Il grande radiotelescopio sardo avrà una parabola di 64 metri di diametro, in grado di operare in un vasto intervallo di frequenze radio (da 0.3 a 100 Giga Hertz) grazie alla superficie attiva: oltre mille pannelli di alluminio regolabili, in grado di compensare le deformazioni causate dalla gravità e gli effetti termici. Con queste caratteristiche lo strumento può operare anche alle frequenze più alte, garantendo esperimenti e osservazioni di rilievo per l’astronomia, la geodinamica e le missioni spaziali. Il progetto è finanziato dal ministero dell’Istruzione e dalla Regione sarda. Il luogo in cui sorgerà il Sardinia Radio Telescope (35 km a nord di Cagliari) fu individuato, dopo accurate indagini sul livello di interferenze radio, le caratteristiche meteorologiche e morfologiche di alcune zone dell’Isola. La località (Pranu Sanguini, Comune di San Basilio) è nel Gerrei, una zona di particolare pregio ambientale. Sono in progetto itinerari turistici che abbineranno visite al radiotelescopio, attività di divulgazione scientifica e escursioni nel territorio. Il cantiere SRT è raggiungibile da Cagliari attraverso la s.s. 387 (Dolianova-Ballao). Superato Sant’Andrea Frius, proseguire sulla 387 (senza svoltare per San Basilio) e dopo 7 km (esattamente al km 43,6 della s.s. 387) si trova la cantoniera di Pranu Sanguini: occorre svoltare a sinistra per la s.p. 25 per Silius, all’inizio della quale (km 0,900) si trova il sito SRT.
Andrea Mameli
Andrea Mameli