15 marzo 2008

Nasce il museo dell'astronomia (L'Unione Sarda, 15 marzo 2008)

unione sarda astronomia tuili
Si inaugura oggi a Tuili per iniziativa di un imprenditore.
I musei della scienza sono luoghi di contemplazione passiva? Non più. Il modello che si sta affermando in tutto il mondo è quello del coinvolgimento totale dei visitatori. E a volte, prendendo in prestito le tecniche usate con successo dagli animatori dei festival della scienza, che normalmente raggiungono un pubblico più vasto di quello che frequenta i musei, la nuova dimensione è quella dell’interazione e del gioco come chiave di accesso all’interesse. L’avventura delle nuove forme di esposizione del sapere è raccontata in un recente manuale: La scienza in mostra. Musei, science center e comunicazione (Bruno Mondadori, 2007, 194 pagine, 16 euro). Gli autori sono Paola Rodari (docente di museologia scientifica al Master in comunicazione della scienza della Sissa di Trieste) e Matteo Merzagora (giornalista scientifico e consulente per il cinema e i musei). Il loro studio ci offre una panoramica completa della storia dei centri della scienza, delle nuove metodologie coinvolgenti, degli studi sulla qualità dell’apprendimento al museo, delle prospettive legate alle nuove tecnologie e all’interattività. Ma in fondo, l’elemento di maggiore rilievo è sempre la qualità della proposta, che si traduce in curiosità e facilita l’apprendimento di concetti anche molto complessi.
In Sardegna queste indicazioni sono note a coloro, e non sono pochi, che da anni sperano di veder nascere un centro della scienza. Chi ha saputo realizzare rapidamente un piccolo centro della scienza è un imprenditore: Pierangelo Cadoni, creatore del parco Sardegna in Miniatura di Tuili. Nasce così, nella stessa area, MusA: il Museo dell’Astronomia, che sarà inaugurato oggi alle 10 con un intervento di Nicolò D’Amico, direttore dell’osservatorio astronomico di Cagliari, la realtà sarda dell’INAF l’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Per la creazione di Musa è stata necessaria la consulenza scientifica di alcuni ricercatori dell’INAF di Cagliari che operano nella società “Laboratorio Scienza” (nata recentemente, con il sostegno della Regione, per operare nel campo della diffusione scientifica e tecnologica). La necessità di disporre di personale preparato ha imposto la definizione di un rigoroso percorso di formazione per le guide, che ora sono in grado di garantire l’indispensabile ponte tra il linguaggio scientifico e la percezione del vasto pubblico. Il progetto di formazione e la sua realizzazione sono stati curati da tre ricercatori dell’INAF: Silvia Casu, Giuliano Malloci e Ignazio Porceddu.
I pannelli del MusA, progettati con la precisione dello scienziato e la sensibilità del comunicatore, contengono immagini e testi utili a capire dove siamo collocati nell’universo e cosa abbiamo intorno: il Sistema Solare, il Big Bang, la radiazione cosmica di fondo, le galassie, le stelle, il sole. E ancora: gli strumenti dell’astrofisica, l’astrobiologia, i corpi minori del Sistema Solare: asteroidi e comete. Un percorso completo e affascinante, arricchito dalle riproduzioni in scala dei pianeti del (realizzati in esclusiva per questo museo dall’artista Claudio Donà) e dal grande planetario digitale largo 10 metri (unico in Sardegna e quinto in Italia per dimensioni). E poi la tuta da astronauta, il celostata per l’osservazione del Sole, il radiotelescopio (fratellino di quello di San Basilio) e le bilance tarate alla gravità terrestre, lunare e marziana. Con MusA l’astrofisica esce dal ristretto ambito degli studiosi (e degli appassionati) e si offre, finalmente, al grande pubblico.
Andrea Mameli (L'Unione Sarda, 15 marzo 2008, pagina 36)

11 marzo 2008

Scienza e Blog: attrazione fatale!

pianta carnivora Nonostante qualche scellerato attacco (vedere Lettera aperta a Bruno Vespa) lo strumento Blog continua a mostrare la sua forza. Non siamo nelle fauci di una pianta carnivora: siamo solo alle prese con strumenti creati dall'uomo per i quali esistono usi buoni e usi cattivi. Dell'impiego dei blog nella comunicazione della scienza si discuterà a FEST 2008 nel corso della tavola rotonda coordinata da Elisabetta Tola, con Bora Zivkovic, Giuseppe Granieri, Andrea Mameli, il 19 aprile alle 15.30 dal titolo: Scienceblogging.

