MiniDarwin in Amazzonia (L'Unione Sarda, 21 agosto 2010)
MiniDarwin in Amazzonia. L'entusiasmante avventura di cinque piccoli esploratori alla scoperta della natura. A promuovere la spedizione, la terza, la giornalista Paola Catapano del Cern di Ginevra
Piccoli esploratori alla scoperta della natura: bambini e scienziati, insieme, per osservare, capire e raccontare ai loro coetanei. La singolare esperienza di divulgazione scientifica, ideata dalla giornalista scientifica Paola Catapano, è giunta alla terza edizione: la prima, in occasione del duecentesimo anniversario dalla nascita di Charles Darwin Darwin, fu dedicata all'esplorazione delle Galapagos, la seconda coincideva con l'anno mondiale della Terra e in quel caso i Minivulcanologi hanno esplorato vulcani in Campania e Sicilia.
Nei giorni scorsi la spedizione MiniDarwin ha attraversato nella foresta amazzonica: dal 26 luglio al 14 agosto cinque bambini tra i 7 e i 13 anni di nazionalità italiana, olandese e brasiliana hanno solcato il Rio delle Amazzoni, dall’arcipelago brasiliano di Fernando de Noronha, dove il Beagle di Darwin gettò l'ancora il 20 febbraio 1832, fino a Manaus, capitale della regione amazzonica. Poi la spedizione ha raggiunto Tefé, la città che introduce nella foresta pluviale regno della biodiversità. Successivamente, dopo qualche ora in canoa assieme agli Indios, i ragazzi hanno visitato la riserva ecologica di Mamirauá per lo Sviluppo Sostenibile, luogo in cui è la ricerca scientifica a stabilire l’uso delle risorse naturali, con la partecipazione intensa dei residenti locali nella gestione dell’area protetta.
Paola, chi sono i MiniDarwin?
«Sono bambini e ragazzini selezionati in base a interesse e curiosità per la scienza e l'avventura, con età inferiore ai 14 anni e superiore ai 7, e in grado di essere accompagnati da un genitore utile al progetto: un giornalista o un fotografo o uno scienziato».
Come finanziate le attività?
«Purtroppo per questi progetti non abbiamo mai finanziamenti sufficienti. Sarebbe bello aprire al mondo e fare una vera selezione, ma il discorso ricade sempre sugli stessi problemi. Io stessa, per realizzare questi progetti sacrifico nottate, vacanze e prendo aspettativa non pagata dal CERN e ti garantisco che riesco a stento a recuperare le spese... ma la soddisfazione è grande!»
Cosa fanno i ragazzini?
«Svolgono autentiche attività scientifiche sul territorio. Andiamo con gli scienziati in spedizione a svolgere realmente quelle che sono le loro attività quotidiane. A Manaus abbiamo seguito i botanici che analizzano la flora della Riserva Ducke, un pezzo di foresta amazzonica di 100 km quadrati nel mezzo della città e abbiamo aiutato i biologi marini del progetto Peixe Boi a nutrire i cuccioli di lamentino, bambini sono davvero protagonisti in queste attività. Nella foresta i bambini hanno registrato tutte le voci degli animali della foresta, giaguaro compreso, poi hanno raccolto foglie e fiori per l'erbario».
Oltre alle osservazioni biologiche i Minidarwin hanno vissuto l’esperienza della convivenza con una delle popolazioni residenti nella foresta, osservando le loro pratiche tradizionali e l’uso sostenibile dell’ambiente, da cui dipende la loro sopravvivenza. Nello stile di vita dei residenti della foresta, basato sullo scambio e la reciprocità, il territorio è considerato uno spazio sacro, fonte di vita e sostento»
Anche da questa spedizione la casa editrice Giunti - Editoriale Scienza farà nascere un libro, il terzo della serie, mentre il blog della manifestazione: http://minidarwin.blogspot.com/ raccoglie già numerose immagini e il diario di viaggio.
ANDREA MAMELI
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