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Visualizzazione dei post da aprile 20, 2008

W Marco Cavallo! (Trieste, 18 aprile 2008)

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Il 18 aprile ho avuto il piacere di assistere alle prove dello spettacolo "W Basaglia!" della compagnia Accademia della Follia di Claudio Misculin, tratto dal testo di Gianni Fenzi "Viaggiatori a Trieste – La Luce di dentro" (nell'ambito di Fest 2008 ). La scena si dipana, con il sarcasmo e l'ironia tipici di chi conosce la storia per averla vissuta e non per sentito dire, tra scene dal manicomio e coreografie di gruppo, cori con canzoni originali e squarci di luce su vicende umane che scuotono profondamente. Anteprima studio teatrale spettacolo La luce di dentro - W Basaglia! Regia: Giuliano Scabia. Messa in scena: Accademia della Follia. Testi: Gianni Fenzi. Coreografie: Cristiana Fusillo. Riprese: Andrea Mameli (Nokia N70). Approfondimenti: Breve storia di Marco Cavallo Giuliano Scabia

C'è scienza fra le nuvole...

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Il 13 maggio io e Bepi Vigna presentiamo a Cagliari il libro di Pier Luigi Gaspa e Giulio Giorello : La scienza tra le nuvole. Da Pippo Newton a Mr. Fantastic ( Raffaello Cortina Editore ). Appuntamento al Manamanà di Piazza Savoia alle 18 e 30, insieme agli amici del Circolo dei Lettori Miele Amaro , del Centro Internazionale del Fumetto e del gruppo scienzAfumetti .

scienza nei fumetti, fumetti nella scienza

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Il telegrafo parlante di Manzetti (L'Unione Sarda, 19 aprile 2008)

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Prima che Antonio Meucci e Alexander Graham Bell brevettassero le loro invenzioni, rispettivamente nel 1862 e nel 1876 , un giovane valdostano di nome Innocenzo Manzetti era già riuscito a trasmettere a distanza voci e suoni. La descrizione dettagliata di questo prototipo del 1865 , racconta Carlo Gubitosa nel libro Hacker, Scienziati e Pionieri (Stampa Alternativa, 2007), «è contenuta in un manoscritto rinvenuto tra le carte di Manzetti e attribuito a Pierre Dupont, maggiore medico dell’esercito sardo: Il telegrafo parlante era composto da un cornetto a forma di imbuto nel quale si trovava una lamina di ferro piazzata trasversalmente. Questa lamina vibrava facilmente sotto l’impulso delle onde sonore provenienti dal fondo dell’imbuto.» L’invenzione di Innocenzo Manzetti (télégraphe parlant) è basata sull'induzione elettromagnetica: correnti elettriche in movimento generano campi magnetici e, contemporaneamente, campi magnetici variabili generano correnti elettriche. Così nel