Salamandra robotica a Trieste

I robot non sono solo gli androidi di forma umana o di cane. Ci sono anche quelli a forma di salamandra che permettono di studiare la transizione fra il nuoto e il movimento con le zampe sulla terraferma. Ne ha parlato oggi, 19 maggio 2007, a Trieste (Fest: fiera dell'editoria scientifica) Paolo Dario, ingegnere meccanico, specializzato in robotica e ricercatore alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa): Chi è la macchina? Il futuro prossimo tra robotica e bioingegneria.
Altro scenario, altra frontiera della robotica: le tecniche diagnostiche e operatorie legate ai minirobot: Paolo Dario ha illustrato le sonde che ispezionano l'intestino umano e trasmettono le immagini e le analisi ai medici. O le future forme di assemblaggio di robot più grandi, a partire da parti inghiottite dal paziente, o ancora le frontiere della chirurgia cellulare. Fantascienza? Non più. La biorobotica è una realtà.
E in quanto realtà dovrà necessariamente portare chi si occupa di comunicazione della scienza a raccontarla e a spiegarla, e a chi si occupa di salute (e della sua comunicazione) a preparare il paziente e il medico (oltre che il giornalista), allo scopo di evitare spettacolarizzazioni o paure che abbiamo già conosciuto in altri casi.
From swimming to walking with a salamander robot driven by a spinal cord model. A.J. Ijspeert, A. Crespi, D. Ryczko, and J.M. Cabelguen. Science, 9 March 2007, Vol. 315. no. 5817, pp. 1416 - 1420, 2007. Preprint.pdf

From swimming to walking with a salamander robot driven by a spinal cord model. Auke Ijspeert, Alessandro Crespi, André Guignard, André Badertscher, Jean-Marie Cabelguen (Univ. of Bordeaux), Dimitri Ryczko (Univ. of Bordeaux 2).

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