INGV (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia)
Nota Stampa
Roma, 26
agosto 2016 (20:13)
Il valore della magnitudo non è utilizzata per il risarcimento dei danni prodotti dai terremoti; per questo scopo in passato sono stati utilizzati i valori di intensità calcolata sulla base della scala Mercalli (in realtà la scala Mercalli-Cancani-Sieberg).
·
Come qualsiasi parametro fisico, la stima
della magnitudo è
affetta da incertezza. In particolare il
valore di magnitudo
calcolato dall'INGV è 6.0 ± 0.3.
·
Le stime fornite dall'INGV, dall'USGS e da altre agenzie internazionali rientrano
nella variabilità
aspettata.
·
I dati utilizzati e i parametri del modello
crostale di
riferimento possono differire contribuendo all'incertezza
della stima. L'INGV
utilizza un modello delle
velocità crostali calibrato proprio per l'Italia centrale e
una densità di
stazioni sismiche maggiore di quello delle altre agenzie
internazionali che
utilizzano modelli di velocità globali.
·
Anche L'INGV, utilizzando i modelli globali
e un'altra tecnica di
analisi dei dati (RCMT)
ottiene un
valore di magnitudo pari a 6.2.
·
Esistono diversi definizioni e metodi di
stima delle magnitudo (magnitudo
locale, magnitudo momento,
magnitudo dalle onde superficiali e di volume, magnitudo
durata, ...). Queste
vengono utilizzate a seconda del tipo di strumentazione che
ha registrato le
onde sismiche rilasciate dal terremoto e della distanza tra
le stazioni e
l'epicentro (scala locale, regionale o globale). Per il
medesimo evento
sismico, dovrebbero fornire stime della magnitudo identiche,
ma effettivamente
forniscono valori leggermente differenti anche se di norma
all'interno delle
incertezze di ciascuna stima.
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