Nella “giornata della disabilità” libri e saggi che analizzano i progressi della società Esistono ricorrenze e celebrazioni per le quali si stenta a trovare un senso e una reale utilità. Al contrario, giornate come quella del 3 dicembre, dedicata alle persone con disabilità, sono doverosamente appuntate sul calendario per ricordarci che anche se molta strada è stata fatta, tanta è ancora da percorrere. In termini educativi e culturali, certo, ma anche legislativi e organizzativi, in una parola: civiltà. Pensiamo, per un Paese come l'Italia, ai progressi compiuti nell'abbattimento delle barriere architettoniche e informatiche. Ma pensiamo invece ad altri elementi indispensabili a compiere questo cammino come il “ nomenclatore tariffario ” e gli “ insegnanti di sostegno ”. Il primo è lo strumento che permette l'adozione, a spese delle Asl, di quegli ausili tecnologici che rendono possibile la comunicazione e l'istruzione: è datato 1999 e sappiamo quanti progressi sono st