Scorie radioattive italiane? No, Thanks...
Io l'ho saputo da una mia amica che abita a Salt Lake City. Ma finora la notizia dai quotidiani dello Utah (come The Salt Lake Tribune) è rimbalzata in Italia solo nei blog (in particolare Ecoalfabeta da cui ho ricavato l'immagine pubblicata sopra). Una piccola comparsa nella rubrica di Paolo Maccioni su Il Sardegna venerdì scorso e un mio articolo sull'Unione Sarda di oggi. Dalle ricerche via web non ho rintracciato la notizia su altra stampa italiana. Se siete al corrente di altri articoli vi prego di informarmi, come ha fatto Paolo.
Ma allora è vero che il clamore dalle notizie è direttamente proporzionale alla vicinanza geografica del problema?
Le scorie dovrebbero percorrere 10 mila km in nave da un porto italiano alla Lousiana, poi 500 km in treno fino al più vicino punto di raccolta e poi altri 2200 km fino allo Utah. La stampa italiana continuerà a ignorare la notizia?
Not in my backyard...
In Italia sono presenti:
- circa 50.000 metri cubi di rifiuti radioattivi di prima e seconda categoria
- circa 8.000 metri cubi dirifiuti radioattivi di terza categoria
(fonte: Audizione del generale Carlo Jean alla Commissione bicamerale d'inchiesta sui rifiuti, 23 febbraio 2003)
Qualche dato sulle centrali nucleari italiane:
La centrale nucleare ex-ENEL di Trino Vercellese (Vercelli)
La centrale nucleare ex-ENEL di Caorso (Piacenza)
La centrale nucleare ex-ENEL di Latina
La centrale nucleare ex-ENEL di Garigliano (Caserta)
(Fonte: Zonanucleare)
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Link al Christian Science Monitor:
http://www.csmonitor.com/2008/0228/p03s03-uspo.html
Grazie dell'ospitalità
ciao Paolo