Per Giacomo Cao (presidente del Distretto Aerospaziale della Sardegna, Università di Cagliari e responsabile del programma di Bioingegneria del CRS4) è auspicabile che si possano finalmente reperire le risorse utili a rifinanziare il progetto COSMIC, grazie al quale l’Università di Cagliari, il CRS4 e l’ASI hanno potuto estendere i propri brevetti in Europa, Stati Uniti, India, Russia, Cina e Giappone.
docente di Principi di Ingegneria Chimica all’
Prof. Cao, quali obiettivi si potrebbero reallizzere immediatamente nel caso di rifinanziamento del progetto COSMIC?
«Si auspica in particolare che l’Agenzia Spaziale Italiana, che ha recentemente confermato l’impegno a dare visibilità e promuovere la prosecuzione del progetto COSMIC presso i partner nazionali e internazionali interessati, possa in particolare concorrere anche finanziariamente e nel più breve tempo possibile al raggiungimento del seguente obiettivo: la progettazione e realizzazione di dimostratori terrestri delle tecnologie brevettate per future missioni robotiche e umane, anche nella configurazione compatibile con i “lander” lunari di prossima realizzazione e lancio, che consentirebbe di portare la Sardegna e l’Italia in una posizione di chiara rilevanza nel settore dell’esplorazione robotica e umana dello spazio»
In queste condizioni la Sardegna potrebbe acquisire un ruolo rilevante nel settore dell’esplorazione robotica e umana dello spazio?
In queste condizioni la Sardegna potrebbe acquisire un ruolo rilevante nel settore dell’esplorazione robotica e umana dello spazio?
«Sicuramente. Al momento infatti sono veramente limitate in Italia e in Europa le attività di sviluppo di tali tecnologie con riferimento alle future missioni umane su Luna e Marte, mentre sono decisamente più frequenti i progetti che prevedono sperimentazioni sulla stazione spaziale orbitante. Per capire il ruolo che la Sardegna potrebbe acquisire in questo contesto riterrei sia utile portare ad esempio il fatto che uno stadio del processo per la realizzazione di elementi strutturali con l'ausilio della regolite lunare, a suo tempo brevettato, è perfettamente sinergico alla tecnologia sviluppata dalla NASA per la produzione di ossigeno sulla Luna.»
La Sardegna potrebbe anche esprimere contributi scientifici in merito agli sperimenti da proporre in assenza di gravità?
«Non c'e' dubbio. Ne abbiamo proposto anche nel passato e abbiamo avuto l'opportunità di effettuare una sperimentazione sulla stazione spaziale nel 2002 durante la missione Odissea. Riterrei utile che tali sperimentazioni fossero principalmente finalizzate a mettere a punto tecnologie che possano avere reali applicazioni in chiave di esplorazione robotica e umana di Luna e Marte. Ad esempio la valutazione delle proprietà schermanti degli elementi strutturali ottenibili con il brevetto citato nei riguardi dei raggi cosmici è una sperimentazione già proposta all'Agenzia Spaziale Italiana in risposta ad un apposito bando. Ci auguriamo possa essere effettuata quanto prima possibile sulla stazione spaziale.»
«Sicuramente. Al momento infatti sono veramente limitate in Italia e in Europa le attività di sviluppo di tali tecnologie con riferimento alle future missioni umane su Luna e Marte, mentre sono decisamente più frequenti i progetti che prevedono sperimentazioni sulla stazione spaziale orbitante. Per capire il ruolo che la Sardegna potrebbe acquisire in questo contesto riterrei sia utile portare ad esempio il fatto che uno stadio del processo per la realizzazione di elementi strutturali con l'ausilio della regolite lunare, a suo tempo brevettato, è perfettamente sinergico alla tecnologia sviluppata dalla NASA per la produzione di ossigeno sulla Luna.»
La Sardegna potrebbe anche esprimere contributi scientifici in merito agli sperimenti da proporre in assenza di gravità?
«Non c'e' dubbio. Ne abbiamo proposto anche nel passato e abbiamo avuto l'opportunità di effettuare una sperimentazione sulla stazione spaziale nel 2002 durante la missione Odissea. Riterrei utile che tali sperimentazioni fossero principalmente finalizzate a mettere a punto tecnologie che possano avere reali applicazioni in chiave di esplorazione robotica e umana di Luna e Marte. Ad esempio la valutazione delle proprietà schermanti degli elementi strutturali ottenibili con il brevetto citato nei riguardi dei raggi cosmici è una sperimentazione già proposta all'Agenzia Spaziale Italiana in risposta ad un apposito bando. Ci auguriamo possa essere effettuata quanto prima possibile sulla stazione spaziale.»
Andrea Mameli, blog Linguaggio Macchina, 6 Dicembre 2014
Avamposti del progresso. Dalla Terra allo spazio, dal racconto di Joseph Conrad al diario di bordo di Samantha Cristoforetti. Linguaggio Macchina, 5 Dicembre 2014
Quale futuro per la Sardegna dal Distretto Aerospaziale? Linguaggio Macchina, 17 Aprile 2014
Estensione del brevetto dedicato alla produzione di materiali utili a spedizioni umane su Marte (ASI, CRS4, Università di Cagliari). Linguaggio Macchina, 28 Gennaio 2014
Per Marte non mettere da parte. Ancora sul cibo degli astronauti. Linguaggio Macchina, 26 Gennaio 2013
Curiosity, una sete dell'altro mondo. L'Unione Sarda, 6 Agosto 2012
Interesse della Nasa per le tecnologie del progetto Cosmic (Università di Cagliari e CRS4). Linguaggio Macchina 25 Luglio 2012
Progetto Cosmic: tecnologie per la sterilizzazione di campioni provenienti da missioni marziane. Linguaggio Macchina, 13 Marzo 2012
La storia d'un viaggio mancato. L'Unione Sarda, 29 agosto 2011
Processi e tecnologie per l’esplorazione umana di Luna e Marte. Un progetto e due brevetti “made in Italy”. Linguaggio Macchina, 28 Luglio 2011
Mattoni su Marte, un brevetto nato a Cagliari. Linguaggio Macchina, 5 Luglio 2011
Moon and Mars human exploration. A valuable contribution comes from Sardinia. Sardinews, Luglio 2011
Esplorazione umana su Luna e Marte. Sardinews, luglio 2011