Qual è il dominio? (Puntata di Pigreco News andata in onda l'11 marzo 2008 su Città del Capo - Radio Metropolitana (Bologna)]
I blog di Andrea Mameli sono addirittura tre, ma lui li gestisce come fosse la cosa più semplice del mondo. Per Andrea la Rete è un importante amplificatore di notizie e riflessioni. Spesso perché sui blog è possibile trattare argomenti che i media tradizionali tendono a trascurare. Internet gli permette di occuparsi di tutti i suoi interessi, liberamente.
Download MP3 (6:33min, 6MB)

Scienceblogging alla riscossa (Blog Anfibi)

Viaggio intorno al mondo degli autistici (L'Unione Sarda, 10 marzo 2008)

Nel 1931 Leo Kanner, psichiatra austriaco emigrato negli Usa, lavorava all'ospedale Johns Hopkins (Baltimora, Usa), quando osservò una serie di caratteristiche comuni in un gruppo di piccoli pazienti. Questi undici bambini, di età compresa fra 2 e 10 anni erano incapaci di instaurare una qualsiasi forma di contatto con il resto del mondo, le persone e le cose. Alcuni non parlavano, altri pronunciavano solo alcune parole e le ripetevano ossessivamente. Spesso si manifestava ecolalia immediata o ritardata, ovvero la ripetizione di frasi udite da altri, senza apparente intenzionalità comunicativa. Questi bambini manifestavano paure ingiustificate per rumori e bizzarre preferenze alimentari. Leo Kanner pubblicò il suo studio nel 1943 sulla rivista scientifica Nervous Child in un articolo ("Autistic Disturbances of Affective Contact") che segna la data di nascita dell'autismo. Fino ad allora questo termine, coniato nel 1911 dallo psichiatra svizzero Eugen Bleuler, indicava un sintomo della schizofrenia. Oggi l'autismo è noto al grande pubblico grazie a libri di successo come Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte (di Mark Haddon, Einaudi, 2005), Un antropologo su Marte (di Oliver Sacks, Adelphi, 1998), Pensare in immagini e altre testimonianze della mia vita di autistica (di Temple Grandin, Erickson, 2001).
La continua evoluzione delle conoscenze scientifiche sul cervello e il conseguente raffinamento dell'approccio clinico all'autismo comportano la necessità di disporre di testi aggiornati e completi, anche per la formazione e l'aggiornamento dei medici. Si inserisce in questo contesto la recente pubblicazione di Giuseppe Doneddu e Roberta Fadda: I disturbi pervasivi dello sviluppo (Armando Editore, 2007, 431 pagine, 45 euro). Il libro sarà presentato oggi, con inizio alle 17.00, nella Sala Cicu dell'Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari.
"Questo volume - scrivono i due autori nella prefazione - rappresenta un tentativo di raccogliere i risultati degli studi che hanno indagato i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo da diverse angolazioni: dalle abilità comunicative e linguistiche agli aspetti percettivi più sottili, dalla dimensione cognitiva sino a quella più strettamente emotiva dell'esperienza."
Giuseppe Doneddu (neuropsichiatra infantile e direttore del Centro per i disturbi pervasivi dello Sviluppo del Brotzu) e Roberta Fadda (ricercatrice in Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione alla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Cagliari, dove insegna Psicologia dell'educazione e Tecniche di osservazione del comportamento) hanno raccolto anni di esperienza clinica e di ricerca, giungendo a identificare con precisione le principali linee di studio dell'autismo: quali sono le caratteristiche degli stili di comunicazione, di interazione sociale e di apprendimento nei soggetti con disturbi pervasivi dello sviluppo, come si classificano le difficoltà percettive e in particolare quelle legate alla visione dei volti. La conoscenza di questi disturbi è fondamentale l'attuazione di programmi di intervento efficaci per migliorare la qualità della vita di queste persone e delle loro famiglie: il volume illustra le linee guida degli interventi educativi basandosi su tecniche utilizzate con successo senza trascurare le più recenti innovazioni.
Andrea Mameli
L'Unione Sarda, 10 marzo 2008, pagina 57



10 marzo 2008

Supermannu!

supermannu pino cabras
Rielaborazione grafica di Pino Cabras a partire dall'originale di Luca Mameli (10 marzo 2008).