Addio Massimo. Alla costante ricerca del senso delle cose, anche le più insensate.

Massimo Mancini Navarino Addio Massimo Mancini Navarino. Oggi penso che il fatto di aver potuto lavorare, scherzare, suonare, confrontarmi con te, sia stato un grande dono. Perché in ogni cosa che facevi ci mettevi sempre qualcosa di tuo, sempre con la consueta dose di ironia. Ti ricordo alla costante ricerca del senso delle cose. E spesso il senso lo trovavi anche dentro le più insensate, grazie al tuo spirito libero e alla tua acuta intelligenza. E se dove ti trovi ora puoi leggere queste parole sappi che mi hai insegnato molto anche dopo che qualcosa dentro di te si era inceppato. Conoscerti è stato un privilegio. Andrea P.S. Stasera, sfogliando il tuo diario Facebook, ho ritrovato uno dei tuoi aforismi preferiti: "Non ci si accorge mai di quello che è stato fatto, ma solamente di ciò che rimane da fare" (Marie Curie) Massimo Mancini Navarino al basso. Foto: Max Atzori