Giocare con l'energia del futuro.
Utilizzate con successo quarant'anni fa nelle missioni Apollo della Nasa, le celle a combustibile (fuel cell) non hanno ancora trovato la larga diffusione che meriterbbero. Le fuel cell impiegano idrogeno (ma possono essere usate anche metano e metanolo) come combustibile e ossigeno come ossidante per ricavare corrente elettrica, acqua e calore. In altre parole causano in fenomeno inverso di quel che accade al passaggio di una corrente elettrica attraverso l'acqua (molecola che si divide in idrogeno e ossigeno). A seconda del materiale elettrolitico utilizzato si distinguono quattro tipi di celle: a scambio protonico, alcaline, all'acido fosforico, a ossidi solidi, a carbonato fuso. Il modello più efficiente è il primo, noto come Pem (Proton exchange membrane). Utilizza come combustibile l'idrogeno gassoso o il metanolo e raggiunge potenze 10 volte superiori rispetto alle altre fuel cell e la loro vita minima (come ha dimostrato la Nasa con lo Shuttle) supera le 50 mila ore: circa 6 anni di uso continuo. Ora per imparare la scienza nascosta dietro le fuel cell sono disponibili kit didattici, come quello offerto da miniHYDROGEN, una ditta danese che propone una vasta gamma di soluzioni non molto costose e di piccole dimensioni.
Un prodotto molto interessante è in arrivo dalla Cina: la HorizonFuelcell insieme a una serie di alimentatori per usi civili e industriali commercializza (115 dollari) anche una piccola automobile. La ditta di Shanghai con H-racer, questo il nome della meravigliosa macchinetta, ha vinto il "Best Inventions of 2006" (TIME Magazine).
Un prodotto molto interessante è in arrivo dalla Cina: la HorizonFuelcell insieme a una serie di alimentatori per usi civili e industriali commercializza (115 dollari) anche una piccola automobile. La ditta di Shanghai con H-racer, questo il nome della meravigliosa macchinetta, ha vinto il "Best Inventions of 2006" (TIME Magazine).
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