naturali e artificiali, che entrano nella nostra vita, il rumore è tra quelli più invisibili e meno documentabili. Eppure chi ha avuto la disgrazia per esempio di dover/voler riposare in un luogo non distante da una discoteca (con i micidiali suoni delle frequenze basse) o in un albergo che si affaccia su una via trafficata (per non parlare di chi queste condizioni le vive tutti i giorni) sa bene che il problema esiste e non è per nulla banale. In casi estremi, purtroppo non rari, il rumore molesto assume i connotati di inaccettabile violazione dei diritti inalienabili e di vera e propria forma di violenza.

Di fatto il rumore incide non solo sulla qualità della vita ma, a partire da 60 Decibel (Agenzia europea dell'ambiente), anche sulla salute dei cittadini. Per questo nel 2002 l'Unione europea ha adottato una direttiva che definisce un'impostazione generale in tema di gestione e determinazione del rumore ambientale.

L'articolo 844 del codice civile introduce il concetto di immissioni e vieta di superare la normale tollerabilità. Per immissioni si intendono sostanze e fenomeni che determinano delle intrusioni: fumo, calore, esalazioni, rumori. Il limite della normale tollerabilità, secondo una giurisprudenza ampliamente consolidata, viene superato quando la differenza tra il rumore misurato e il rumore di fondo eccede i 3 decibel. Una sentenza del Tribunale di Napoli (Sez. X, n. 11927, 17 novembre 1990) definisce rumore molesto "qualunque stimolo sonoro non gradito all'orecchio umano che per le sue caratteristiche di intensità e durata può divenire patogeno per l'individuo".

Ddl recante modifica all'articolo 844 del Codice civile in materia di inquinamento acustico. Presentato il 28 giugno 2005 - n. C 5951

"Modifica all’articolo 844 del codice civile in materia di inquinamento acustico"

L'articolo 659 del codice penale disciplina: a) "chiunque" ponga in essere il fatto illecito in questione, b) le condotte rumorose poste in essere da chi per professione o mestiere svolge delle attività, per loro natura, rumorose.



INTERNATIONAL NOISE AWARENESS DAY Italia 2014 (pdf)

Chi deve controllare l’inquinamento acustico? Per primo il Comune (ARPAT 17/04/2014)

29 aprile 2014

Bornemann: un naturalista imprenditore nella Sardegna dell’Ottocento

Il geologo tedesco Johann Georg Bornemann nel 1857 viaggiò in lungo e in largo per la Sardegna, attratto dalla sua ricchezza di minerali e fossili.
Bornemann studiò il sistema di stratificazione Cambrica del Sulcis Iglesiente dove individuò per la prima volta il trilobita Dolerolenus nel 1891.
Nel 1866 fu nominato presidente del consiglio di amministrazione della società che gestiva la miniera di Ingurtosu: Société Civile des Mines d’Ingurtosu et Gennamari.
L'eredità scientifica di Bornemann è al centro del simposio internazionale in programma Martedì 6 Maggio 2014 alle 16:00 nel centro culturale Il Ghetto (Cagliari): Johann Georg Bornemann: un naturalista imprenditore nella Sardegna dell’Ottocento.

Alcuni interventi in proramma:
- alle 16:15 Antonietta Cherchi e Rolf Schroeder affronteranno il tema "Johann Georg Bornemann: scienziato e imprenditore nella Sardegna dell’Ottocento".
- alle 18 il paleontologo dell'Università di Cagliari Gian Luigi Pillola interverrà sul tema "I trilobiti del Cambriano in Sardegna, da Bornemann ai giorni nostri".
- alle 18:30 Françoise Debrenne e Adeline Kerner parleranno della fauna ad Archaeocyatha e dell'eredità scientifica di Bornemann.

Manifestazione realizzata nell’ambito dei progetti di ricerca "Le mappe del sapere" (Cofinanziamento Regione Autonoma della Sardegna, L. R., n. 7/2007) e "Il viaggio naturalistico nella Sardegna tra Sette e Ottocento" (Contributo Provincia di Cagliari, L.R. n.26/1997 art. 13). 

Università di Cagliari e Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna