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Premio Asimov 2019, ritornano le recensioni per le scuole superiori

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Ecco di nuovo il premio Asimov per l'editoria scientifica divulgativ a ! Istituito nel 2015 dal Gran Sasso Science Institute (GSSI) con il nome “Premio Asimov per l’editoria scientifica divulgativa” , da un’idea di Francesco Vissani, si ispira ai premi assegnati dalla Royal Society . Alla prima edizione (2016) parteciparono 200 studenti, 2300 alla terza (2018) . La quarta edizione si preannuncia ancora più ricca perché il Premio avrà undici centri di coordinamento (in Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria. Il Premio è intitolato allo scrittore Isaac Asimov e si rivolge agli studenti delle scuole secondarie superiori che aderiscono all’iniziativa, secondo un regolamento in 14 articoli. La quarta edizione del “Premio Asimov” è promossa e organizzata da: INFN, Comitato di Coordinamento della III Missione, Gran Sasso Science Institute (GSSI), Laboratori Nazionali del Gran Sasso, Sezioni di Bologna, Cagliari...

Premio Asimov 2018, una delle cose più belle degli ultimi anni

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Andare nei licei a spiegare come si scrive una recensione è una delle cose più belle che mi è capitato di fare negli ultimi anni. Come l'anno scorso a Iglesias, quest'anno a Cagliari, Quartu e Selargius (Alberti, Giua, Euclide, Pitagora) ho portato ai ragazzi alcuni consigli basati sulla mia esperienza. Non solo sulla scrittura di una recensione. Ma anche sul metodo scientifico, sulla comunicazione della scienza, sulla necessità di mantenere con i lettori il livello di onestà più alto possibile e sul bisogno ormai impellente di usare le parole con consapevolezza (con doveroso rimando al manifesto delle Parole Non Ostili). Come sempre dal confronto con i ragazzi esco con qualcosa in più. Grazie al Premio Asimov . Il Premio Asimov, istituito nel 2016 dal Gran Sasso Science Institute, nasce da un’idea di Francesco Vissani e si ispira ai premi assegnati dalla Royal Society per i libri di divulgazione scientifica, con l'obiettivo di avvicinare l'editoria scientifica d...

C'è scienza da comunicare al Liceo Asproni di Iglesias (e c'è la splendida cattedra del professor Lumini)

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Impari a fare una cosa e finisce che a furia di farla non pensi che altri potrebbero trovare utile sapere come fai. Così se qualcuno ti chiede di raccontarlo ti sorprendi. Poi capisci che il tuo contributo può avere un senso. Mi è successo oggi al Liceo Scientifico "Giorgio Asproni" di Iglesias dove ho raccontato come scrivo le recensioni di libri. L'invito mi è arrivato da Elisabetta Carta, insegnante di lettere e coordinatrice del Premio Asimov per l'editoria scientifica divulgativa per quella scuola. Ho accettato volentieri e sono molto contento di averlo fatto perché, come sempre in questi, casi ho imparato qualcosa di nuovo. Nel mio seminario, intitolato Tra bufale e certezze, Scienza da comunicare , ho fornito ai presenti (studentesse e studenti del triennio), qualche consiglio su come scrivere una recensione di uno dei libri indicati dal Premio. Ho parlato anche di social e di bufale, di ecochamber e di filterbubble, di invenzioni e di scienza, del Manifes...

Daniele Barbieri e la fantascienza: pregiudizi, bavagli e futuri che fanno paura.

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« È vero nel novanta per cento dei casi, ma il dieci per cento è tutt’altra cosa» (Theodore Sturgeon) Daniele Barbieri ama la fantascienza. Quella buona. E non la ama (solo) per passione. Ma anche perché, studiandola e usandola come strumento di comunicazione, ha scoperto la sua enorme capacità di indagare il presente. Daniele sarà a Cagliari, insieme a Federico De Virgiliis , il 2 novembre per presentare il suo ultimo libro (scritto con Raffaele Mantegazza): "Quando c’era il futuro. Tracce pedagogiche nella fantascienza" (Franco Angeli, 2013). Oggi ho chiamato Daniele (il suo numero di Imola è uno dei pochi che ricordo a memoria) e mi son fatto spiegare alcune cose. Quello che segue è il resoconto della nostra chiacchierata. Daniele Barbieri, Casa Sirio, Giugno 2013 (foto di Dietrich Steinmetz) Daniele, come nasce questo libro? «Non avevo nessuna voglia di farlo, perché provo nostalgia e tristezza a ricordare Riccardo Mancini e non volevo fare un libro di fa...