Le visioni insolite del Quaderno Darwin (L'Unione Sarda, 30 luglio 2007)




















Il mistero delle acque che spariscono sotto gli impenetrabili calcari del Supramonte. Le magiche sorgenti di Su Gologone e la scoperta del Grande Collettore sotterraneo dopo una caccia durata oltre mezzo secolo. Il contributo fornito alla scienza dagli speleologi sardi. Una storia affascinante, raccontata con cura da Francesco Murgia, geologo, membro della società speleologica italiana e consulente della Provincia di Nuoro per la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche, nel quaderno del mensile Darwin “Sardegna sconosciuta”, appena giunto in edicola. L’articolo di Murgia (“Sentieri di buio nel cuore del Supramonte”) presenta quella parte dell’isola che, realmente, a pochi è concesso ammirare. Ma la monografia presenta altre visioni insolite.
A partire dalla copertina: una splendida costa dell’iglesiente che sembra uscita da un film di pirati. Tutti i servizi, corredati di splendide foto, rendono giustizia a alcune delle parti più dimenticate dell’isola di Sardegna: iniziamo con “Il magnifico inferno dell’iglesiente” un itinerario agrodolce condotto dal presidente del parco Geominerario, Luciano Ottelli, tra “la storia di una terra solitaria e misteriosa che è stata tra le regioni più avanzate sotto il profilo tecnologico nell’Italia di fine Ottocento” e l’impegno a mantenere viva “la memoria di questa Civiltà, grande patrimonio riconosciuto dall’Unesco”.
Alfonso Stiglitz, archeologo del paesaggio, ci accompagna poi tra i fenicotteri e le necropoli del Golfo di Oristano. 
Carlo Murgia, presidente dell’ente foreste, illustra il mondo selvaggio del Supramonte. 
L’antropologa Gianfranca Salis analizza esterni e interni delle case sarde. C’è spazio anche per gli stazzi galluresi (Umberto Cocco) e per i brindisi nuragici (Mario Sanges). Al vino isolano è dedicato anche l’articolo di Gianni Lovicu “La Sardegna della vite è selvatica, antica, biodiversa”. La chiusura del numero spetta a Barumini con l’accurata descrizione dell’archeologo Roberto Sirigu di quel gioiello storico che è la Casa Zapata.
Questo quaderno di Darwin è il secondo dedicato alla Sardegna: il primo, Archeologia in Sardegna “è andato esaurito nel giro di pochi giorni obbligandoci – spiega nell’editoriale il direttore del mensile di divulgazione scientifica Darwin, Gianfranco Bangone – a farlo tornare in edicola per due volte successive”.
Una Sardegna lontana dagli itinerari dei tour operator e per nulla facile da descrivere: “Un secondo Quaderno – sottolinea Bangone – richiedeva un outing profondo, opportunità che gli autori hanno accettato di buon grado raccontando storie e luoghi con le coloriture che sono più proprie dell’Isola, più intime e qualche volte anche drammatiche”.
ANDREA MAMELI

Articolo pubblicato il 30 luglio 2007. Quotidiano L'Unione Sarda, inserto Estate/Cultura, pag. VII

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