Con quanti oggetti vivi?

dave Domande come "quanti vocaboli conosci?" o "quanti amici hai?" mi hanno sempre suscitato ansia, per non riuscire a formulare una risposta ragionevole in tempi brevi (ma quanto ragionevole e in quali tempi?)... Negli ultimi mesi mi sto interessando molto di consumi domestici e ho spesso a che fare con il "quanti" (non con "i quanti", cui ho dedicato una parte della mia giovinezza). Ma fino ad ora "quanti oggetti uso nella mia vita" non me lo ero mai chiesto. Mi ci ha fatto pensare David Michael Bruno, un imprenditore californiano ideatore della sfida dei 100 oggetti: "100 Thing Challenge".
L'iniziativa si è conclusa poco meno di due anni fa ma il blog di Dave www.guynameddave.com è ancora attivo e la presenza su Facebook è attualmente gradita a 1.895 persone.
Ora sto iniziando a chiedermi con quanti oggetti ho a che fare ogni giorno. E temo di essere molto lontano dall'obiettivo di Dave, ma lo ammiro per quello che ha fatto.

Da Repubblica del 22 giugno 2008 (Un anno con 100 oggetti soltanto "E' la mia sfida al consumismo"): "le sei regole d'oro per l'elenco perfetto. "Per oggetti personali si intendono cose di mia proprietà, escluso quindi tutto ciò che è condiviso con la mia famiglia come il letto e gli utensili da cucina - spiega Dave Bruno - in secondo luogo chiuderò tutte le cose di valore affettivo nel garage per rivederle solo dopo un anno. Come terza regola conto i libri come categoria che può essere quindi riempita a piacere, anche se spero di ridurre a cento quelli in mio possesso. Stessa regola anche per indumenti intimi e calzini". Poi aggiunge: "Terrò nella lista i miei attrezzi da falegname anche se non li conterò fra i cento oggetti e farò lo stesso anche con la mia collezione di trenini Marklin che prometto di non aprire per un anno e di vendere su Ebay quanto prima".

A queste sei regole Dave ne ha aggiunto una settima (la lista del 19 ottobre 2009 conteneva 92 oggetti):
"Finally, I can get new things. But I have to always remain under 100 things total. And also if I am "replacing" something, I have to get rid of the original thing first before I get the new thing".

Dave Bruno. Photo: Sandy Huffaker
Dave Bruno siede tra alcuni degli oggetti di cui ha avuto bisogno nella sua casa di San Marcos, California (11 luglio 2008. Foto di Sandy Huffaker per USA TODAY)


Esistono anche altre iniziative interessanti, come quella del belga Steve Vrommen: pensate che in un anno consuma solo 200 kWh, contro i 4.500 consumati in media in Belgio. Fra i suoi trucchi: alimentatori elettrici a pedali e a manovella, acqua potabile solo per bere e cucinare.

Articles on "100 Thing Challenge":
- How to Live With Just 100 Things (Time, june 5, 2008)
- For many, a simpler life is better (Usa Today, July 13, 2009)

Commenti

Gianluca ha detto…
Wow, bellissime iniziative! In particolare quello che fa Steve Vrommen è incredibile: 200 kWh in un anno... Pazzesco!!!
In generale credo però che l'uomo, essendo "ospite" del pianeta Terra, abbia il dovere di interagire con esso e di sfruttare le risorse che gli sono concesse. Per questo secondo me alla fine l'impatto zero non esiste (a meno che non piantiamo molti alberi per contrastare la CO2 che inevitabilmente emettiamo). A questo punto il domandone: questi due casi sono da prendere come esempi da imitare in tutto e per tutto? Oppure, essendo un po' estremi, devono essere presi solo come modelli, che come tali non possono essere raggiungibili?
Linguaggio Macchina ha detto…
no sono solo esperimenti
da cui prendere solo una parte

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