Lavoro e tecnologie: per le aziende sarà un anno alla "griglia" ('Unione Sarda, 8 gennaio 2008)
Scienza. Rapporto Gartner 2008
Lavoro e tecnologie: per le aziende sarà un anno alla "griglia"
Due mesi fa, a Cannes, in occasione del simposio “ItExpo” (dedicato alle tecnologie informatiche emergenti) la multinazionale statunitense Gartner ha presentato il rapporto 2008: una sorta di oroscopo scientifico per la previsione di sviluppi strategici per l'anno appena iniziato. Dieci tecnologie che dovrebbero diventare indispensabili per le aziende, piccole o grandi, allo scopo (vitale, più che mai) di incrementare i livelli di efficienza e competitività. Un decalogo prossimo venturo, di oggetti, sistemi e paradigmi che, volenti o meno, entreranno in qualche modo a far parte della nostra vita.
Secondo le premonizioni Gartner le tecnologie dovranno essere sostenibili e sociali: rispetto dell'ambiente e delle condizioni lavorative, riduzione dei consumi, smaltimento dei residui di lavorazione, maggiore attenzione alla sicurezza, unitamente alla capacità di garantire la comunicazione per i clienti e per gli stessi dipendenti. Il tutto condito con interfacce semplici e versatili: "podcast", "blog" e "wiki". Emerge poi il “Mashup”: la possibilità per gli utenti di selezionare, da differenti siti Web, una varietà applicazioni e di dati, per poi unirli e creare nuove soluzioni utilizzabili su svariati apparecchi (computer, palmare o cellulare di ultima generazione).
Si conferma dunque la centralità della rete Internet e in particolare del Web 2.0 sempre più fondamentali per lo sviluppo di progetti vincenti e in particolare per la realizzazione del Grid computing. La previsione è che il 2008 sarà proprio l'anno del Grid. Con questo termine (che significa griglia e richiama la capillarità e la semplicità d'uso delle reti elettriche si intende una struttura di calcolo fondata su risorse distribuite. L'intuizione iniziale discende da una banale constatazione: in media l'utilizzo delle risorse informatiche di un dipartimento o centro di ricerca raramente supera il 5% della sua reale potenzialità. Così l'utilizzo di molti calcolatori collegati tra loro porta alla creazione di un supercomputer virtuale molto più economico di una macchina con pari caratteristiche.
Una delle più grandi infrastrutture Grid europee è in costruzione in Sardegna: si chiama CyberSar e viene finanziata con 12 milioni di euro dal Ministero dell'Università e Ricerca (nell'ambito del Programma Operativo Nazionale 2000-2006 "Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione" per le Regioni Italiane dell'Obiettivo 1, Asse II, Misura II.2 "Società dell'Informazione", Azione A "Sistemi di calcolo e simulazione ad alte prestazioni"). L'obiettivo del progetto Cybersar (presentato il 4 dicembre all'Università di Cagliari) è la realizzazione di un sistema di 1200 processori distribuiti su tre poli principali e interconnessi per mezzo di fibre ottiche ad altissima velocità dislocati presso i diversi enti soci del consorzio CosmoLAB (tra cui le università sarde, il CRS4, e gli istituti nazionali di fisica nucleare e di astrofisica). I progetti che ruotano intorno al sistema CyberSar vanno dall'astrofisica (con le ricerche di astrochimica e sulle pulsar legate al radiotelescopio di San Basilio) alla fisica sub atomica e alla chimica computazionale.
Due mesi fa, a Cannes, in occasione del simposio “ItExpo” (dedicato alle tecnologie informatiche emergenti) la multinazionale statunitense Gartner ha presentato il rapporto 2008: una sorta di oroscopo scientifico per la previsione di sviluppi strategici per l'anno appena iniziato. Dieci tecnologie che dovrebbero diventare indispensabili per le aziende, piccole o grandi, allo scopo (vitale, più che mai) di incrementare i livelli di efficienza e competitività. Un decalogo prossimo venturo, di oggetti, sistemi e paradigmi che, volenti o meno, entreranno in qualche modo a far parte della nostra vita.
Secondo le premonizioni Gartner le tecnologie dovranno essere sostenibili e sociali: rispetto dell'ambiente e delle condizioni lavorative, riduzione dei consumi, smaltimento dei residui di lavorazione, maggiore attenzione alla sicurezza, unitamente alla capacità di garantire la comunicazione per i clienti e per gli stessi dipendenti. Il tutto condito con interfacce semplici e versatili: "podcast", "blog" e "wiki". Emerge poi il “Mashup”: la possibilità per gli utenti di selezionare, da differenti siti Web, una varietà applicazioni e di dati, per poi unirli e creare nuove soluzioni utilizzabili su svariati apparecchi (computer, palmare o cellulare di ultima generazione).
Si conferma dunque la centralità della rete Internet e in particolare del Web 2.0 sempre più fondamentali per lo sviluppo di progetti vincenti e in particolare per la realizzazione del Grid computing. La previsione è che il 2008 sarà proprio l'anno del Grid. Con questo termine (che significa griglia e richiama la capillarità e la semplicità d'uso delle reti elettriche si intende una struttura di calcolo fondata su risorse distribuite. L'intuizione iniziale discende da una banale constatazione: in media l'utilizzo delle risorse informatiche di un dipartimento o centro di ricerca raramente supera il 5% della sua reale potenzialità. Così l'utilizzo di molti calcolatori collegati tra loro porta alla creazione di un supercomputer virtuale molto più economico di una macchina con pari caratteristiche.
Una delle più grandi infrastrutture Grid europee è in costruzione in Sardegna: si chiama CyberSar e viene finanziata con 12 milioni di euro dal Ministero dell'Università e Ricerca (nell'ambito del Programma Operativo Nazionale 2000-2006 "Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione" per le Regioni Italiane dell'Obiettivo 1, Asse II, Misura II.2 "Società dell'Informazione", Azione A "Sistemi di calcolo e simulazione ad alte prestazioni"). L'obiettivo del progetto Cybersar (presentato il 4 dicembre all'Università di Cagliari) è la realizzazione di un sistema di 1200 processori distribuiti su tre poli principali e interconnessi per mezzo di fibre ottiche ad altissima velocità dislocati presso i diversi enti soci del consorzio CosmoLAB (tra cui le università sarde, il CRS4, e gli istituti nazionali di fisica nucleare e di astrofisica). I progetti che ruotano intorno al sistema CyberSar vanno dall'astrofisica (con le ricerche di astrochimica e sulle pulsar legate al radiotelescopio di San Basilio) alla fisica sub atomica e alla chimica computazionale.
Andrea Mameli
L'Unione Sarda, pagina 20, Cultura
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