
Pezzi di plastica, frammenti di polistirolo, tracce di sostanze inquinanti, schifezze varie in giro per gli oceani e i mari del nostro pianeta. Il primo risultato scientifico di rilievo su questo tema, pubblicato il 27 giugno nella rivista specializzata Marine Ecology Progress Series, offre una panoramica dell'invasione della spazzatura prodotta da noi umani conosciuta come
"Great Pacific Garbage Patch". Gli autori della ricerca, Peter Davison e Rebecca Asch, stimano che i pesci dell'Oceano Pacifico a profondità intermedia possono arrivare a ingerire complessivamente fino a 24 mila tonnellate all'anno.
I ricercatori del consorzio
SEAPLEX (Scripps Environmental Accumulation of Plastic Expedition) hanno trovato rifiuti di
plastica nello stomaco dei
pesci nel
9,2% dei casi.

La spedizione SEAPLEX dell'agosto 2009 ha esplorato per 20 giorni alcune zone del Pacifico raccogliendo pesci, campioni d'acqua e rifiuti pescati dalla superficie dell'oceano e a 300 metri di profondità.
Plastic ingestion by mesopelagic fishes in the North Pacific Subtropical Gyre,
Peter Davison, Rebecca G. Asch (Scripps Institution of Oceanography, University of California San Diego, La Jolla, California).
Scripps Study Finds Plastic in Nine Percent of 'Garbage Patch' Fishes by Mario Aguilera, University of California San Diego (June 30, 2011).
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