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Visualizzazione dei post da giugno 26, 2011

I rifiuti iniziano a entrare nella catena alimentare. Studio USA su alcuni pesci del Pacifico.

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Pezzi di plastica, frammenti di polistirolo, tracce di sostanze inquinanti, schifezze varie in giro per gli oceani e i mari del nostro pianeta. Il primo risultato scientifico di rilievo su questo tema, pubblicato il 27 giugno nella rivista specializzata Marine Ecology Progress Series, offre una panoramica dell'invasione della spazzatura prodotta da noi umani conosciuta come "Great Pacific Garbage Patch" . Gli autori della ricerca, Peter Davison e Rebecca Asch, stimano che i pesci dell'Oceano Pacifico a profondità intermedia possono arrivare a ingerire complessivamente fino a 24 mila tonnellate all'anno. I ricercatori del consorzio SEAPLEX (Scripps Environmental Accumulation of Plastic Expedition) hanno trovato rifiuti di plastica nello stomaco dei pesci nel 9,2% dei casi. La spedizione SEAPLEX dell'agosto 2009 ha esplorato per 20 giorni alcune zone del Pacifico raccogliendo pesci, campioni d'acqua e rifiuti pescati dalla superficie dell'oceano

Scoperto occhio del Cambriano (mezzo milione di anni fa): era in un museo. Nature, 30 Giugno 2011

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Un fossile da catalogare. Uno sguardo attento. Ed ecco la scoperta sensazionale: un occhio complesso come quello di alcuni insetti odierni. Ciò significa che alcuni dei primi abianti della Terra possedevano una vista potente. Forse è la conferma attesa da tempo: all'origine dello sviluppo improvviso della vista nel Cambriano ci potrebbe essere proprio la pressione evolutiva esercitata in quell'era. In altre parole sarebbe proprio lo straordinario vantaggio adattivo determinato dalla comparsa dei primi occhi ad aver indotto la cosiddetta Esplosione Cambriana. La scoperta, avvenuta casualmente nel corso della ricatalogazione di alcuni pezzi del museo di Adelaide, è pubblicata su Nature del 30 giugno 2011 e porta la firma di Michael Lee (South Australian Museum, University of Adelaide's School of Earth & Environmental Sciences). Modern optics in exceptionally preserved eyes of Early Cambrian arthropods from Australia Nature 631–634 (30 June 2011) Abstract Despite th

Summer School in Astrophysics. Sardinia Island, 12-17 September, 2011

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The Cagliari Astronomical Observatory , with the help of Autonomous Region of Sardinia and Italian Space Agency , organises the first cycle of the annual sardinian Summer School in Astrophysics . This year's topic will be single dish radio astronomy and radio science. The school will cover basics of radioastronomy and radio science, technology, science with single-dish observations, radar and probes tracking. Lectures and hands on activities are planned at the Parco Tecnologico della Sardegna (Sardinia's Technological Park) near Pula (40 km from Cagliari), from September 12 to 17 , just after the ERIS school on interferometric radio astronomy. Participants will also visit the Sardinia Radio Telescope. Part of the travel expenses to get from the ERIS school in Rimini to the single-dish school may be covered by special grants. Students from abroad can apply for financial grants. Application deadline: 15 June 2011 . For more information: school11@oa-cagliari.inaf.it Official sit

"Next Generation Sequencing and Genome Wide Association". A Summer School in Sardinia

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The Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica (CNR-IRGB) and the Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna (CRS4) are organizing a Summer School on Next Generation Sequencing and Genome Wide Association Studies from 5 to 9 September 2011 . The Sardinian population has long been of wide interest for human geneticists. Studies have examined and clarified the molecular bases of monogenic diseases including Thalassemia and Wilson disease and, more recently, genetic factors associated with common complex traits and diseases. Sardinia’s population has been reasonably large-sized during its history (since its foundation during the last Ice Age). There is considerable evidence that a relevant part of Pre-Neolithic genetic variation has been retained with a lack of large-scale gene inflow from non-native populations: therefore Sardinia represents a unique site for comprehensive large sequencing efforts to detect genetic variation that is relevant to all human populations and

Il Manuale di sopravvivenza energetica al MAN di Nuoro

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8 luglio 2011 ore 17 intervengono: Andrea Mameli e Bruno D'Aguanno coordina: Manuela Vacca ingresso libero si ringrazia l'azienda agricola Orgosa di Orgosolo per la degustazione del vino

Geminga: la pulsar sardo-lombarda

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Geminga è il nome di una pulsar che sta diventando famosa anche grazie al suo nome: unione delle parole Gemini (la costellazione in cui si trova) e gamma (dato che è un forte emettitore di raggi gamma). In dialetto milanese "Gh'e' minga!" significa "Non c'e'!". Le prodezza linguistica si deve a due dei suoi scopritori: gli astrofisici lombardi Giovanni Bignami e Patrizia Caraveo. Ma cosa sarebbe quel qualcosa che "Non c'e'!"? L'emissione radio. E inveve l'emissione radio ora c'è! Dopo trent'anni di ricerche è stata individuata dall'Osservatorio astronomico di Cagliari a partire dai dati delle osservazioni effettuate con la rete di radiotelescopi Very Large Array . Geminga è una pulsar: una stella di neutroni che ruota molto velocemente, classificata come il prototipo di una classe di pulsar molto particolare, le cosiddette pulsar radio-quiete . Uno degli astrofisici cui dobbiamo la scoperta è Alberto Pelli

Si chiama D-DALUS l'aereo austriaco senza ali

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Aereo senza ali: il propotipo D-DALUS vola. Il sistema rivoluzionario della società austriaca IAT21 (Austrian Innovative Aeronautical Technology) è stato mostrato dal 24 al 26 giugno al Paris Air Show 2011 . Il cuore del sistema D-Dalus si basa su quattro turbine controrotanti da 2.200 giri al minuto con una particolarità, che rende possibile il volo senza ali: ciascuna pala della turbina ha un angolo di attacco variabile, caratteristica che offre la spinta in qualsiasi direzione. In questo modo l'aereo può sollevarsi verticalmente, fermarsi, spostarsi avanti o indietro e seguire qualsiasi traiettoria, scendere fino a terra. I progettisti della società austriaca hanno effettuato test di volo verticale a Salisburgo con un modello di un metro e mezzo di lunghezza le cui turbine possono sollevare solo 70 kg, ma in collaborazione con l'università britannica di Cranfield è allo studio un velivolo più potente. D-Dalus - an entirely new genre of aircraft arrives By Mike Hanlon