Eufronio: bentornato! E ora tocca ai bronzetti! (Appello a Rutelli)
L'oggetto è alto 45,7 cm, ha un diametro di 55,1 cm e una capacità di 45 litri. Valore stimato: 10 milioni di Euro. Valore culturale: incalcolabile. Stiamo parlando del Vaso di Eufronio, rubato nel 1971 a Cerveteri e riportato a Roma questa mattina (era custodito al Metropolitan di New York). Il disegno rappresenta un episodio della Guerra di Troia: da un lato giovani ateniesi che si preparano alla battaglia e dall'altra morte di Sarpedonte (figlio di Zeus e di Laodamia, il dio Hermes e le personificazioni del Sonno e della Morte) e il rientro dell'anima in patria. Semplicemente emozionante.
Andrea Mameli (18 gennaio 2008)
Odissea durata 27 anni [ANSA, 18 gennaio 2008]
Era l'11 settembre del 1972 quando il Metropolitan Museum di New York, con un assegno da un milione di dollari, comperò il Vaso d'Eufronio restituito oggi all'Italia dal mercante d'arte Robert Hecht. Ma a ricostruire l'odissea di questo capolavoro unico dell'arte antica, più bello forse anche di quello da decenni in mostra al Louvre, sono stati anni di lavoro dei carabinieri dei Beni Culturali, dei magistrati e dell'avvocatura dello stato. Che poi, carte alla mano, sono riusciti a convincere i responsabili del Met a cedere.
E ora ridateci i bronzetti, le navicelle votive e chissà quanti altri reperti spariti a tonnellate da tombe e monumenti di età nuragica. Forse anche di forma mai vista in un museo. Oggetti che sarebbero sicuramente utili a fornire informazioni per ricostruire la nostra storia ma che ora possono essere nascosti in una villa di Beverly Hills o in qualche palazzo di Dubai... Chissà...
Appello al Ministro Francesco Rutelli: non finiremo mai di rallegrarci per la restituzione all'Italia di favolosi tesori dell'antichità. Ma desideriamo anche poterci riappropriare delle centinaia (di migliaia?) di reperti di epoca nuragica sparsi (impunemente) per il mondo.
Andrea Mameli (18 gennaio 2008)
Dal blog Perpetuum Mobile: Nuovo concorso a "premi": fotografate e inviateci i NOSTRI bronzetti!
Andrea Mameli (18 gennaio 2008)
Odissea durata 27 anni [ANSA, 18 gennaio 2008]
Era l'11 settembre del 1972 quando il Metropolitan Museum di New York, con un assegno da un milione di dollari, comperò il Vaso d'Eufronio restituito oggi all'Italia dal mercante d'arte Robert Hecht. Ma a ricostruire l'odissea di questo capolavoro unico dell'arte antica, più bello forse anche di quello da decenni in mostra al Louvre, sono stati anni di lavoro dei carabinieri dei Beni Culturali, dei magistrati e dell'avvocatura dello stato. Che poi, carte alla mano, sono riusciti a convincere i responsabili del Met a cedere.
E ora ridateci i bronzetti, le navicelle votive e chissà quanti altri reperti spariti a tonnellate da tombe e monumenti di età nuragica. Forse anche di forma mai vista in un museo. Oggetti che sarebbero sicuramente utili a fornire informazioni per ricostruire la nostra storia ma che ora possono essere nascosti in una villa di Beverly Hills o in qualche palazzo di Dubai... Chissà...
Appello al Ministro Francesco Rutelli: non finiremo mai di rallegrarci per la restituzione all'Italia di favolosi tesori dell'antichità. Ma desideriamo anche poterci riappropriare delle centinaia (di migliaia?) di reperti di epoca nuragica sparsi (impunemente) per il mondo.
Andrea Mameli (18 gennaio 2008)
Dal blog Perpetuum Mobile: Nuovo concorso a "premi": fotografate e inviateci i NOSTRI bronzetti!
Commenti
Quindi sottoscrivo con convinzione l'appello di Andrea Mameli!
Andrea
In Sardegna si è assistito a tutto. In un paese che conosco bene è stata (anni or sono) sepolta nel cemento una vasta foresta pietrificata per costruirvi sopra una strada, fatto saltare un castello medioevale con la dinamite poiché un restauro avrebbe richiesto troppi danari (pochi anni fa sono state recuperate delle pietre sbalzate a valle e riattaccate... in un modo o nell'altro), nuraghi (tra cui uno rosso e uno a base quadrata con tanto di passaggio sotterraneo che si spinge fino... a una cascata!!) sono stati adibiti a stalla e dimenticati, tombe romane depredate in seguito a dei malumori sorti in altri tempi con la soprintendenza succitata. Scarsa attenzione alla storia, dunque, o interessi economici in gioco o, fatto ancor più brutto, lotte ideologiche o sterili prese di posizione.
Non dico che noi sardi dobbiamo tenere più al folclore e alla storia che al presente (e al futuro) come molti vogliono farci credere, però è importantissimo per un popolo avere una chiara connotazione storica, avere un'identità e un ruolo attivo nella storia stessa. Per questo motivo mi associo alla vostra legittima richiesta e mi auguro che tutti, soprintendenza in prima fila, prendano a cuore il tema di cui dibattiamo oggi.
Nel salutarvi, vi invito a visionare il video http://it.youtube.com/watch?v=Z7vSEO0Zxlc e a leggere il saggio di Francesco Verona “Antica Civiltà Atlantica e ruolo dei Shardana-Tirreni” [P.T.M., 2007] (leggete almeno la prima prefazione all'opera – se vi capita – in libreria).
Saluti.
Marco Diana
A quando la Gioconda???
ciao Andrea, un caro saluto anche a tua moglie e ai bimbi
Francesca (fem)
Paolo
Andrea
Andrea
A.
Chi sono i responsabili dell'ammucchiamento? Accade veramente? E cosa succederà con il Betile?
andrea
posso capire che chi li ha se li tenga....un salotto è sempre meglio di una cassa in cantina..
non lo condivido..ma lo capisco! se poi viene anche poco considerato da chi dovrebbe conservarlo,valorizzarlo e farlo conoscere....siamo panati!
teniamo le dita incrociate! e, per star nel sicuro, pure quelle dei piedi!
per chi non li conoscesse:
http://www.emigratisardi.com/Giganti-di-Monti-Prama-chiarezza.html