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Visualizzazione dei post da giugno 7, 2020

Quando un documentario del 1963 sembra girato oggi. CRISIS di Robert Drew

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CRISIS   Behind a Presidential Commitment è un documentario di  Robert Drew. Girato nel  1963 , sembra realizzato oggi, per la modernità del montaggio e per la capacità di entrare nella storia riuscendo a non perturbarla. Con inquadrature ravvicinate (a cogliere i dialoghi e le reazioni nei volti) e con il montaggio incrociato (che contribuisce a creare apprensione per gli esiti del braccio di ferro tra Governo federale e Governo statale), questi maestri del documentario riescono a far entrare nella vicenda senza pause e senza fronzoli. La storia è nota: un tribunale federale aveva ordinato all’Università dell’Alabama di accettare l’iscrizione di due studenti neri, Vivian Malone e James Hood , contro il parere del Governatore George Wallace ; di conseguenza il Presidente John Fitzgerald Kennedy chiese al fratello Bob , allora Attorney General (ministro della Giustizia), di affrontare e risolvere il problema. Robert Drew, già noto ai Kennedy e apprezzato per il documentario

101 candeline per Armando Marci: la Blue Zone colpisce ancora

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Oggi, di fronte a quelle 101 candeline , per Armando Marci bisognerà inventare una nuova formula di auguri diversa da "A cent'annos": il traguardo andrà portato più avanti, ma sicuramente che ci avranno già pensato dato che il traguardo non è per niente raro dalle sue parti (Ogliastra: all'interno della cosiddetta Zona Blu o Blue Zone ). Nato a Perdasdefogu il 10 Giugno 1919, Armando ne ha visto di tutti i colori: ha attraversato indenne le due più grandi pandemie dell'era moderna (Spagnola e Covid-19), è stato 5 anni in guerra, ha lavorato in campagna per una vita: ha iniziato da bambino e ha smesso a 93 anni. Appassionato di storia, patito di Garibaldi e di Lussu, Armando ama la cucina semplice, con molta verdura e poca carne. Tra le sue pietanze preferite: i culurgiones e il casaxedu. Ringrazio Virginia Marci per le fotografie del babbo Armando, scattate pochi giorni fa, perché mostrano un uomo attivo e sereno. Ma anche spiritoso e pronto a raccontare epis

Troop Zero: un film sull'amicizia, non con gli alieni ma tra umani

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Nel 1977 la NASA ha allestito le sonde spaziali del programma Voyager con una grossa novità: oltre i soliti strumenti (spettrometri, magnetometri e tanti altri) insieme ai sistemi di trasmissione (con i quali le sonde hanno prodotto e inviato al nostro pianeta informazioni sui giganti gassosi del sistema solare e continueranno a spedire dati fino al 2025) si è pensato di inserire oggetti in grado di fornire una rappresentazione di vita e cultura terrestre . L'obiettivo dichiarato è presentare la Terra e i suoi abitanti. Il difficile compito fu affidato all'astronomo Carl Sagan (noto al grande pubblico come autore del romanzo di fantascienza Contact da cui nel 1997 fu tratto il film omonimo, diretto da Robert Zemeckis). Così all'interno delle sonde Voyager furono collocati due dischi d'oro contenenti 115 immagini che mostrano alcune capacità umane e descrivono il Sistema Solare; una selezione di suoni naturali, versi di animali, brani musicali di varie epoche e cu