Luigino Scricciolo, vent'anni in attesa di giustizia (L'Unione Sarda, 26 marzo 2009)

«Mi chiamo Luigino Scricciolo, autore del diario “20 anni in attesa di giustizia”, nel quale ripercorro la mia vicenda... ». Di messaggi come questo, uno che si occupa di libri per la pagina della cultura di un quotidiano, ne riceve molti. Così quell'e-mail resta nel cassetto. In coda. Fino al 24 marzo, quando Luigino Scricciolo viene stroncato da un malore. Gli viene diagnosticato un aneurisma addominale, stesso male che uccise il padre. Così quella storia riemerge. Con le parole del protagonista: «all’inizio degli anni ’80 fui arrestato con accuse terribili, partecipazione esterna al terrorismo, tentativo di spionaggio, mentre ricoprivo la carica di Responsabile esteri della Uil. Quando dopo oltre 20 anni, la Procura di Roma chiuse la istruttoria, fui prosciolto da tutte le accuse. Il proscioglimento in istruttoria chiudeva il “caso Scricciolo” ma nessuno ne diede notizia. Il mio arresto fu una notizia, il mio proscioglimento in istruttoria era una non-notizia. Questo mio Diar