Quante fragole cresceranno nel mare di Cagliari?
Per dare il nome al primo Festival di Letteratura per Ragazzi è stato necessario scomodare una delle numerose composizioni nate dalla fertile penna (o macchina per scrivere) di Gianni Rodari ("Un tale mi venne a domandare quante fragole crescono in mare? E io gli risposi di mia testa quante sardine nella foresta. E io gli ho risposto di mia testa: quante sardine nella foresta"). Vista la mole di iniziative che le amiche della cooperativa Tuttestorie di Cagliari hanno saputo organizzare (con la collaborazione di valenti mani e menti, quali Bruno Tognolini e Vittoria Negro) e la qualità di ogni singolo evento programmato dal 13 al 15 ottobre non possiamo che iniziare a immaginarla solo la prima di una lunga serie. Cagliari, il suo circondario, la Sardegna intera avevano bisogno di un evento di tale portata. Perché avere a cuore i bambini, la loro crescita intellettuale e sociale e il loro sano divertimento, significa avere a cuore la città e l'intera regione. Intanto perché sono loro diritti (come sancito dalla Convenzione ONU sui diritti delle bambine e dei bambini), poi perché sono i cittadini di domani (e quindi almento utiliristicamente chi sarà anziano quando loro saranno adulti raccoglierà lo stile, la disponibilità e l'educazione che avrà seminato), infine perché è bene fornire occasioni di crescita multiculturale nello stile dell'educazione informale adatte a una società in continua mutazione nella quale chi non è pronto all'adattamento (e questo è uno dei modi per imparare a farlo) rischia di soccombere. Ma in fondo, come non cogliere la bellezza di manifestazioni (il cui accesso è gratuito rappresenta, grazie all'impegno congiungo di enti locali, imprese e altri soggetti, un segnale di apertura e di democrazia) come il festival tuttestorie, a disposizione di tutti, progettate per tutti e di cui trarranno vantaggio tutti?
La risposta del pubblico, in questi casi, vale più di mille articoli.
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